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Il letto è così soffice e caldo, le coperte profumano di lavanda. La porta si apre e si chiude, le tapparelle si aprono con un'irritante gigolio, la luce viene a invitarmi ad aprirmi gli occhi.

- Piccola Luna, il Sole splende in cielo e oggi abbiamo molto da fare - dice entusiasta Walter buttandosi a peso morto affianco a me, dove ha trovato tutta questa energia? Sono le sette del mattino e erano circa le tre di notte quando l'ho lasciato solo con il vampiro.

- Lasciami stare - sussurro nascondendo la testa sotto il cuscino e cercando di allontanarlo spingendolo via. "Dai alzati!" mi incita Mariebelle "Sarà una bellissima giornata!" esclama Guido un simpatico vecchietto con una bolla sulla palpebra destra, che rende difficile aprire l'occhio.

"E poi non ti dimenticare, che noi ti abbiamo aiutato a indagare sulla scomparsa di quel tizio" continua un altro spettro, ora ci si mettono anche i morti! - Vi siete alleati voi quattro? - mi lamento stringendo la coperta che il lupo stava cercando di togliere.

- Non so chi siano gli altri e tre, ma penso proprio di si! Se non ti alzi ti riempirò di succhiotti - dice mettendosi a quattro zampe su di me. - Cosa sono? - chiedo - Ti succhio la pelle lasciandoti segni violacei - spiega sussulto all'idea di trovarmi a macchie, scatto in piedi, i fantasmi applaudono e si congratulano con l'Alfa non interessandosi del fatto che non li possa vedere.

Passando davanti allo specchio del bagno mi spavento nel vedere il mio riflesso, capelli sporchi e spettinati, pesanti occhiaie e pelle più bianca del solido, ho bisogno di una doccia fredda, ci manca poco che lo 'Sbiadito' sia io e no Achilleus.

Una volta lavata e profumata, mi copro da un soffice accappatoio, Walter sorride mentre scelgo cosa mettermi, vado in bagno. Indosso l'intimo, la t-shirt e una gonna fiori che arriva a metà polpaccio.

- Vado bene? - chiedo girando su me stessa - Bellissima. Le scarpe? - domanda, guardo i piedi scalzi.
- Non le ho mai messe. - rispondo.
- Aspettami qui - dice uscendo per poi tornare dopo poco, con una scatola azzurra con righe bianche e una scritta "adidas". Mi siedo sul letto, s'inginocchia mi mette i calzini e poi delle scarpe sportive bianche righe nere.

- Si vanno bene. Alzati e dimmi come le senti - dice, ubbidisco e strano non sentire il pavimento sotto i piedi.          - Penso bene - sussurro - Andiamo a fare colazione - dice spingendomi fuori, sbattendo la porta e prendendomi per mano, quando lo fa mi viene come un buco allo stomaco.

Una sensazione orrenda, che ho dovuto sopportare fino al suo tavolo alla fine della mensa, quando la lasciò e mi resi conto di dov'ero, tutti questi occhi giudiziosi concentrati su di me, rivoglio quel buco nello stomaco.

- Stai tranquilla, non farti vedere debole, o ti metteranno i piedi in testa. Aspetta che io mangia o beva qualcosa, poi puoi farlo tu - suggerisce Walter nella mia testa, morde un tost con la marmellata di fragole e il branco inizia a mangiare.

Cerco di seguire i suoi consigli, per fortuna i cornetti sono un ottimo calmante, la testa mi sembra appesantirsi "Andrada stai per avere una visione, ti devi allontanare o sembrerai debole" dice Mariebelle, cosa farei senza di lei? È da così tanto che non ne avevo una spuntanea, che mi ero dimenticata cosa si provava.

Mi alzo e seguo i fantasmi che mi conducono a una porta che conduce all'esterno. Riesco a scendere le scale, il prato sembra ruotare intorno a me, per poi essere sostituito, da un confuso paesaggio lugubre e opressivo.

Quando le forme diventano più definite, mi rendo conto di essere in un cimitero, c'è Victor che vaga tra le tombe in forma di lupo, non è morto, si trova nel limbo e riesce a vedere le ombre degli spettri e a sentirne le voci come sussurri.

Si ferma di fronte a una lapide vuota e inizia a incidere qualcosa su essa. Quando si scosta sulla lapide c'è un disegno alchemico, il lupo viene circondato da fiamme, ne emerge come uomo vivo, più forte di prima.

Tutto inizia a sfumare e frantumarsi davanti a me.

Il cielo limpido e sereno viene coperto dal volto preoccupato di Walter, che mi tiene ben stretta come suo solido.
- Tranquillo, ho solo avuto una visione. -  dico sollevandomi e notando una piccola parte del branco, disposta sulle scale.

- Ti riporto in camera - dice l'Alfa alzandomi di peso, la folla si apre come le acque del mar rosso e ci lasciano passare. La sua espressione rabbiosa mi intimidisce, possibile che sia così permaloso!? Apre la porta della mia stanza con il gomito e la serra con un calcio.

Mi lancia letteralmente sul letto, si appoggia al muro. - Ti vorrei menare in questo momento! Mi hai fatto venire un infarto! Pensavo che eri solo un po' nervosa e ti servisse una boccata d'aria, ma avere una visione!? Victor è ancora in giro! E sai perfettamente che candi in tranche e ti disconetti completamente dal presente! La prossima volta che succede, solo il cielo saprà cosa ti farò! - urla, sono quasi tentata di ricordargli che anch'io posso saperlo.

Quando sono passati un paio di minuti di silezio, mi siedo a gambe incrociate e fisso l'occhio sinistro tornare verde, mentre l'altro rimane giallo.

- Ora che ti sei calmato, posso dirti ciò che ho visto? - chiedo, si siede a terra e sbuffa, lo prendo per un si. - Victor, andrà in un cimitero e grazie a un cerchio alchemico tornerà in vita. Non so quando succederà ne precisamente dove - racconto.

- Quanto tempo passa dalla visione e dalla realizzazione di essa? - domanda appoggiando la testa alla parete. - Un minuto come secoli - - Allora penso che si sia appena averata - dice nello stesso momento in cui un Freddy spaventato e con il respiro affannoso, spalanca la porta.

Angolo autrice.
Se qualcuno ha visto l'inganno dietro la morte di Victor, complimenti! Sembrava troppo bello per essere vero (e se lo dico io che sono la scrittrice)

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora