CAPITOLO 9

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La mattina dopo mi svegliai più stanca della sera prima. Sogni con immagini dolorose mi avevano assillato continuamente, tormentando il mio riposo. Come succedeva da tanto tempo, troppo... Aver chiuso con il mio passato non mi impediva di pensarci, purtroppo. Soprattutto la notte anche se lo avevo nascosto in fondo a me stessa, nell'angolo più buio... Tornava sempre, sgusciava fuori dal suo nascondiglio e andava in giro per la mia testa, in cerca di risposte che non avrebbe mai potuto trovare.

Margherita mi attendeva già al piano di sotto, pronta a servire la colazione con un rassicurante sorriso.

"Buongiorno tesoro! Spero abbia appetito stamani, ieri sera non hai quasi toccato cibo!"

Come al solito non riuscì a nascondere le sue ansie materne e portò in tavola un'abbondante colazione, con l'intenzione di colmare il vuoto che immaginava nel mio stomaco.

"Grazie Margherita! In effetti stamattina ho appetito" il suo volto si distese in un ampio sorriso compiaciuto.

Luigi era già uscito per sistemare gli alberi del giardino. Non voleva farsi sorprendere dal freddo e come suo solito si era messo all'opera per tempo, coprendo quelli più delicati. Margherita mi guardava sorseggiare il mio cappuccino, indecisa... Quasi avesse una preoccupazione che l'infastidiva, ma non si azzardasse a parlarne. Alla fine l'ansia vinse e si decise:

"Ieri sera ci hai detto che ti ha accompagnato un amico a casa? Sei stata fortunata! La pioggia sembrava incessante... E' un compagno del tuo corso?"

Pronunciò la domanda con apparente disinvoltura, centellinando una tazza di caffè e mascherando a fatica la sua apprensione.

"Non esattamente... Si sta già laureando... In Giurisprudenza. Frequenta la Casa degli studenti... Abbiamo amici in comune ..." nel suo sguardo si disegnò una punta di inquietudine

"Quindi è un ragazzo più grande" alzai gli occhi su di lei stranita, "Oh... non fraintendermi. Sono contenta che ti stia facendo degli amici, ma vorrei che stessi attenta... Insomma sei ancora spaesata e certi ragazzi potrebbero approfittarne... ecco... Non tutti sono per bene, purtroppo"

Sospirai pensando con amarezza alla vita che avevo alle spalle.

Lo sapevo fin troppo bene che non tutti sono per bene....

"Credo che lo conosciate. La sua famiglia ha un casale qui vicino, se non ho capito male... Si chiama Marco"

Il volto di Margherita si rilassò immediatamente e riprese a respirare con più calma.

"Marco Baldi! Il piccolo Marco! Ti ha accompagnato Marco Baldi!" ecco come si chiamava di cognome. Non che mi importasse comunque... "Non ci posso credere!" continuò, "Chi l'avrebbe mai detto?!" era letteralmente raggiante al pensiero. Tutta quella eccitazione, francamente, mi sorprese, "Oh, ma allora è diverso... E' un ragazzo meraviglioso! Lo conosciamo bene io e Luigi. Ha passato molte estati qui da noi. Sai, una volta avevamo i cavalli... Li abbiamo tenuti per qualche tempo..." fece con un gesto sfuggente della mano, "... e lui ne era affascinato. Veniva continuamente con suo padre. È un avvocato molto prestigioso a Siena..." già... lo sapevo... "La sua è una famiglia molto stimata da queste parti..." sospirò, "Era così adorabile!" disse quasi trasognata riferendosi di nuovo a lui, "Come il suo solito è stato di una gentilezza squisita a riaccompagnarti! Non mi stupisce. Lo era già da piccolo... È da tanto tempo che non lo vediamo... Sai col tempo le cose cambiano. Non vengono più al casale come una volta. E come sta, dimmi?"

Non si era interrotta nemmeno un istante tanto era accalorata all'idea. Le mie sopracciglia si alzarono incontrollabilmente.

Peccato lo avesse perso di vista negli ultimi tempi... Probabilmente lo avrebbe giudicato un po' diversamente...

Vivere... un'altra voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora