Your Song

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5:40

'Even, EEEVEN svegliati. Oddio...devi andartene prima che mia madre ti sorprenda nel mio letto.'

'Cinque minuti...vieni qui, cinque minuti ancora...' le mie mani si posano sui suoi glutei inglobandoli per intero, le mie labbra invece lasciano dei baci languidi sul suo collo.

'Mmm, Ev-oh... buongiorno anche a te Even jr...mmm...mi stai...no okay..fermati. Fermati subito ed esci prima che succeda l'irreparabile, non voglio che lo scopra così...
Ma cosa stai facen- hahaha EVEN! Togli subito la mano di li.'

'Okay, okay me ne vado, ma sappi che mi sento sedotto e abbandonato' simulo un finto broncio prima di infilare a fatica gli slip e gli altri vestiti sparsi in qualche angolo della stanza.
'Ti va se stasera ceniamo insieme? Conosco un posto fantastico poco lontano da casa tua' aggiungo, questa volta serio.
'È molto intimo, perfetto per parlare...insomma..noi, dovremmo parlare di molte cose...di ieri ad esempio...' Lo fisso negli occhi aspettando speranzoso una risposta affermativa.

'Si, dovremmo farlo. È solo che uscire significherebbe...sai, non voglio che Andreas pensi che...'

'Che è finita per colpa mia? È questo che intendi? Non...non gliel'hai detto vero?' gli chiedo confuso e spaesato.

'Hey', le sue mani si posano sul mio volto, 'non qui e non adesso. Ne parliamo stasera al kollektivet, ok?! potremo prendere gli hamburger che ci piacciono tanto e potresti fermarti a dormire...ti prego però, adesso vai...esci dalla porta sul retro... ti accompagno.' Aggiunge.

'A stasera' rispondo semplicemente, prima di lasciarmi casa sua alle spalle.

Nessun bacio. Nessun abbraccio. Solo il suo viso che mi osserva allontanarmi, dietro la tenda della cucina.

Mille domande che non trovano risposta accompagnano il mio viaggio di ritorno, con il cielo ancora avvolto dall'oscurità e la strada deserta nonostante sia un giorno di festa.

Sto forse correndo troppo? Dovrei lasciargli il tempo di mettere ordine nella sua vita? Non abbiamo passato fin troppo tempo lontani? Non mi ha forse chiesto di restare per sempre?
Perchè io quella promessa che ci siamo fatti meno di ventiquattro ore fa, ho intenzione di mantenerla questa volta. Non mi importa quante persone verranno ferite o deluse per questa cosa, non mi importa se dovrò aspettare mesi o forse anni per sentire nuovamente un ti amo uscire dalle sue labbra, io sarò li per lui, per noi, a lottare come non ho saputo fare un anno fa.

Varco la soglia di casa in punta dei piedi ma come temevo mia madre è seduta sul divano, televisore acceso e la solita tazza di camomilla tra le mani.

'Buongiorno signorino' esclama.

'M-mamma, lo so dovevo avvisarti ma ci siamo addormentati e...'

'Mi sa che dovrò farci l'abitudine, di non averti a casa la notte intendo.' Sta sorridendo.

'A proposito di questo, devo chiederti una cosa. Io...io...secondo te dovrei andarci piano con lui? Nel senso...dovremmo ripartire da dove ci siamo persi o ricominciare da capo, a piccoli passi?'

'Perchè me lo chiedi tesoro? Dovreste semplicemente fare quello che vi suggerisce il cuore. Vi siete ritrovati e forse...non vi eravate persi realmente. Che importanza ha il resto?'

THE BOY WHO COULDN'T HOLD HIS BREATH UNDERWATERWhere stories live. Discover now