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- Cosa mi vuole chiedere? - domando, mentre la bambina, gli gira intorno esaminandolo. "È invecchiato" commenta. - Cosa succede, se fai ciò che un fantasma non vuole? - chiede sedendosi su una poltroncina a fiori a un angolo che non avevo notato.

- Perseguita me e chi mi sta intorno, facendo qualsiasi cosa per farsi ascoltare, arrivando anche al punto di uccidere. Per questo motivo che i miei genitori mi hanno venduto, alla fine li hanno uccisi. No, in realtà si sono suicidati perché non reggevano più lo stress. Mia madre era incinta di nove mesi, era prossima al parto, ma hanno deciso che morire con il loro figlio sano era la scelta migliore - racconto giocando con le catene.

- Non ti avevo chiesto la storia della tua famiglia - sbuffa irritato, ma quant'è brontolo "Non gli piace sentire nominare la parola 'madre' e 'figlia' o 'figlio'. Oggi non ti spiegherò il perché, magari un'altra volta. Scusati" dice la bambina, mentre curiosa nell'armadio.

- Mi perdoni, mi sono lasciata trasportare - dico alzandomi e chinando leggermente la testa. Sorride. - Sembra che tu abbia già capito come funziona qui. Credo che sia il momento di spiegarti a cosa mi servi, devo creare un elisir e la maggior parte degli ingredienti me li puoi trovare solo tu. -

- Cioè? - - Lacrime di dannato, un fantasma neonato e i capelli di un fantasma in particolare. Il resto già ce l'ho. - elenca. Questo è matto per avere ciò che vuole dovrei andare prima all'Inferno, poi in Paradiso e in fine girare tutto il mondo per cercare un fantasma che si potrebbe essere incarnato o autodistrutto.

- Non penso che sia una cosa fattibile. - - Non ricordi il punto otto del regolamento? - domanda lanciando un coltello in un movimento così veloce che mi rendo conto di ciò che è successo solo quando lo sento piantarsi nella parete dietro le mie spalle. "Non puoi esporre la tua opinione all'Alfa" - Si, mi scusi - rispondo un po' scioccata.

- Alfa è meglio se gli faccia spiegare il motivo di questa sua preoccupazione, avrà capito come si deve comportare - interviene il biondo, mandando un veloce sguardo al coltello. Victor fortunatamente acconsente.

- Per procurarci il primo ingrediente dovremo andare all'Inferno, il secondo in Paradiso e sono entrambi luoghi inaccessibili. Se avete mai letto la Divina Commedia, conoscerete il Purgatorio, a differenza di come lo descrive Dante, esso è un essere con il compito di eliminare le anime nomadi, a cui non è consentito l'accesso ai due regni. Chi viene ingerito da questo essere, scompare e non ne rimane traccia - spiego, cercando di essere più sintetica possibile.

- Quindi vuoi insinuare, che il fantasma che cerco, non esiste più e che sia impossibile guadagnarsi quei ingredienti!? - urla alzandosi e iniziando a camminare per il nervoso.

- Si, almeno che non si ha un angelo e un demone, al proprio servizio, per il fantasma è un'incognita - rispondo. - Penserò a un piano alternativo, Walter fagli compagnia, portala a pranzo nel mio salotto privato - ordina, se ne va e rimango sola con il biondino, si siede sulla poltrona e mi osserva.

"Mamma che lupo acido, perché ti deve guardare così male?" domanda la bambina fissando il ragazzo. - Ah non ne o la più pallida idea. Quindi ti chiami Walter, quanti anni hai?- chiedo - Non sono autorizzato ad aprire un dialogo con te - ringhia pensando di intimidirmi, ho visto cose più spaventose di un lupo in assetto da guerra.

- Non speravo in altro, ora lasciami parlare in santa pace, con questa bambina! - esclamo esasperata, sbuffa e concentra la sua attenzione sulla vasta vegetazione al di fuori della finestra.

"Io sono Mariebelle" risponde svolazando in aria, con il suo grazioso vestitino bianco, come i suoi occhi, una volta morti essi diventano completamente bianco se è uno spirito senza peccato, se il contrario neri.

- È un bellissimo nome - dico sorridente "Grazie! Me l'ha dato il mio papà!" esclama entusiasta. - Chi è? - "Non lo so, lo sto cercando perché ancora soffre la mia perdita, voglio fargli vedere che sto benissimo! Per questo non sono ancora ascesa al cielo! Dio non vedeva l'ora di accogliermi, ma ha accettato la mia richiesta! L'unica pecca e che non mi ricordo il suo volto!" racconta.

- Mi dispiace, farti questa domanda, ma sei sicura che sia ancora vivo? - "Si, sento la sua aura" - Non lo puoi trovare grazie a questa? - "No, le aure sono più forti o deboli a seconda della voglia di vivere di chi la possiede. La sua si affievolisce man mano che passano gli anni. Se lui è vicino o lontano l'aura che sento non muta"

- Che peccato altrimenti avresti già risolto - "Eh, sì. Ora vado a farmi un giro, dai un po' di attenzione a quel lupo, si sta scervellando per capire con quale morto stai parlando" dice divertita indicando Walter.

- Come mai hai un'espressione così acida? Infastidito dal fatto che possa vedere i fantasmi? Non sei il primo - dico in modo troppo sbruffone - Si, mi dà molto fastidio - ringhia.

- Ti doversi con piacere la mia abilità se potessi, è  una maledizione! - - Invece è una cosa stupenda - - Non è vero. Prova a essere la causa del suicidio collettivo della tua famiglia, a essere sfruttato da cani e porci e essere il motivo per cui molti sono morti! Vivere per dodici anni nello squallore! Quando l'hai provato, ne potremo discutere! - mi sfogo.

- Vero non l'ho provato, ma anch'io sono il motivo della morte della mia famiglia. Sono stato adottato da una famiglia di cacciatori di esseri magici, quando a quattordici anni mi sono trasformato per la prima volta, nel bel mezzo di una festa di paese, sono stato costretto a fuggire.

I miei genitori e la mia sorellina di quattro anni, sono stati condannati al rogo, senza un motivo logico, loro non erano a conoscenza della mia vera identità, ma mi hanno comunque difeso, quando mi hanno cercato di uccidere. Victor mi ha trovato e mi ha preso con sé, dopo quattro anni mi ha reso suo beta -

- Scusa, forse era meglio che stavo zitta - dico, mi sento in colpa - Si, era meglio - sussurra. Stiamo a guardarci per un tempo interminabile, i suoi occhi diventano entrambi verdi.

- I tuoi avevano ragione, eri, sei e sarai una maledizione - ringhia si alza e esce fuori sbattendo la porta, ma sono tutti così scontrosi qui dentro?

Angolo autrice
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