CAPITOLO 32 - VOGLIO DIVENTARE GAY ANCHE IO!

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«SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAA!»

"Ma che cavolo sta succedendo?!? Da quando ho impostato la suoneria della mia sveglia con la voce ipereccitata di Henry di quando, andando per negozi a fare shopping, trova il maglione che vuole a metà prezzo?!?"

Non ero riuscita neppure a passare dal momento del dormiveglia a quello della coscienza vera e propria, era come se mi avessero strappato di forza dalla fase rem e mi avessero catapultata nel mondo reale in un battito di ciglia.

Spalancai gli occhi di colpo e cercai di alzarmi di scatto per lo spavento che mi ero presa, ma venni bloccata nel mio intento dal corpo di Luke che mi si era buttato sopra all'improvviso. Non che disdegnassi i suoi addominali di prima mattina, ma tutto ciò contribuiva solo a confondermi ancora di più le idee.

«HENRY! Ma che cazzo fai?!? Ti sei rincoglionito del tutto?» sbraitò la mia scimmietta, rimanendo sopra di me con il volto girato verso l'obiettivo della sua ira funesta mattutina.

Pessima scelta amico mio, Luke non andava infastidito appena sveglio, era davvero insopportabile! Ma d'altronde io non ero da meno!

«No, ma se vi chiamavo con calma poi voi avreste riniziato a copulare e invece non abbiamo tempo per dare sfogo al vostro desiderio sessuale, che tra l'altro, ragazzi, Dio vi benedica, dobbiamo andare!» Alzai gli occhi al cielo per le solite allusioni, decisamente esplicite, del mio amico.

«E dove cazzo dobbiamo andare alle...» Luke prese il suo telefono poggiato vicino al materasso per controllare l'ora, prima di proseguire nella sua invettiva. «8 del mattino?!? Henry, porca troia, è sabato mattina! Ieri sono rientrato alle 4 da lavoro!»

"Ora lo sbuccia vivo come una nocciolina, ne sono più che sicura! Henry, scappa finché puoi!"

«Lo so, ma purtroppo non ti possiamo far dormire oggi. Abbiamo deciso di andare tutti al lago, quindi niente sesso mattutino per voi due! In piedi! Siamo già tutti pronti, vi stiamo aspettando di sotto.» Vidi Luke passarsi la mano avanti e indietro sulla faccia per cercare di calmarsi; ormai era al limite.

«Va bene, ma levati di torno, cazzo! Non lo vedi che non è presentabile! Usalo quel cervello qualche volta!»

"Ma di che diamine sta parlando?!? Aaaaah, si riferisce al fatto che non siamo vestiti!" Gli avrei voluto far notare che invece di starsi a preoccupare per me doveva essere in pensiero per se stesso. Henry di certo non aveva interesse a guardare me nuda, ma le mie sinapsi ancora non lavoravano correttamente, di conseguenza rimasi in silenzio.

«Va bene, va bene, che esagerato! Vi aspettiamo di sotto. Avete 10 minuti, se non arrivate per il tempo pattuito torno qui sopra a cercarvi, quindi vi escludo anche la sveltina mattutina, a meno che non vogliate rendermene partecipe.»

Mentre Henry si dileguava oltre la soglia, Luke aveva preso il posacenere di plastica, fortunatamente vuoto, e glielo aveva scagliato contro. Ma il mio amico era stato più svelto, ed era riuscito a sfuggire da quell'attacco ridacchiando da dietro la porta ormai chiusa.

Luke prese un paio di respiri profondi per calmarsi, ma non appena si voltò verso di me fece svanire quel cipiglio arrabbiato che delineava il suo volto, sostituendolo con un enorme sorriso.

«Buongiorno, topino!» mi salutò, regalandomi un piccolo bacio a fior di labbra.

«Buongiorno, scimmietta!» risposi ricambiando il gesto.

Sospirò pesantemente, spostando alcune ciocche di capelli che mi erano finite davanti al viso. «Dobbiamo cambiare gruppo di amici, oppure li faccio fuori tutti una di queste mattine. Ci mancava solo Henry oggi, non bastava Matt la settimana scorsa che bussava come un pazzo urlando che eri la sua principessa e in quanto tuo cavaliere non ti potevo toccare? Giuro che prima o poi metto una porta blindata se non se la piantano!»

RICOMINCIO DA ME (VOL.1 - COMPLETATA)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن