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- Attenzione a come ti comporti mocciosa, non potrei reagire bene - sussurra l'Alfa al mio orecchio, un brivido mi attraversa la schiena e annuisco.

- Scusate se ve lo chiedo in questo momento, perchè siete venuto qui? E noto con gran dispiacere senza vostra moglie - chiedo versando del tè caldo nella tazza - Ho trovato dei testi molto interessanti, ma solo l'autore può interpretarli - risponde sorridente Eracle il figlio di Prometeus, al posto del padre.

- Ho bisogno di sapere chi è, la data di morte e possibilmente anche come è deceduto - dico decisa, l'Alfa mi fulmina con lo sguardo, ma faccio finta di niente, se non conosco questi dati non lo posso trovare, inoltre mi hanno fatto vivere l'Inferno non può pretendere che mi comporti educatamente.

- Nostradamus, morto il 2 luglio 1566 a Salon - de - Provence, di malittia, idropisia per la precisione - risponde l'esile uomo affianco a me il più giovane tra i presenti e l'unico che non conosco. Mi alzo da tavola, devo andare dove la presenza di fantasmi è più forte, per trovare qualcosa.

- Dove vorresti andare? - domanda irritato Victor - A cercare Nostradamus, è morto da secoli, inoltre è come me, per trovarlo mi serve l'aiuto di qualche morto. C'è per caso un cimitero nei dintorni? - chiedo con disinvoltura, facendo gelare il sangue di qualche ospite.

- Walter portala nelle catacombe, passa per la terza porta est, non farla avvicinare alle segrete - ordina l'Alfa, il beta si alza e usciamo, in silenzio percorriamo un corridoio deserto - Perché non incrocio mai nessun lupo quando esco dalla mia graziosa cella? - chiedo curiosa guardandomi intorno.

- Hanno tutti l'ordine di infilarsi nella stanza più vicina appena percepiscono il tuo odore - risponde, non replico, schiaccia un mattone e qualcosa si alza sotto la moquette, la sposta e mi fa segno di entrare nella botola. Ubbidisco e quasi non respiro, per l'aria pesante che c'è. Accende una torcia e scendiamo le scale a chiocciola, alla fine di esse un'interminabile corridoio, con le bare in mostra incastrate alle pareti.

A differenza di ciò che pensavo non c'è un'anima. - C'è qualcuno? - domando avvazzando mentre l'eco torna indietro "Ci sono solo io" replica lo spirito di un 'adolescente, appoggiandosi a un pilastro.

- Perché? Qui dovrebbe essere pieno - "Sono tutti morti in pace, perciò non c'è nessuno, sono tutti in Paradiso o all'Inferno, dipende chi cerchi. Dovresti andare nei sotterranei" - L'Alfa non me lo permetterà mai -

"Chi è?" - Victor - "Incredibile, ha ottant'anni ed è ancora vivo. Comunque chi cerchi?" com'è possibile che ha ottant'anni e ha un aspetto che non lo fa sospettare minimamente. - Cerco Nostradamus - replico, prima che si spazzientisca e se ne vada "Non lo potresti contattare mentalmente e basta?"

- È morto da cinque secoli, inoltre, è una Sentinella come me, la difficoltà di trovarlo non è propozionabile - dico, il fantasmino pare pensarsi su, scompare e riappare in meno di un secondo

"È un'anima dispersa, che cerca di sfuggire dal Purgatorio, devi riuscire a creare una concessione molto forte, sarà quasi impossibile contattarlo. Ho passato voce che lo stai cercando, il primo fantasma che incontrerà glielo dirà. Ah e come ti ho procurato queste informazioni, dì all'Alfa che: è sempre stato un modello per me e ciò che ho fatto è stato solo per essere degno di far parte del suo braco. Da parte di Ginseng è un nomignolo che mi ha dato lui, mi riconoscerà" dice, lo ringrazio e me ne vado scortata da Walter.

Tornati in sala regna il silenzio, l'Alfa mi squadra dalla testa ai piedi, fa la stessa cosa con il suo beta e ci ordina di sederci. - Ho un messaggio per lei - sussurro a Victor, annuisce e ripeto quello che ha detto il fantasma, quando rivelo il nome del mittente, si destabilizza per un secondo, per poi tornare freddo e duro come il marmo.

- Dov'è ora? - domanda rompendo le uova in un bicchiere gigantesco. - Nelle catacombe - - Perché è lì? - - Non lo so - rispondo, si ammutolisce e beve le uva, molto probabilmente schifando gli ospiti che stanno degustando del sangue proveniente da non so chi.

Solo quando tutti abbiamo terminato di mangiare, ci spostiamo in una saletta semi illuminata, con un tavolo circolare al centro, ci sediamo nei posti decisi dall'Alfa e capito al centro tra lui e Prometeus.

- Allora, Verdania compirai la tua magia per me? - sorride beffardo - A quanto pare - sospiro per poi cercare di contattare Nostradamus.

Walter Pov's
Sono distante da Andrada, ma la vedo perfettamente, scambia qualche parola con il vampiro e inizia a fissare il vuoto cadendo in uno stato di trans, poi gli occhi perdono il loro colore facendo rimanere solo la pupilla, alla fine scompare anche quella.

Passano interminabili secondi di silenzio, che la Sentinella rompe quando con voce maschile chiede
- Qui est à la recherche pour moi? -
- Moi! - esclama eccitato il vampiro - Je suis Prometeus et... - - Je ne m'interessè pas. Que voulez vous? -

- Le votre aide, puor interpretar une votre prophètie cinquanta-cinq - - Je ne aide pas vous! - urla infuriata Andrada o chi la sta possedendo, scattando in piedi e facendo cadere la sedia a terra.

Gli occhi tornano normali e lei cade, ma prima che tocchi terra, Victor l'affera prontamente, facendola andare contro il suo corpo. - Direi che si conclude qui questa seduta spiritica, spero di avere l'onore di rivederci per continuare a parlare d'affari - dice sorridente.

- Certo, sarà un piacere - risponde il vampiro inchinandosi leggermente in avanti, accompagno gli ospiti alla porta e mentre chiudo la porta sento Eracle chiedere al padre - Quanto avrà perso? - - Un giorno minimo -.

Andrada Pov's
Quando aprì gli occhi la prima cosa che vidi, fu il soffitto ricoperto da spettri che parlano rumorosamente, poi Victor appoggiato al muro che mi scruta senza dire niente.

- Quanto ho dormito? - chiedo sedendomi e massaggiandomi le tempie, mi sta scoppiando la testa! - Un'ora - risponde andandosi ad accomodare sulla poltrona, è andata meglio di quanto pensassi, credevo che avrei dormito per una giornata, no un'oretta.

- Lo uccido! - urla di sopravvento uscendo fuori, sbattendo violentemente la porta. Che è successo ora? "Tranquilla, stava parlando con Walter" mi rassicura Mariebelle.

- Si, ma mi ha preso alla sprovvista - rispondo, la porta si spallanca, facendomi sussultare per lo spavento, Victor entra con un espressione furiosa, seguito da Walter che non trasmette nessuna emozione.

- Che significa che hai perso un giorno!? - urla sbattendo la porta e sedendosi con braccia e gambe incrociate sulla poltrona. "Penso che glielo dovresti dire, prima poi lo verrà a sapere, inoltre non ha senso nasconderglielo".

Sospiro e inizio a parlare, la fantasmina ha ragione, non ha senso nasconderglielo. - Ogni volta, che contatto uno spettro, che per dialogare con voi ha bisogno del mio corpo, posso perdere da un giorno a un anno di vita - rispondo.

- Di quanto hai accorciato la tua vita fin'ora? - domanda irritato - Ventidue anni, possibile che non arriverò a trent'anni -

La Sentinella dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora