Non Esiste Un Posto Sicuro

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" Te l'ho dato per difenderti, non per giocarci" disse sbruffando la ragazza.

" Uffa...tu hai le pistole non vale "

" Io sono più grande, quindi vale eccome "

" E perché Callie non c'è l'ha? Eh eh! " la canzonó il ragazzino.

Ali rivolse uno sguardo all'amica che, appisolata sul divano, tirò leggermente su il viso, sentendosi presa in causa.

" Non c'è l'ha perché... Perché non la sa usare "

" Nemmeno tu fino a ieri " rispose subito il fratello.

" Ok vuoi stare zitto un po'? Sei fastidioso "

Jackie scoppiò in una fragorosa risata, trascinando con sé anche l'altra ragazza.

" Che c'è?! Perché ridete?? " chiese Ali.

" Hai detto quella frase con lo stesso tono di Re Julien " balbettarono tra le risate.

" Si prendetemi pure in giro, bravi! " rispose la ragazza con tono offeso.

Un riflesso luminoso filtró dalle assi di legno inchiodate alle finestre, illuminando per un istante l'intero appartamento.

" Spegnete le candele svelti " ordinò Ali.

Si avvicinò alla finestra, sbirciando da una piccola fessura in basso, impossibile da notare. Un paio di camionette militari con i fari accesi erano ferme nel vialetto mentre numerosi soldati erano sparpagliati attorno alle villette li accanto, intenti a sfondare la porta di ogni casa. Arrivarono nella veranda della piccola casetta di fronte alla sua dove, fino a poco prima di essere portata ad Arca 1, viveva una coppia di anziani che, spesso, portava alla ragazza dei biscotti fatti in casa. Sfondarono la porta senza neanche bussare, facendo irruzzione all'interno con quattro soldati armati fino ai denti. Dei colpi iniziarono a risuonare nell'aria, seguiti da lampi di luce che filtravano dalle serrande dellabitazione in questione. Pochi spari e tutti gli uomini uscirono dalla villetta, esibendo il pollice alzato ad un altro uomo in camice bianco, posto dall'altro lato della strada.

" Che stanno facendo?? " chiese Callie.

" Ripuliscono il quartiere "

" Dai mostri? "

" Da tutti "

Uno dei soldati indicó l'appartamento di Ali e nuovamente in gruppo, si diressero verso il portoncino d'entrata. Alyson si allontanó subito dalla finestra, ritornando al centro della sala dove, aiutata dal fratello, tentó di spostare il tavolino di cristallo posto al centro della stanza. Sollevó il tappeto, scoprendo una piccola maniglia che, tirata, aprì una stanza nascosta sotto il pavimento.

" Volete stare a guardarmi ancora per molto o pensate di entrare? "

Callie e Jackie scesero nella stanzina seguite da Happy, mentre Ali prese velocemente la pistola e il fucile che aveva nascosto nella sua stanza. Passò l'arma pesante all'amica, tenendo per se quella di piccolo calibro.

" Non fate rumore " disse, prima di richiudere lo sportello della botola.

Rimise a posto il tappeto e il tavolino, andandosi poi a nascondere nel mobiletto sotto al lavello, in cucina.
Due sordi tonfi preannunciarono la caduta della porta di casa, mentre il rumore dei pesanti anfibi militari si fece sempre più forte.

" Libero "

" Sbarrate la porta, nessuno deve mettere più piede qui "

I passi dei soldati diventarono pian piano sempre più lontani finché, dopo il tonfo sordo della porta, una catena di colpi, probabilmente causati da un martello, risuonò forte in tutto l'appartamento. Qualche minuto e il silenzio tornò a impadronirsi di tutta la villetta, seguito dal rumore delle camionette militari in partenza. Ali uscì silenziosamente dal piccolo e angusto armadietto della cucina, osservando attentamente il vialetto all'esterno della casa. Non c'era più nessun uomo in divisa, nessun veicolo armato ma soprattutto nessun segno di vita. Ritornó in sala, spostando nuovamente il tavolino ed il tappeto per far uscire i ragazzi ed il cane.

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