30 || Castelli di sabbia

83.7K 5.4K 572
                                    

nota.

grazie a tutti voi per l'immenso supporto che state regalando a me e alla mia storia, non avete idea di quanto i vostri voti e i vostri commenti mi rendano felice! sono contenta di sapere che Logan e Harper fanno ormai parte del vostro cuore :)

vi chiedo gentilmente di lasciarmi qualche stellina e, se vi va, di seguirmi! significherebbe tanto per me.

buona lettura

xx


Harper



Mi passo una mano sul collo mentre osservo il libro aperto davanti a me, cercando disperatamente di ricordare cosa ci ha spiegato Mr Belier durante la sua ultima lezione di letteratura francese. Sono stata troppo presa dal mio umore basso in questi giorni per prestare attenzione in classe, e ora devo subirne le conseguenze.

Sono seduta in un tavolino di una caffetteria del centro da più di un'ora ormai, e il locale sta iniziando a riempirsi di studenti, lavoratori e famiglie. Non mi infastidisce la solitudine, anche perché a quanto pare non sono l'unica ad aver avuto l'idea di conciliare studio e caffeina: diversi tavoli singoli sono occupati da miei coetanei con i volti immersi nei libri.

Impugno la tazza di caffè fumante, sentendo il calore sprigionarsi nelle mie mani fredde con immenso sollievo. Negli ultimi giorni la temperatura si è abbassata notevolmente, raggiungendo un clima inusuale per la nostra città, che da qualche anno non viveva pienamente l'inverno.

Appoggio la matita sul tavolo e mi guardo attorno, osservando per la prima volta ciò che mi circonda. E' un locale nuovo e non troppo grande, con le pareti color legno che gli donano un'atmosfera intima e personale. Il muro dietro al bancone è ricoperto quasi interamente da vinili di ogni epoca, e sparse qua e là per la sala ci sono diverse fotografie in bianco e nero, per lo più ritratti di bambini, coppie innamorate e animali.

Il cameriere, un ragazzo biondo poco più grande di me con le nocche delle mani completamente tatuate, si avvicina al mio tavolo con un enorme sorriso stampato in faccia. "Ti andrebbe qualcos'altro?"

"No, grazie" La sua allegria è contagiosa, e mi ritrovo subito a ricambiare il sorriso. "Sono a posto così"

"Perfetto" Mark, questo il nome sul cartellino, mi fa un cenno con la testa prima di allontanarsi verso altri clienti ai quali probabilmente chiederà la stessa cosa.

Sono felice di aver lasciato perdere la biblioteca per venire qui, anche perché restare a scuola altre ore avrebbe significato esporsi al rischio di incrociare Logan. Non l'ho ancora affrontato sulla questione Elliot, più che altro perché non ne ho ancora avuto l'occasione. Sono passai solo due giorni da quando Brianna mi ha raccontato tutto, e in queste ultime quarantotto ore non ho fatto altro che studiare. Gli esami si avvicinano e non ho intenzione di mettere da parte la mia carriera scolastica per un ragazzo, neanche se si tratta di Logan.

Ma non riesco a fare a meno di pensare che mi sarebbe piaciuto poter venire qui con lui. So che avrebbe apprezzato il locale e soprattutto il buonissimo cappuccino della casa, essendo un amante del caffè.

Forse devo solo accettare il fatto che io e Logan non verremo mai qui insieme, perché anche se decidessi di raccontargli la verità niente mi assicura che mi crederebbe.

La porta del locale si apre facendo tintinnare le campanelle posizionate al di sopra dello stipite di legno, e quando sposto lo sguardo sul nuovo arrivato riconosco un viso familiare.

"Elliot!" Alzo un braccio per farmi vedere da lui, e quando le sue iridi azzurri incrociano le mie noto che ha ancora l'occhio leggermente viola per lo scontro di una settimana fa.

Mio Fratello è un BastardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora