Capitolo 30

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Levi's Pov

Vengo svegliato da una voce che annuncia che manca meno di mezz'ora per l'atterraggio. Istintivamente mi volto verso la mia sinistra, dove si trova Eren.
Guardo il moccioso, è rannicchiato contro il finestrino, in posizione fetale.
Il suo volto è rilassato e sembra stia dormendo profondamente.
Ha le guance leggermente arrossate mentre la sua bocca è curvata in un leggero sorriso.
Gli sfioro una guancia con la mano, poi il mio sguardo si sposta sul paesaggio che c'è fuori dal finestrino. 
Ormai non ha più senso cercare di riaddormentarmi, così mi soffermo a guarda il volto di quel ragazzo, ha un'espressione talmente dolce che potrei restare a guardarlo per ore.
Noto con sorpresa che ormai stiamo per atterrare, il tempo è passato davvero in fretta.
Guardo il paesaggio sotto di noi, ci sono molti edifici e in lontananza riesco ad identificare l'aeroporto.
L'aereo lentamente inizia a perdere quota, fino ad atterrare.
Le persone iniziano ad alzarsi e a scendere dall'aereo; aspetto che scendano tutti, poi prendo in braccio il moccioso, cercando di non svegliarlo.
Cammino per il corridoio centrale dell'aereo e scendo, per poi dirigermi all'interno dell'aeroporto; è pienissimo di gente e attorno a noi c'è un casino tremendo eppure Eren continua a dormire.
Sento una voce che urla il mio nome, è abbastanza lontana eppure la riconosco all'istante.
Mi volto e vedo Hanji corrermi incontro, sventolando una mano.

Eren's Pov

Quando mi sveglio, sento attorno a me numerose voci, che si mischiano fra di loro.
Apro gli occhi ma vengo costretto a richiuderli subito, a causa della luce.
Sbatto le palpebre un paio di volte e, in quel momento sento la voce di Levi, dirmi "finalmente ti sei svegliato, principessa"
Lo guardo e mi accorgo di essere fra le sue braccia, mentre lui cammina normalmente, senza mostrare il minimo sforzo.
Noto che affianco a lui c'è anche Hanji, mi sta sorridendo gentilmente e le sorrido a mia volta. 
Quando mi rendo conto della situazione imbarazzante in cui mi trovo, sento le mie guance avvampare, mentre vedo Levi fare un'espressione divertita. 
Mi volto dall'altra parte e sposto lo sguardo a terra e gli dico "mi puoi mettere giù" aspetto alcuni istanti ma non ricevo alcuna risposta.
Istintivamente mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi, dicendo "ehi Levi, non mi hai sentito? Mettimi gi-" vengo interrotto da un gesto del moro, il quale mi da un bacio sulla fronte, facendomi arrossire.
Guardo a terra, decisamente troppo imbarazzato per poter guardare il ragazzo.
Non mi aspettavo un gesto simile da parte sua, ma devo ammettere che mi è piaciuto eppure molto.
Senza farci caso mi porto le dita nel punto in cui Levi mi ha dato il bacio, e lo sfioro.
"Cosa stai facendo moccioso? Comunque non ti metto giù" mi dice divertito mentre io arrossisco ancora di più e, dopo la sua ultima affermazione, mi rassegno e mi stringo di più al suo petto, voglio sentirlo il più vicino possibile.
Socchiudo gli occhi per soffermarmi di più sul calore del suo corpo; sento il battito del suo cuore, è un suono così calmo e mi fa rilassare.
Resto così per alcuni istanti e riesco a rilassarmi completamente, era da tempo che non ci riuscivo.
Riapro gli occhi e mi accorgo che siamo arrivati nel parcheggio; non ci sono molte macchine parcheggiate.
Levi ed Hanji si fermano davanti a un'auto sportiva, rossa, e la donna apre la macchina.
Se pensavo che il ragazzo mi avrebbe fatto sedere su un sedile mi sbagliavo, infatti lui si è seduto mentre io sono ancora fra le sue braccia, seduto sopra di lui.
Sono sicuro che il mio volto sia costantemente rosso e, nonostante cerchi di distogliere la mia attenzione da lui, non ci riesco.
Mi ritrovo a fissarlo, ha lo sguardo perso nel vuoto, o forse semplicemente sta guardando il paesaggio fuori dal finestrino.
La sua espressione è così seria, sembra quasi fredda, eppure mentre lo guardo non posso fare a meno di sorridere.
I miei occhi incontrano i suoi e, ancora una volta, mi perdo in quegli occhi, così profondi eppure così freddi, ma sono una delle sue caratteristiche che più mi piace.
Mi accarezza una guancia, per poi baciarmi dolcemente.
So per certo di essere diventato più rosso di un pomodoro, non sono ancora abituato a queste attenzioni in luoghi pubblici, però non mi da fastidio.
Quando lui si allontana noto che ha le guance leggermente rosate e istintivamente sorrido.
Gli getto le braccia al collo, appoggiando il mio volto affianco alla sua testa e chiudendo gli occhi.
Sento che esita alcuni istanti, prima di avvolgermi le braccia attorno alla vita.
Il resto del tragitto lo passiamo così e, quando arriviamo, maledico mentalmente il tempo perché è passato troppo velocemente.
Scendiamo dall'auto e, mentre Hanji la parcheggia, mi soffermo ad osservare l'edificio. Dall'esterno non sembra molto grande, però è molto carino e accogliente.
Levi apre la porta, mi fa entrare e dice "benvenuto nella tua nuova casa" arrossisco e gli sorrido, ringraziandolo.
Arriva anche la donna e, dopo avermi fatto fare un giro della casa, andiamo in salotto; ci sediamo sul divano e, intanto che beviamo un the, parliamo del più e del meno.
Restiamo a parlare per quasi un'ora, poi Hanji decide di andare a dormire, mentre io e Levi decidiamo di aspettare ancora un po'.
Andiamo in camera sua e ci sediamo sul letto, vicini.
Restiamo in silenzio vari minuti, entrambi con lo sguardo fisso davanti a noi.
"Mi sei mancato" la sua voce ha una nota di dolcezza, eppure mi sembra così severa e, queste parole mi colpiscono con la forza di uno schiaffo.
Guardo il volto di Levi, i suoi occhi sono lucidi, poi anche lui si volta verso di me e mi bacia disperatamente.
Immediatamente lo stringo forte a me e comincio ad accarezzarlo dolcemente, mentre sento che lui si tranquillizza e vedo la sua espressione tornare quella di sempre.
"Eren?" mi chiama, quasi in modo timido.
"Si?" lo guardo mentre continuo ad accarezzarlo
"Ti amo, diventa il mio ragazzo" mi guarda negli occhi, facendomi arrossire come non mai e, istintivamente abbasso lo sguardo.
"S-sei sicuro..? Guarda che sono...un-un rompipalle..." la mia voce è debole, ma sono sicuro che lui abbia sentito quello che ho detto.
Mi solleva il mento, obbligandomi a guardarlo, poi si avvicina a me e mi sussurra "Sarebbe noioso se non ci fossi tu a rompere" e senza lasciarmi il tempo di dire nulla, mi bacia.
Questa credo che sia stata la frase più dolce che lui mi abbia mai detto, quelle semplici parole che dette da altri sarebbero insignificanti ma dette da lui sono la cosa più bella del mondo.
Ci coccoliamo ancora un po', prima di addormentarci uno fra le braccia dell'altro; da oggi inizierà una nuova vita per entrambi, inizierà seriamente la nostra relazione e io ce la metterò tutta per renderlo felice.



*angolino dell'autrice: Ed eccomi qui! Beh ho deciso che dopo questo non ci saranno più capitoli, la storia si conclude qui, spero che vi sia piaciuta e vi ringrazio moltissimo per avermi seguita fino a qui. Presto tornerò con una nuova storia, sarà sempre uno yaoi, ma non so se sarà un Ereri, comunque posso dirvi sicuramente che andando avanti ci sarà una nuova Ereri. Spero che leggerete anche la mia prossima storia e vi ringrazio davvero moltissimo per la forza ce mi date. A presto♥


Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora