Gemelli || One Piece Fanfiction

Capitolo Bonus

Il seguente capitolo racconta i fatti avvenuti dopo il finale bonus.

||Lettera||
"Sono ancora sulla Sunny, dovete solo crederci"

Umi, avvilito da tutti quegli eventi, entrò nella serra della ragazza, ormai morta.

Era passata una settimana, e la barca era ancora là con l'ancora nel mare, nessuno aveva l'umore per ripartire.
Era diventata come una nave fantasma, non parlavano quasi mai e se lo facevano parlavano a bassa voce.
Nessuno era entrato nella serra, avrebbe fatto troppo male.
Umi però sentiva troppo la mancanza della sua amata e voleva vedere qualcosa di suo, qualcosa che lei aveva lasciato.

Entrò dentro, facendo poco rumore, si guardò intorno e con malinconia accarezzò il muro ancora segnato da tutti i rovi.
Guardò tutte le piante una a una, poi vide un vaso cadere e rompersi, spargendo tutta la terra ovunque sul pavimento e sentì come uno sbuffo di una persona, sentii poi la finestra aprirsi e chiudersi di botto e vide volare a terra tutti i fogli che disordinati erano posti sulla scrivania.

Poi la vide, una figura sbiadita intenta a raccogliere i fogli, poi la vide svanire.
Umi diede la colpa al poco sonno che aveva avuto in quei giorni e così, uscì dalla serra chiudendo di nuovo la porta chiave.

Durante la cena raccontò agli amici l'accaduto, aggiungendo alla fine del racconto una frase piena di tristezza
"Ci manca solo che me la immagini... Non potrei sopportarlo"

Passarono due giorni e fu Sanji ad entrare nella serra, Midori gli aveva detto che se gli serviva qualche spezia o condimento speciale li avrebbe fatti crescere lei.
Così entrò dentro la stanza che gli portò molti ricordi, ricordi tristi e pieni di lacrime.
Cercò tra le piante ma la spezia che gli serviva non la trovò tra i vasi, quando stava per uscire rinunciando alla spezia, sentì un botto e esplorando la stanza in cerca della sorgente di quel rumore, vide che sulla scrivania c'era un libro aperto.

Si avvicinò era una delle enciclopedie sulla flora che Midori custodiava gelosamente, era quella sul mare occidentale e la pagina parlava proprio di quella spezia, che era adagiata sulle pagine del libro "Ma come è possibile?" si chiese Sanji raccogliendo la piccola foglia, voltandosi ancora verso le piante la vide anche lui, una figura sbiadita che annaffiava le piante con un debole sorriso.
Sanji uscì dalla serra e ritornò in cucina, durante il pranzo raccontò tutto agli altri che iniziarono a preoccuparsi
"Sarà un f-fantasma?"
Domandò Usop tenendo stretto tra le mani uno devi vecchi crocifissi che aveva usato a Thriller Bark.

Lo stesso giorno più tardi, Zoro si fece dare le chiavi della serra ma appena arrivato notò che davanti alla porta c'era una lettera.
La prese e chiamò tutti sotto coperta, per leggerla ad altra voce.

"Sapete ragazzi, io sono ancora sulla Sunny, dovete solo crederci"

Era scritto in grande
Con la sua calligrafia, un po' disordinata per essere di una ragazza.

"Non posso dire che me lo aspettavo, è successo tutto troppo velocemente.
Però, sono felice che Umi stia bene"

Zoro sentì una fitta al cuore mentre leggeva le parole di sua sorella

"Ragazzi io non volevo abbandonarvi, io voglio bene a tutti voi e mi mancate"

"In qualche modo, il forte legame che ci lega, mi ha fatto tornare per un po' nella serra, però non so ancora per quanto io possa stare qua."

Una figura sbiadita, iniziò a comparire in mezzo ai ragazzi che erano seduti formando un cerchio, la lettera che aveva in mano Zoro scomparí e così l'attenzione fu tutta sullo spirito.
Che iniziò a parlare.

"Dall'inizio, io mi sono sempre disperata per ogni mia perdita, mi sono abbattuta e sono quasi morta.
Però voi, per favore, andate avanti continuata la rotta e diventati i più forti.
Rubber, tu sarai il Re dei pirati
E tu Zoro diventerai lo spadaccino più forte del mondo.
Kuina è fiera di te."

La figura sbiadita iniziò a prendere colore fino a mostrarsi del tutta.

"Ciurma,
Addio e buona fortuna"
Esclamò con gradi lacrimoni agli occhi.

"Addio Midori"
Esclamarono in risposta i suoi compagni, che per l'ultima volta corsero ad abbracciare la loro amica.

"Grazie, ragazzi"