34 || Non è come sembra

85K 4.8K 952
                                    

Logan



Entro nello spogliatoio maschile e mi sbatto la porta alle spalle, richiamando l'attenzione di tutti i miei compagni di squadra con il rumore sordo del colpo.

Kevin e Zac sono in piedi, entrambi con il petto nudo e intenti a infilarsi i vestiti per l'allenamento. Mi guardano come se fossi un alieno appena atterrato su questo pianeta, ma non è di loro che mi interessa in questo momento. Sto puntando a un idiota con i capelli biondi in piedi davanti alle docce.

Cody mi dà le spalle mentre è impegnato a chiacchierare con John, uno dei nuovi arrivati nella squadra, e quando arrivo a pochi centimetri da lui si gira lentamente.

"Hai bisogno?" Cody mi osserva con un sorrisetto beffardo sulle labbra, un sopracciglio alzato in segno di sfida. Non ho bisogno di sentire una parola di più per afferrargli la faccia con una mano e spingergli la testa contro il muro della doccia, le mie unghie che gli premono sulle guance.

"Ma che cazzo fai?" Cody cerca di liberarsi dalla mia presa, ma non gli conviene mettersi contro di me in questo momento: ho troppa rabbia in corpo.

Premo ancora di più con le dita sulla sua pelle finché non arrivo praticamente a sentirgli le gengive.

"Non azzardarti mai più a interferire con la mia vita" La voce mi esce un sibilo simile a quello di un serpente, e sono piuttosto sicuro che in questo momento mi stia uscendo il fumo dalle orecchie per quanto sono furioso.

Le labbra di Cody cercano di allargarsi sotto le mie mani, ma la mia presa è talmente forte che il suo sorriso si trasforma in una smorfia.

"Vedo che il mio scherzo non ti è piaciuto"

Sbatto il palmo della mano libera contro il muro a pochi centimetri dalla sua faccia, facendolo sobbalzare per un istante prima che torni a ricomporsi come se non fosse successo nulla.

A questo punto avvicino il mio viso al suo, i nostri nasi a un palmo l'uno dall'altro. "Non ho intenzione di ripetertelo un'altra volta, Donovan. Stai lontano da me e Harper"

Allento la presa della mia mano sulle sue guance fino a staccarmi completamente, la sua pelle rossa dove ho premuto le dita. Faccio appena in tempo a girare le spalle e fare due passi quando la voce di Cody richiama la mia attenzione.

"Sei stato tu a credermi, non ti ha obbligato nessuno" Il suo tono scherzoso mi fa ribollire il sangue nelle vene. "L'unico vero colpevole qui sei tu"

Senza pensarci una volta di più mi giro di scatto, pronto a lanciarmi contro di lui con il pugno destro alto in modo da colpirlo dritto sul naso, ma Kevin si butta davanti a me e mi afferra le braccia per fermarmi.

"Non peggiorare la tua situazione" Il mio amico cerca di farmi ragionare, ma i miei occhi iniettati di sangue sono ancora fissi sul coglione a pochi passi da me. "Sei già stato sospeso dalla squadra, non vale la pena spaccargli la faccia"

"Eccome se ne vale"

"Logan" Kevin mi prende il mento con la mano, costringendomi a spostare lo sguardo su di lui. "Basta"

Sull'intero spogliatoio cade un silenzio assordante mentre tutti gli occhi sono puntati sullo spettacolino nel bel mezzo della stanza. Il mio petto si alza e si abbassa con un ritmo frenetico mentre cerco di tranquillizzarmi.

Kevin ha ragione, non ne vale la pena. Cody andrebbe a lamentarsi con il coach e con i professori e finirei per essere espulso non solo dalla squadra di football, ma anche dall'intero istituto.

Non posso lasciargli questa soddisfazione.

"Non è finita qui" Punto l'indice contro di lui, la mascella talmente contratta da iniziare a farmi male. "Non è finita qui, Donovan"

Mio Fratello è un BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora