E se...?

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Dopo l'incidente in autostrada, le giornate di Alyson avevano continuato a scorrere normalmente tra il lavoro e le uscite con le amiche. Dopo il bum dell'influenza che sembrava aver colpito la Florida e moltre altre contee degli Stati Uniti, l'allarme sembrava rientrato, forse anche grazie ai vaccini messi a disposizione dal governo in ogni ospedale americano. I primi giorni sembrarono essere i più frenetici, tutti si affrettarono per avere la propria medicina, per assicurare ai figli una cura veloce ed efficace, poi, col passare dei giorni, il flusso di persone iniziò ad attenuarsi, rasentando quasi lo zero. La colpa di tutto questo? I media. Con l'uscita dell'influenza e del conseguente vaccino, scienziati e esperti del campo iniziarono a insinuare nella testa delle persone ogni tipo di dubbio. Sarà davvero efficace? E se non funzionasse? Potrebbero esserci effetti collaterali? Quelle poche persone che ancora non avevano ricevuto il vaccino cominciarono a domandarsi se effettivamente fosse così necessario, se in poco tempo l'epidemia sarebbe davvero scomparsa o se invece qualcos'altro ne avrebbe preso il posto. La stessa Alyson fu colta da questa dubbio. Non aveva ancora pensato se sottoporsi oppure no al vaccino, infondo non aveva ancora preso l'influenza, eppure più volte aveva preso in considerazione l'idea di togliersi questo fastidio.

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" Ali, puoi parlare? "

" Si sono in pausa dimmi pure "

" Ti va di vederci, devo parlarti di una cosa "

" Devo preoccuparmi? "

" Forse... Ci vediamo stasera, passo da te ok? "

" D'accordo, allora a più tardi "

La chiamata si concluse così, lasciando Alyson nel più completo del panico. Tutte le volte che Callie le aveva chiesto di parlare, era venuta a conoscenza di notizie abbastanza brutte o di cose che non avrebbe voluto sapere. Per il resto della giornata continuò a pensare e ripensare a quelle parole che sembravano ronzarle nella testa confondendo ancora di più le sue idee. Richiuse l'officina verso sera, congedandosi da Frank e ritornando verso casa. Parcheggió l'auto davanti al vialetto e scendendo, si accorse di qualcuno che si stava dirigendo proprio verso di lei. A causa del buio non riuscì subito a distinguere chi fosse, poi, a mano a mano che si avvicinò, riconobbe il suo vicino, Luis.

" Hey Luis, mi hai fatto spaventare! Ti piace gironzolare al buio? Ahah"

Il ragazzo non rispose, continuando però ad avvicinarsi a lei. Col la luce del lampione puntata sopra di lui, la sagoma di quella che doveva essere una mazza da baseball divenne chiara, allarmando la ragazza.

" Luis che vuoi fare con quella? "

Riuscì appena a finire la frase. Con estrema violenza, il ragazzo scagliò la mazza da baseball sul vetro della macchina, mandandolo in frantumi. Era sul punto di dire qualcosa ma non appena incroció lo sguardo del ragazzo, le parole le morirono in gola. I suoi occhi. Erano velati di un rosso intenso, quasi come se fossero colmi di sangue ma nello stesso tempo sembravano assenti, privi di emozione e sopratutto sembravano non rispondere a nessun riflesso.
Alyson rimase immobile di fianco a lui, cercando ci capire quali fossero le sue intenzioni o perlomeno, la ragione di quel gesto. Altre due sagome la raggiunsero, ma stavolta in suo soccorso.

" Luis, ecco dov'eri! Caro prendigli la mazza "

I genitori del ragazzo lo raggiunsero, disarmandolo e guidadolo verso la porta di casa.

" Scusa tanto Aly, ma con questa influenza e le medicine il suo umore è cambiato, è molto frustrato. Non voleva farti del male, ti ripagheró il vetro però per favore non andare alla polizia " Si scusó il padre del ragazzo.

After UsWhere stories live. Discover now