5.

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Lydia Martin era seduta al primo banco della fila centrale poiché quello era il suo posto dall'inizio del semestre.

Portandosi dietro l'orecchio una ciocca biondo fragola che s'era slegata dalla lunga treccia, la ragazza rigirava tra le mani il libro che aveva finito il giorno prima.

Il corso di Letteratura era uno dei suoi preferiti perché le piaceva scoprire nuove opere letterarie e leggerle e, questa settimana, era toccato a "Il Grande Gatsby" di Fitzgerald, uno degli autori che avevano approfondito nelle scorse lezioni.

"Hey, Lyds!"

Allison poggiò il gomito sulla spalla dell'amica, aspettando che alzasse la testa per guardarla, ma Lydia le fece solo uno scarno saluto con la mano.

"Non sembra una buona giornata, vero? E' successo qualcosa?"

Lydia alzò lo sguardo per poterle sorridere, poggiando il libro sotto le braccia incrociate.

"No, tutto apposto, stavo pensando al libro."
"A me è piaciuto un sacco, lo sai?"
"Sì, anche a me."

Allison si sedette nel banco di fianco, girandosi verso di lei per poterle parlare.
"Solo che volevo finisse bene, mi ha rattristata."

Allison mise il broncio, prendendo la sua copia del libro dalla borsa poiché a breve sarebbe iniziata la lezione.

"Non sarebbe stato realistico."
Rispose Lydia facendo spallucce e accennando un sorriso che le illuminò il viso.

"Buongiorno, ragazzi!"

Mr. Bohem entrò in aula e si tolse la giacca di pelle marrone, poggiandola poi sullo schienale della sedia dietro la cattedra, dove lui non si sedeva mai.

Il professore, infatti, era convinto che l'unico modo per avere un contatto con i suoi alunni, era stare lontano dalla cattedra.

"Allora, prima di cominciare, vorrei oggi presentarvi un nuovo alunno di questo corso."

Lydia roteò gli occhi per poi riportarli sulle pagine che stava sfogliando, sapendo già di chi si trattasse.

"Stiles, prego, entra."

Mr. Bohem sorrise a Stiles che se ne stava sul ciglio della porta e lo invitò ad entrare con un cenno della mano. Il ragazzo entrò in classe e si presentò a tutti, mantenendo con una mano la bretella dello zaino che poggiava sulla spalla.

"Il mio nome è Stiles Stilinski, alcuni di voi mi conosceranno perché ho vissuto qui, a Jacksonville, fino a sette anni fa."

Stiles pose lo sguardo su Lydia, che invece destava la sua attenzione alla biografia di Fitzgerald che seguiva la fine del romanzo.

"Oh, non sapevo fossi di qui!"
Esordì il professore, osservando il nuovo ragazzo che avrebbe fatto parte della sua classe.

"Chi di voi conosceva già Stiles?"
Lydia, che nonostante non guardasse il giovane stava prestando attenzione, sospirò e alzò la mano, sotto lo sguardo attento di Stiles.

"Bene, due persone!"

Allison si girò verso Lydia con aria interrogativa, cercando di ricordare se il nome di quel ragazzo fosse mai stato pronunciato nelle loro conversazioni.

La rossa, invece, non sapendo chi fosse l'altra persona che aveva affermato di conoscerlo si guardò intorno e poco dopo notò il braccio alzato di un ragazzo moro, seduto due banchi dietro di lei.

Il professore fece accomodare Stiles con un radioso sorriso, poi si diresse verso la lavagna per scrivere con il gessetto bianco l'argomento del giorno.

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