26.

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Leggete il mio spazio, per favore? *-*
Salgo in macchina: cavolo, quando smetterà di tormentarci quella bambina?
Harry mette in moto, mentre io penso che sia meglio non pensare a ciò che Margaret ha insinuato: che fossi incinta.
E giusto, c'è arrivata lei e non il ragazzo che in questo momento ha gli occhi puntati sulla strada.

Gli poggio una mano sul braccio, mentre i suoi muscoli si rilassano per qualche secondo. «Ehi, c'è qualcosa che non va?», chiedo.
Lui si distrae un attimo, uscendo da quello stato di tensione: «Sì, sì. Stavo solo pensando.»
«Ah, e a cosa?», gli sorrido, temendo per la verità la sua risposta.

«Al fatto di essere in arretrato con il lavoro. Domani dovrò svegliarmi prima, per cercare di recuperare.»
E io che mi faccio questi castelli mentali!

La mattina seguente, alle sei e mezzo di mattina, Harry si alza dal letto: non pensavo avesse così tanti impegni da doversi alzare così presto. «Amore», gli sussurro. «Mh?»
«Cosa ci fai in piedi alle sei e mezza del mattino?»
«Te l'ho detto: ho un sacco di arretrati. Ora dormi.», mi dice.
Io mi rigiro e richiudo gli occhi, eppure prima di riaddormentarmi ho il presentimento che Harry mi stia nascondendo qualcosa. Spero solo sia una mia sensazione sbagliata.

«Signorina ho qua i suoi esami: dato che non vuole sapere il sesso del feto la informerò solamente sui dati registrati per quanto riguarda la salute del nascituro.», lo stesso dottore che mi ha fatto le altre visite incrocia le mani tra loro, guardandomi.
«Gli organi interni del bambino sono stabili: il cuore pompa sangue a sufficienza, le articolazioni e la testa si stanno sviluppando a dovere. Questa è decisamente una buona notizia, no?», sorride.

«Quindi ciò significa che il feto ha tante speranze di nascere, al contrario di ciò che mi aveva detto la ginecologa che mi aveva visitato per la prima volta?» nonostante la mia sembri un'affermazione, è in realtà una domanda.
«Le posso affermare con assoluta chiarezza che a meno che non accadano traumi particolari il feto dovrebbe arrivare al nono mese di gestazione e nascere.»
Oddio, mi viene quasi da piangere. Abbraccio di getto il dottore, che sorride.

«Però l'avviso: è quasi al terzo mese, deve trovare velocemente un modo per dirlo a suo marito. Se lascia ancora perdere, lo scoprira da sé e si fidi: conosco casi in cui uomini, scoprendo di essere padri dal corpo della moglie, hanno fatto cose orribili.»
In questo momento sono troppo felice per pensare che Harry mi possa far del male. Inoltre, lui non mi farebbe mai del male. Ne sono sicura.

Camminando tra i vari negozi del centro, penso a come possa dire al riccio che presto avremo un bambino. Sono così disperata, che a questo punto realmente la prima cosa valida diverrà un pretesto per dirglielo.
Mi arriva una chiamata: è Niall.

«Pronto?», la mia voce è curiosa: perché mai dovrebbe chiamarmi?
Il cielo è già buio. Saranno le otto.
«Cloe, è successo qualcosa?», la sua voce è affannata, come avesse corso una maratona.
«Cosa, scusa?»
«Perché Harry è a casa mia, ubriaco?», il mio cuore perde almeno dieci battiti, mentre il mondo sembra improvvisamente arrestarsi: non ho più aria a disposizione.

«Io...Io non», mi sento svenire. Perché improvvisamente ha fatto ciò?
«L'ha presa male?», si riferisce alla gestazione, immagino.
«No. Non sa ancora niente.», faccio quasi fatica a parlare. «Lo...lo vengo a prendere.»

:(

Scuuusate, questo capitolo è corto in quanto ha già troppi salti temporali.

In ogni caso, la cosa che vi voglio dire è GRAZIE!

Davvero, il penultimo capitolo pubblicato ha raggiunto in neanche tre ore oltre 20 voti e davvero, mi avete resa molto felice.
Mi riporta ai periodi di His Prey, mi fa rivivere cose troppo belle, qui, su Wattpad.

Grazie per le visualizzazioni, i voti e i commenti!

Al prossimo capitolo, baci!

Ps. Dato che il capitolo è corto provo ad aggiornare entro la fine del week-end!

His Life - Sequel Of His Prey //H.S//Where stories live. Discover now