Incendio

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Poche ore prima, in un palazzo di Racket City_

Un ragazzo sentì un forte scoppio e poi il calore delle fiamme che invasero quel piano. Corse fuori dalla camera e mentre percorreva per il lungo corridoio, un'altra esplosione lo fece andare a sbattere contro la parete.
Gemiti di dolore uscirono dalla sua bocca, i denti serrati e gli occhi strizzati. Un ematoma sulla parte alta della schiena vicino alla spalla sinistra.
Tossendo per l'eccesso di fumo, si rialzò faticosamente e riprese a fuggire da quel posto. Presto non ci saranno solo che macerie e fiamme.
Un non-morto sbucò fuori da una porta spalancata e uscita fuori dai cardini. Il vestito a fiori rosa era sporco di fuliggine, a tratti bruciato. La pelle piena di rughe, ora presentava anche dei pezzi mancanti. I capelli grigi, solitamente raccolti in uno chignon perfetto, fuori uscivano dalla pettinatura. Molte ciocche caddero a terra spinti dai movimenti frettolosi della donna.

<Signora Smith> la donna non ascoltò la muta preghiera del ragazzo. I suoi denti si avvicinarono al collo del ragazzo scoperta dalla camicia di flanella. L'odore era pestilenziale.

"Più della puzza di vecchio che proveniva dal suo appartamento."

Lui arretrò fino a che non incontrò la parete. Il contatto con la sua schiena gli procurò una fitta sul suo ematoma e con le mani teneva lontano quella che era la sua vicina.
Gli diede una ginocchiata sullo stomaco e la spinse via da sè, facendola cadere all'indietro.

Il ragazzo corse via evitando le fiamme e i primi pezzi di soffitto che crollarono sopra la sua testa.
Intanto lo zombie lo seguiva, le fiamme si attaccarono si suoi vestiti. Lentamente queste bruciarono le sue carni ma lei non sentiva dolore. Non sentiva più niente, solo fame.
Il ragazzo scese le scale dando delle occhiate fugaci e nervose alla sua vicina.

Uno scalino produsse un brutto suono quando il piede del ragazzo ci passò sopra. E si ruppe cedendo al peso dello zombie. Gli altri scalini vicini lo seguirono e una vorace si aprì sotto di lei.
La non-morta cadde infilzata su un asse di legno caduta.
Il ragazzo sbirciò appoggiandosi al corrimano. Era immobile.
Appoggiata ad una parete, c'era un' ascia accanto ad un estintore, in caso di pericolo.

<L'attacco di uno zombie è sicuramente un pericolo> prese l'ascia togliendola dai due pezzi di metallo che la ressero fino a quel giorno.
Passò vicino alla donna che ricominciò a muoversi e ad agitarsi. Il ragazzo sussultò spaventato e afferrò deciso l'arma imorovvisata. Non pensava che avrebbe mai fatto una cosa del genere...
Alzò l'ascia con entrambe le mani e la lasciò ricadere sul collo dello zombie. La testa ricadde lontana dal corpo e i suoi occhi, ancora aperti, continuavano a vedere il giovane.

<Lista dei desideri: uccidere uno zombie nella vita reale, fatto!>

Scese un piano percorrendo il pavimento pericolante.
Un'altra asse gli sbarrò la strada e non solo. Diede il colpo di grazia al pavimento che cedette, inevitabilmente, anche il ragazzo fece la stessa fine. Ritrovandosi disteso sopra ad un gruppo di macerie, la vista si appannò e perse i sensi.

• • •

Le luci dei lampioni si riflettevano sulla vettura. Il viaggio era tranquillo, quasi noioso. Tanto che Scarlett sparava dal finestrino ai pochi non-morti come ad un tiro al poligono.

<C'è una luce laggiù> esclamò Scarlett.

Oltre l'angolo da cui proveniva una luce arancione.
Svoltato l'angolo, scoprirono l'origine della luce. Un incendio.
Declan accostò l'auto e scesero entrambi. L'aria era irrespirabile. Il fumo usciva dalle finestre dell'edificio e alcuni zombie fuggivano correndo all'impazzata producendo dei versi di dolore. Le carni tumefatte e i vestiti rovinati erano coperti di fiamme.

Ephimeral Brain - Chaos Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora