Capitolo 6.

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UN MATRIMONIO
PIENO DI NOVITA.
(prima parte)

Pov. Will

Sento suonare la sveglia. Stanotte non sono riuscito a chiudere occhio non riesco a dimenticare quello che è successo ieri sera sono stato un idiota. Mi sono lasciato andare, ho perso il controllo di me stesso. Adesso cosa penserà lei di me? Che sono un pazzo è ovvio. E pensare  che il pomeriggio è stato fantastico, anche se ho dovuto fare appello a tutte le mie forze per non baciarla ho semplicemente stringerla in un abbraccio  sopratutto quando ha raccontato dei suoi genitori. Mi sono sentito il cuore spezzare su sua madre e anche se lei nascondeva bene il suo dolore si riusciva comunque a percepirlo dal suo sguardo. Invece riguardo suo padre, giuro  se fosse srato li lo avrei fatto a pezzi, come ha potuto quel imbecille preferire una nuova moglie invece di sua figlia. Solo a pensarci bene mi ribbolle il sangue nelle vene. Meglio che mi alzo così faccio una bella  doccia, spero solo che oggi lei non mi chieda spiegazioni per ieri sera.
Entro in bagno e accendo il getto d'acqua  così che essi si scaldi mentre mi tolgo i vestiti di ieri, mi viene da ridere, la mia mente è stata così impegnata a pensare a Cristal che non mi sono neanche cambiato  i vestiti.
Entro sotto il getto d'acqua tiepida e spero che tutte le mie preoccupazioni su di lei scivoloni via come le gocce d'acqua  sul mio corpo.

****


Dopo essermi preparato con lo smoking nero e camicia bianca mi dirigo verso latrio dove trovo già Vittorio , Giovanni l'altro testimone , e Michele che continua a fare avanti e indietro. Tutti e tre sono vestiti al mio stesso modo.

Io-《Ehi stai calmo amico, pensa oggi ti sposi 》

Dico avvicinandomi a Mic e li  poggio una mano sulla spalla così fermando la sua paseggiata.
Ma lui non sembra gradirlo molto. Scosta la mia mano e si dirige verso l'esterno. Io guardo stralunato i ragazzi. In cerca di spiegazioni.

G-《Non te la prendere è agitato per il matrimonio》

Si ho capito che è agitato perché si sposa, però mi sembra che la sua reazione sia un po troppo esagerata.

V-《Guarda che ancora a te è andata bene non ti sei dovuto subire il suo panico》

Va be meglio lasciare stare ogni uno ha i suoi modi per affrontare diverse  situazioni.

Io-《Okay meglio lasciare stare》

Faccio  una pausa e guardando fuori dalla finestra, lo vedo che fa ancora avanti e indietro davanti alla macchina fumando una sigaretta.

Io-《Sarà meglio andare prima che ci venga a prendere lui e spedirci in macchina a calci nel sedere.》

Vito , Giovanni e io  scopiammo  a ridere e ragiungemmo tutti e tre Mic.

****

Siamo in chiesa e quasi tutti gli invitati sono già arrivati e si sono accomodati nei loro rispettivi posti. Mic  non fa altro che torturarsi le mani. Prima in macchina ci ha rivelato che è preoccupato che Samanta possa ripensare e non volerlo più sposare. Mi sembra normare che tutti i sposi si sentono così, ma sono stato praticamente costretto  ad andare dalle damigelle a chiedere se la sposa ci sta ripensando. Spero di non  incontrare  Cristal non ho ancora inventato una scusa per quello che è sucesso ieri sera. Sento una risata famigliare e quaneeo giro  l'angolo mi trovo Cristal con davanti un ricciuto, è  girato di spalle verso di me. Cristal li parla amichevolmente e un senso di rabbia e uno  di possessione mi invade. Ma cerco di trattenerlo.
Mi avvicino cauto e mi concentro solo sulla splendida ragga che ho davanti indonsa un magnifico vestito viola scuro che arriva qualche centimetro sopra il ginocchio, i capelli acconciati  con cura con dei splendidi boccoli raccolto su un lato lascciati  scendere sulla spalla.

Non mi importa se sono la tua MATE. ~IN REVISIONE ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora