Capitolo 35.

1.6K 113 7
                                    

LA FURIA DI DEMON

Pav.Cristal
Dopo il discorso con Jace vado alla ricerca di Demon, lo trovò all'ingresso mi avvicinò cauta e abbasso la testa.
Lui si accorge della mia presenza e mi squadra.

D-<Allora hai fatto quello che ti avevo ordinato?>

Io annuisco, sono nella merda è già irritato e incazzato di suo.

Lui scoppia a ridere in modo ironico.

D-<Allora se hai eseguito i mie ordini allora dové Will perché non è qui a sbraiatarmi dietro dicendo che tu sei sua?>

Io-<non lo so>

Sussurro con un filo di voce

D-< non lo sai? Non provare a giocare con me mocciosa, ricordati tu mi appartieni sei solo mia e di nessun altro, soddisferai solo i miei bisogni e farai solo ciò che io ti ordinero di fare. Ci siamo capiti?>

Rimango in silenzio è possibile che lui provi per davvero qualcosa per me, no non può essere.

D-<rispondi mocciosa>

Mi tira un schiaffo giro la guancia rimanendo in silenzio e incontro lo sguardo di Jace che osserva tutta la scena dalla finestra di un aula vedo i suoi occhi cambiare colore, vuole intervenire così mimo con le labbra un no. Mi rigiro verso Demon e lo guardo dritto nei occhi.

Io-<Io ti appartengo nel corpo ma non nel pensiero>

Fa un sorriso divertiti

D-<vedremo per quanto resisti>

Mi prende per il braccio e mi trascina dietro di se portandomi a casa sua nel suo scantinato, mi incatena nelle celle in cui sono stata non tanto tempo fa.

D-<Benvenuta nel tuo inferno personale così ci penserai due volte prima di disobbedirmi e non portarmi rispetto>

Mi slaccia la camicetta bianca e mi osserva.

D-<Che peccato dover rovinare un fisico così sexy, ma sai in fondo non mi importa niente >

Mi stappa la camicia e va dietro la mia schiena, e me la graffia con i suoi artigli, facendomi sussultare.

D-<ti puniro finché non ammetterai che hai sbagliato e che tu appartieni al cento percento a me>

Lo guardo stupita, il fatto che fossi la compagna di Will era solo il motivo apparente per avermi, in verità lui mi voleva perché lui mi desiderava.
Sento la frusta schioccare contro il pavimento e sento già il sangue ragelare.

D-<sei pronta dolcezza>

E con questa frase schiocca la frusta sulla mia schiena e sento la pelle lacerarsi e urlo dal dolore.

Non mi importa se sono la tua MATE. ~IN REVISIONE ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora