Capitolo 30

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RABBIA.

Pov Will.

È passata quasi una settimana dall'ultima volta che ho visto Cristal e in cuor mio non sono per niente tranquillo. Vado verso casa sua per la cinquantesima volta nella speranza che lei sia li, e che bussando mi venga ad aprire e appena vedendomi mi fulmini con lo sguardo, ma non apre nessuno quella dannata porta, allora lo faccio io visto che l'ultima volta che sono stato qui lo scardinata. Entro ed è tutto immerso nel silenzio, si sente solo il mio cuore battere a ritmo irregolare, vado verso il divano, sedendomi su di esso. Chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro, e in un istante il suo odori mi avvolge, comincio a pensare a lei, alla prima volta che lo vista, a come lo salvata, alla fantastica serata trascorsa con lei anche se non credo che l'abbia molto apprezzata, ma non mi importa unica cosa che conta è che lei sara mia volendo o no, all'improvviso un nervoso mi assale al pensiero che lei adesso è con quel succhiasangue, avrei dovuto marchiarla la prima volta che lo vista , e non ascoltare i consigli di mia madre di aspettare che lei sia pronta, che lei mi accetti e varie sciocchezze del genere.
Sento vibrare la tasca, tiro fuori il cellulare e vedo due chiamata perse e cinque messaggi da Jece il mio beta, incredibile ero così concentrato sulla mia gattina che non mi sono nemmeno accorto del cellulare.
Guardò i suoi messaggi e ogn'uno mi dice che devo venire il più presto possibile a scuola che ce qualcosa che devo vedere. Così mi alzo di malavoglia e esco da quella casa promettendomi che Cristal non ci avrebbe più messo piede, poiché appena la riprendero dalle grinfie dei succhiasangue la porterò direttamente al mio branco e la rinchiusero in casa mia, così imparerà a tradirmi.

Sono ormai arrivato a scuola e appena varco la porta un infinita di odori mi avvolgono, ma solo uno di essi mi attrae un odore dolcissimo che mi è molto famigliare lo seguo come attirato da una calamita, lo quasi raggiunto giro l'angolo ed eccola li la mia gattina è girata di spalle e quindi non riesco a vederla in volto la scruto: i capelli sciolti e lunghi lasciati liberi, e un braccio che le avvolge il fianco e la sta scortando per il corridoio. Aspetta un braccio, e in un istante è come se mi fossi appena risvegliato, percepiscono un forte odore di morte e capisco che quel braccio appartiene a quel maledetto succhiasangue una feroce rabbia mi assale sto per scaraventarmi su di lui quando vengo bloccato da Jece.

J-<Non farlo, faresti solo il suo gioco>

W-<Non mi interessa lui deve toglierle le mani di dosso, lei appartiene a me>

Faccio per sorpassarlo ma vengo di nuovo bloccato da lui e questa volta anche da un altro lupo.

J-<Will non capisci lui vuole che tu reagisca in questo modo così che Cristal abbia paura di te e ti continui ad a rifiutare e tu sai se lei decida di avvalersi della sua protezione tu non potrai torcerle neanche un capello.>

Per la prima volta li rivolgo la mia attenzione.

W-<E dimmi allora cosa dovrei fare>

J-<Reagire con calma farli vedere che a te non ti importa molto, cerca di parlare con Cristal sopratutto quando è da sola e convincerla che il vero mostro è lui non tu>

La sua idea non è niente male potrei quasi prenderla in considerazione, ma appena la mia attenzione si rivolge sul succhiasangue e sulla mia gattina li vedo che si stanno baciando e Demon mi sta guardando in modo divertono. Non riesco più a vedere dalla rabbia spingo Jece facendolo sbattere contro la parete di cero si sara rotto qualche costola come l'altro licantropo e in un istante mi trasformò nel mio lupo.

Non mi importa se sono la tua MATE. ~IN REVISIONE ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora