CAPITOLO 33 - ANCHE NOI TI VOGLIAMO BENE, MATT!

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In mezz'ora di auto eravamo arrivati al lago.

I ragazzi si erano messi subito all'opera, finendo proprio in quel momento di piazzare il barbecue e le sedie, mentre io avevo appena steso a terra il mio asciugamano blu con delle ancore bianche ricamate sopra e mi stavo togliendo la canotta e i pantaloncini per godermi finalmente i raggi di quel primo sole estivo.

Una volta completata l'opera e rimasta con addosso solo il mio costume a due pezzi rigorosamente NERO, mi sedetti contemplando il panorama intorno a me. Avevo messo le cuffiette per ascoltare un po' di musica anche se avevamo portato con noi delle piccole casse audio, non volendo infastidire nessuno con i miei gusti musicali particolari, e intanto osservavo Matt, Ry ed Andrew giocare a calcio poco distanti da me sulla riva.

Henry invece se ne stava spaparanzato su di una sdraio a leggere qualche giornale di moda, e la scimmietta... "Ma dov'è la scimmietta?!?"

Tempo tre secondi e la risposta alla mia domanda si palesò davanti ai miei occhi chinandosi verso di me e offrendomi una mano, incitandomi così ad alzarmi. Non che disdegnassi il suo petto e la V dei suoi addominali che scendeva vertiginosamente fino a scomparire nei suoi bermuda verdi della Sundek con bande bianche e blu ai lati, ma con Luke era sempre meglio stare in allerta.

Mi tolsi gli auricolari all'istante, scrutandolo guardinga. «Dove vuoi andare?»

Mi sorrise beffardo, rivolgendomi la sua classica risposta enigmatica. «Lo vedrai! Dai, topino, vieni che ti piacerà!»

Ormai ero avvezza alle trovate di Luke e alle sue sorprese continue, e sapevo anche che era inutile stare a discutere con lui, avrei solo rischiato che mi prendesse e caricasse su di una spalla stile Tarzan per portarmici di peso. Sospirai sconfitta, afferrando titubante la sua mano e iniziandolo a seguire con passi recalcitranti.

Ad Henry ovviamente non sfuggì il nostro allontanamento, a differenza degli altri, e mi scoccò un occhiolino dalla sua postazione. Roteai gli occhi; per quel ragazzo se due stavano insieme ogni momento era buono per fare sesso a suo avviso.

Seguii la mia scimmietta che mi condusse dietro a delle rocce che si stagliavano in orizzontale per tutto un lato poco distanti da dove ci eravamo posizionati noi. Non appena le superammo davanti ai miei occhi si palesò un meraviglioso e raro dono di madre natura: una piccola cascata. In quella zona la vegetazione era più fitta, ai lati vi erano numerose piante e arbusti che andavano come a incorniciare quel quadro dalle gradazioni del blu con delle pennellate di verde. Il sole si rifletteva su quella distesa cristallina facendola risplendere puntellandone la superficie di rosso e l'unico rumore presente intorno a noi era quello dello sciabordare dell'acqua che si tuffava dall'alto. Rimasi lì in silenzio ad osservare ogni dettaglio estasiata, non vedendo l'ora di prendere la macchina fotografica che avevo portato con me per immortale quel piccolo angolo di paradiso.

«Avevo o non avevo ragione quando ti ho detto che ti sarebbe piaciuto?» La voce di Luke al mio fianco richiamò la mia attenzione, facendomi dirottare lo sguardo da quella magia naturale a un'altra non di meno importanza: il suo sorriso.

«Hai vinto tu, scimmietta. Questo posto è splendido!» mi complimentai, incurvando istintivamente anche io gli angoli della bocca verso l'alto.

Era incredibile quanto sorridessi da quando lo conoscevo e di come mi riuscissi a sorprendere per ognuno di quelli che lui decideva di regalarmi.

Un sorriso talvolta poteva essere il dono più inaspettato di tutti, se riuscivi ancora a vederlo per quello che era realmente: un gesto d'amore.

«Però le sorprese non sono ancora finite. Coraggio, vieni con me!» Mi tirò delicatamente per le nostre mani ancora intrecciate, spronandomi a seguirlo.

RICOMINCIO DA ME (VOL.1 - COMPLETATA)Where stories live. Discover now