cap. 16

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Allungo una mano e il lenzuolo è ancora pieno del suo calore.

Accarezzo il tessuto morbido e il ricordo della sua pelle sulla mia si fa consistente nella mia mente.

Ci sono alchimie impossibili da decifrare.

Quella chimica che nasce tra due persone che si fondono come mai hanno fatto prima. Ed io con lui, mi sono fusa. Plasmati l'uno sull'altro, toccati in profondità, vergini di fronte a certe emozioni. E lo so che è stato così anche per lui. L' ho sentito il suo tentennamento di fronte a tanto e l'ho guardato scavalcare confini che si era imposto, rendendosi sempre inaccessibile.

Fino a me.

Josh mi sta mostrando quello che c'è sotto la sua superficie ruvida ed io, semplicemente, me ne sto innamorando.

Apro un occhio e vedo un bigliettino sul cuscino.

- Sono andato a comprare qualcosa da mangiare. Non muoverti di lì. -

Stendo i muscoli indolenziti e per un momento penso proprio che farò esattamente così.

Tra il viaggio e la notte passata a recuperare il tempo perso, sento ancora tutta la stanchezza appiccicata addosso.

Richiudo gli occhi, ma improvvisamente, il pensiero di essere sola in casa sua mi riempie di una curiosità grande.

Mi giro e mi rigiro un paio di volte, ma una strana eccitazione mi si muove nello stomaco. Così i miei piedi toccano terra ancora prima di aver aperto del tutto gli occhi.

Mi guardo intorno, indecisa.

La casa è abbastanza grande e sono sicura di non avere il tempo di ispezionarla tutta.

Apro un paio di cassetti del comodino, trovando soltanto maglie e camicie ancora incellofanate.

Passo al grande armadio, faccio scorrere l'anta e anche qui, sembra tutto fin troppo ordinario.

Deve avere, per forza, una specie di armamentario erotico...

O quello che è. Esco dalla camera e mi sposto in salotto.

A parte una grande libreria e il mobile della televisione però, non c'è altro.

La cucina la scarto a priori e vado dritta nell'unica stanza rimasta.

Essendo chiusa, mi sembra di violare molto di più la sua privacy, ma non ho tempo per le esitazioni.

Stringo decisa la maniglia e con una lieve pressione la porta si apre. Una stanza decisamente meno ordinata delle altre si mostra ai miei occhi. La grande scrivania scura che riempie il centro della stanza è invasa da fogli e... foto.

Forse non dovrei. Anzi, sicuramente non dovrei, ma non so bene come, sono già tra le mani. Sono foto che ritraggono posti e persone che conosco. C'è il sueno in lontananza, c'è uno scatto di Victor e anche alcuni con... Oh mio Dio!

Victor e Morena. Insieme. Non ci crederei se le immagini che li ritraggono non fossero così nitide e ad un palmo dal mio naso. Quindi anche lei è una sottomessa... di Victor?

E Josh, perché ha queste foto sulla sua scrivania?

Invece di trovare qualche risposta, continuo a trovare solo nuove domande. Cerco di rimettere tutto com'era e sparpagliando i fogli, mi ritrovo davanti alla copertina di un libro. Sembra molto antico, anche se in perfette condizioni.

De Profundis. Sfioro le lettere dorate in rilievo e un istinto sconosciuto mi spinge ad aprirlo. E rimango interdetta di fronte a quello che tutto è, tranne che un libro.

CRUEL INTENTIONWhere stories live. Discover now