Capitolo 23

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Levi's Pov

I mesi passano velocemente, forse anche troppo, e così siamo già agli inizi di giugno; per la precisione oggi è l'ultimo giorno di scuola.
Ormai manca poco per gli esami e fra lo studio e la scuola non riesco a passare molto tempo col moccioso, ma in quei pochi momenti che passo con lui riesco a vedere la tristezza che si sta creando in lui.
Mancano solo tre mesi prima della mia partenza per l'America e, quando questo accadrà, non avrò molte occasioni per poter passare del tempo con lui.
Ho avuto il permesso da Erwin per saltare le lezioni visto che oggi dovrebbe arrivare Hanji Zoe, la donna di cui il professore mi ha parlato infinite volte, colei che diventerà la mia datrice di lavoro.
Oggi mi sono svegliato con un forte mal di testa, in quest'ultimo periodo ho ricominciato a fare gli incubi e la mattina mi sveglio molto presto, anche se oggi rispetto al solito ho dormito davvero poco.
Ieri sera sono andato a dormire piuttosto tardi perché volevo studiare ancora un po' e dopo che mi sono addormentato mi sono svegliato nel bel mezzo della notte a causa di un incubo ed ero troppo scosso per potermi riaddormentare.
Così mi sono fatto un the per tranquillizzarmi e mi sono messo a studiare; ora sono le sette passate, ho deciso di prendere una pausa dallo studio, così mi vesto ed esco di casa.
Cammino con la mia solita andatura veloce, le strade sono già piene di gente e si sentono le urla dei bambini in lontananza.
Il cielo è limpido, non c'è nemmeno una nuvola e fa caldo, ma c'è un venticello fresco molto piacevole.
Arrivo davanti a casa di Eren e suono il campanello, aspetto alcuni istanti ma non mi arriva nessuna risposta e dall'interno non proviene alcun rumore, cosa molto strana visto che dovrebbe essere in casa; mentre rifletto sulle possibilità per cui non mi ha risposto suono nuovamente il campanello.
Dopo alcuni secondi sento un rumore in lontananza, poi sento dei passi venire verso la porta, si sente il rumore delle chiavi nella serratura e subito dopo si apre la porta, lasciando davanti a me un Eren ancora mezzo addormentato.
Appena lo vedo mi viene subito da ridere ma cerco di trattenermi; è completamente spettinato, ha gli occhi semichiusi mentre un rigolo di saliva gli scende dall'angolo destro della bocca e sulla stessa guancia ha il segno del cuscino.
Lui si strofina gli occhi un paio di volte, poi quando realizza quello che sta succedendo mi abbraccia e urla "Leviiii"
La sua voce è leggermente assonnata ma è vivace e squillante come il solito.
Ricambio l'abbraccio mentre gli passo una mano fra i capelli, accarezzandolo.
Restiamo chiusi in quest'abbraccio per vari istanti, poi mi stacco e gli dico "dai vai a preparati che sennò fai tardi l'ultimo giorno"
Lui mi guarda come se avessi appena detto che ho visto un alieno con un tutù.
Si riprende quasi subito e dice "non voglio andare a scuola, voglio stare con te!"
Punta i suoi occhi nei miei, mi sta supplicando in silenzio ed è davvero difficile resistergli quando mi guarda con questi occhi da cucciolo.
Sospiro e gli dico "ti permetterò di stare con me solo se mi prometti che non mi darai fastidio"
I suoi occhi assumono una sfumatura più chiara e lasciano trasparire tutta la sua felicità mentre sul suo volto compare un grosso sorriso "lo prometto, non ti disturberò!"
Spedisco il moccioso a cambiarsi mentre io lo aspetto fuori e dopo circa dieci minuti stiamo camminando per strada, tenendoci per mano.
Forse mi sbaglio ma oggi mi sembra più felice del solito, cammina velocemente e ogni tanto saltella mentre continua a parlare.
Arriviamo a casa mia e, dopo aver raccomandato ad Eren di non disturbarmi, mi sono messo a studiare.
Mi sono chiuso nella mia stanza, non so quanto tempo sia passato ma a giudicare dalla luminosità dovrebbe essere quasi l'ora di pranzo.
Chiudo i libri e i quaderni e mi stiracchio quando vedo Eren; è appoggiato alla parete, poco distante dalla porta e mi sta fissando.
Ero talmente concentrato che non l'ho sentito entrare "da quanto sei qui?"
Lui sorride, mi si avvicina e si siede sulle mie gambe.
"Ti ho osservato per tutto il tempo, sei l'unica cosa di cui non mi stancherò mai"
Sospiro e gli dico con voce sprezzante "tsk quanta dolcezza" 
Eren sorride ancora di più mentre io lo bacio.
Restiamo a coccolarci per alcuni minuti, poi vado a cucinare mentre il moccioso apparecchia e, quando è pronto, mangiamo.
Il pranzo passa in allegria grazie alle chiacchiere di Eren.
Finito il pranzo lavo i piatti e parlo ancora un po' col moccioso.
Arriva il momento di uscire di casa per andare a conoscere l'amica di Erwin quando propongo ad Eren di venire con me.
Inutile dire che ha accettato l'invito con molta allegria, così ora stiamo camminando assieme in direzione della scuola.
Rispetto alla mattina fa molto più caldo così cerchiamo di stare all'ombra.
Quando arriviamo a scuola ci dirigiamo subito nell'ufficio di Erwin e, dopo essermi scambiato un'occhiata con Eren, busso alla porta.
Sento l'ansia farsi spazio dentro di me, non so minimamente che tipo di persona aspettarmi, certo ci siamo scambiati qualche mail ma non abbastanza da poter capire di che tipo di persona si tratta.
"Avanti" la voce del professore mi distrae dai miei pensieri e così dopo aver preso un respiro profondo apro la porta dell'ufficio ed entro, seguito da Eren.



*angolino dell'autrice: scusate se non ho aggiornato per più di un mese ma non avevo idee e ho avuto anche dei problemi privati. Vi ringrazio per le 25K letture e i 2K voti, mi rendete davvero felice. Se vi va passate a leggere la one-shot Ereri che ho scritto, è stata l0unica cosa che sono riuscita a scrivere in questo mese d'assenza. Ci sentiamo presto (spero) col nuovo capitolo e mi raccomando fatemi sapere che ne pensate ^-^


Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora