Alexandra Vs Alexandra

17 2 0
                                    

Il cielo stava già schiarendosi, il sole stava per sorgere...e uno stormo di uccelli volò via in fretta e furia.

Lo sbattere violento delle ali allarmò i cittadini fuori Racket City che, nonostante le prime luci dell'alba, un orribile presentimento li mise in allerta.

La gente fece colazione nelle loro case mentre il canale dei notiziari annunciava una notizia sconcertante:

<A causa di una fuga di sostanze nocive e altamente dannose, il governo sta adottando in questo momento delle misure drastiche per la sicurezza degli Stati Uniti d'America.

Racket City sarà rinchiusa sotto ad una cupola che in questo momento sta per essere attivata dagli addetti della sicurezza.

Vi preghiamo di mantenere la calma, la siuazione è perfettamente sotto controllo gestita dalla sicurezza nazionale.>

• • •

In un altro posto, quasi fuori dalla galleria di Racket City, i sopravvissuti ancora non poterono sentire un'onda di cattivo auspicio. Già che i loro sensi erano allerta da ore.

Presto una cupola avrebbe rinchiuso tutta la città, o almeno quel che ne rimaneva.

<Se davvero Racket City sarà tolta dal resto del mondo...la Force Industries potrà tranquillamente proseguire con i suoi esperimenti, giusto?> riflettè a voce alta Jacob, includendo gli altri nel suo pensiero.

<Giusto> affermò convinta la buona Alexandra, senza smettere di marciare davanti a loro affiancata da Clark.

<Senza contare che potranno usare il passaggio segreto sotto la città per uscire dal perimetro quando vogliono.>

Scarlett tirò un sospiro di sconforto, la storia non sarebbe finita molto presto.

"Chissà che mostri ne usciranno" rabbrividì al suo stesso pensiero Chuck, rimasto indietro per aiutare Richard, stanco, ferito e con una pessima cera.

Senza contare che pesava più di lui, scoprì disgraziatamente qualche minuto dopo averselo caricato addosso con un braccio sulle spalle ormai doloranti.

I loro passi riecheggiarono per la oscura e fredda galleria.
Uno spiraglio di luce entrò nella loro visuale.

L'uscita era proprio lì, davanti a loro. Bastavano pochi passi...
Già sentivano la stanchezza lasciare i loro corpi.

I loro nasi furono investiti da una ventata di aria fresca, niente fetore o odore di decomposizione, solo un semplice profumo di natura che invase loro i sensi.

I loro occhi videro il primo bagliore e insieme la fuga a tutti quei incubi.

Scarlett accelerò il passo passando avanti al capitano Clark e poi ad Alexandra. Improvvisamente una figura umanoide gli coprì la visuale, oscurando la luce. 

Sentì un forte dolore alle costole e poi un altro alla schiena, accadde tutto in un istante in cui fu scaraventata via dalla figura maestosa che si ergeva, di fronte agli occhi inebetiti del resto del gruppo, nei suoi quasi due metri di altezza.

Alexandra corse a soccorrere Scarlett, stordita per quell'attacco improvviso.

Tossì un paio di polvere scrollandosi la polvere di dosso che le si era incollata addosso quando entrò in contatto con la parete rovinata della galleria.

Accettò l'aiuto della donna facendosi alzare da lei. Entrambe fissavano con sguardo truce il corpo umanoide mutato.
Diverso da quello del progetto DEMO.

Questo conservò i tratti della donna, identificata come il capo della Force che dall'alto vedeva ghignante la sua personale nemesi: se stessa.

Era sollevata da terra, i due tentacoli sulla fronte reggevano il suo peso al posto suo.

Ephimeral Brain - Chaos Where stories live. Discover now