Arca 1

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" Cammina "

L'uomo si voltò lentamente portando le mani a mezzo busto, quasi in segno di resa. Ali si accodó a lui, posando una mano sulla sua spalla per poterlo dirigere secondo le sue indicazioni, mentre con l'altra teneva stretta la pistola, puntata nella schiena del soldato. Uscirono tutti e tre dalla stanza ripercorrendo a ritroso lo stesso tragitto cercando, per quanto fosse possibile, di non incrociare altre guardie o personale del posto.

" Devi portarci all'uscita " ringhió rabbiosa la ragazza.

" Ci stiamo andando. Sii paziente "

A quelle parole, Ali non riuscì più a trattenere la rabbia e, in un attimo, lasciò che tutta la sua ira venisse scaturita. Con un calcio dietro al ginocchio dell'uomo, lo fece inclinare a terra, prendondolo per i corti capelli e puntando la pistola alla sua tempia.

" Paziente? Mi sono stufata di essere paziente! Fuori c'è l'apocalisse, noi siamo rinchiuse qui, come posso essere paziente! " urlò.

" Cos'è, vuoi uccidermi? Ahah"

" Pensi che non ne sia capace? Non mi conosci. E ora muoviti! Apri la bocca ancora una volta e ti giuro che sarà l'ultima"

Rialzò bruscamente il soldato, spingendolo in avanti per farlo camminare, ritornando a seguirlo assieme all'amica. Scesero lungo una rampa di scale evitando di incrociare, per poco, due uomini di pattuglia. Poi, dopo numerosi corridoi, raggiunsero finalmente l'uscita.

" Siamo arrivati " disse l'uomo con tono soddisfatto.

" Non ancora. Pensi sia stupida? Abbiamo incrociato solo due uomini in tutto il palazzo, sono sicura che qui fuori c'è ne saranno molti altri ad aspettarci "

" Se pensi che dirò loro di non sparare hai capito male "

" Oh no, niente di tutto ciò. Tu mi farai da scudo, quindi se spareranno, il primo bersaglio sei tu "

" Non ho paura di morire "

" Meglio, almeno i tuoi soldati non si sentiranno troppo in colpa. Cammina " disse, spingendo l'uomo verso la porta.

Prima di uscire, la ragazza si voltò verso l'amica, prendendola per mano.

" Stammi vicino ok? Andrà bene "

Callie annuì e, stringendo forte la mano dell'altra ragazza, la seguì fuori dal portone, rimanendo per qualche secondo accecata dai raggi del sole. Non appena i loro occhi iniziarono ad abituarsi al cambio di luminosità, riuscirono ad accorgersi di quello che le stava circondando. Un grande accampamento militare con tende, camionette e mezzi corazzati occupava l'intera area attorno all'edificio, era talmente grande che a stento si riusciva a vederne la fine del lunghissimo recinto con filo spinato.

" Se provi ad attirare l'attenzione ti pianto un proiettile nella schiena. Portaci vicino al cancello e fallo aprire. Se ti azzardi a fare qualsiasi cosa, reputati morto "

Proseguirono la camminata all'interno del campo, cercando in ogni modo di tenere lo sguardo basso per evitare di incrociare quello di qualche soldato. Poi, uno di loro si paró davanti all'uomo tenuto in ostaggio da Alyson, imbracciando un grosso fucile scuro.

" Comandante, pensavo foste in riunione, tutto a posto? "

".... Si tutto bene, sto accompagnando le ragazze all'esterno"

" Fuori? Ma comandante, la ci sono i... "

" No le scorteró nell'altro avamposto, dove c'è la loro famiglia"

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