Gemelli || One Piece Fanfiction

14

|Posso baciarti?|
Non lo avevi già fatto?

(Umi's pov)

Il temporale che Nami annunciò non si fece aspettare, e fu veramente violento. Intravidi Midori scivolare e mi precipitai subito verso di lei, l'afferrai per il braccio "afferra la mia mano" gli urlai "Lasciami! Fidati di me" la lasciai andare e vidi la chioma verde entrare in acqua, mi girai
"uomo in mare!" gridai agli altri, sentii una stretta al braccio era un rampicante, iniziai a tirare e dall'altro capo della lunga pianta c'era Midori, priva di sensi.
Andammo tutti sottocopera ad aspettare notizie di Midori.
Io e Zoro decidemmo di andare in infermeria "Sta bene, solo un po' indebolita dall'acqua, e ovviamente infreddolita, se volete potete stare qua, ma non fate rumore!" Chopper ci disse tutto molto tranquillamente, mi sedetti per terra appogiando la schiena al muro in legno, Zoro fece lo stesso.
"lo sai che si capisce?" disse Zoro rivolgendosi a me "cosa?" gli chiesi un po' confuso "la ami, mia sorella, si capisce da tutto, e ormai tutta la ciurma lo ha capito" presi un po' di colore, Zoro non girava intorno alle cose era proprio schietto "tu dici che lo ha capito anche lei?" risposi, era inutile nasconderlo "no" Disse convinto, mi alzai e mi diressi verso la porta "che stupido che sono, innamorarmi di una ragazza che non donerà mai il suo cuore ad un'altro uomo" sospirai e appoggiai la mano sul pomello e lo feci scattare aprendo leggermente la porta e uscendo per guardare il mare tempestoso, ma Zoro mi fermò prima che potessi uscire
"Umi, ti sbagli, lei ti ha già donato il suo cuore da tempo!" esclamó
"Sta con lei" continuò e poi tornò da i suoi compagni, richiusi la porta e andai a sedermi sul letto, vicino a lei
"Piove ancora fuori?" mi chiese coprendosi di più "si, la tempesta non vuole proprio andarsene" le risposi
"Grazie per esserti fidato di me" mi disse sorridendo, appoggiai la fronte sulla sua il respiro mi divenne pesante "tu non lo hai capito, quindi..." gli sussurrai, era diventata rossa ma guardava intensamente i miei occhi "capito cosa?" disse distogliendo lo sguardo "niente... ora vado, tu stai coperta" mi alzai e uscii dalla stanza.

(Midori's pov)
Sentii la porta aprirsi e poi chiudersi, Chopper aveva lasciato la stanza, ora c'erano solo Zoro e Umi, seduti un po' distanti dal letto dove io fingevo di dormire.
"Lo sai che si capisce?" disse Zoro,
"cosa?" rispose Umi, sentivo dalla voce che era confuso "La ami, mia sorella, ormai si capisce da tutto, e ormai tutta la ciurma lo ha capito" rispose mio fratello, il cuore inizió a battere più forte nel petto "tu dici che lo ha capito pure lei?" chiese "no" fu la risposta decisa di Zoro, ero veramente così cieca? Eppure io sentivo sempre qualcosa quando mi stava vicino, tutte le attenzioni che mi donava... ecco perché "che stupido che sono, innamorarmi di una ragazza che non donerà mai il suo cuore ad un'altro uomo" volevo alzarmi e dirgli che non era così, che il mio cuore era già suo... da tempo, lo fece Zoro per me "Umi, ti sbagli, lei ti ha già donato il suo cuore da tempo!" esclamó "sta con lei" concluse poi uscendo.
Umi si sedette vicino a me sul letto
"piove ancora fuori?" gli chiesi "si, la tempesta non vuole proprio andarsene" mi rispose
"Grazie per esserti fidato di me" gli dissi sorridendo, poggiò la sua fronte alla mia, il suo respiro si fece pesante come il mio, presi un po' di colore sulle gote e mi persi, come sempre, dentro i suoi occhi blu "tu non lo hai capito, quindi..." sussuró "cosa?" risposi, doveva dirmelo "niente... ora vado, tu resta al caldo" e si allontanò uscendo dalla stanza.
Fissai il soffitto per il resto della giornata, fino a quando non caddi nel sonno più profondo, cullato come sempre... dagli incubi più brutti.

Il sole mi illuminò il viso, mi ero addormentata ancora sul ponte della nave, andai a fare colazione insieme agli altri che erano silenziosi, sembravano fantasmi
-Dov'è Umi?- chiesi, visto che lì non c'era. -chi é Umi?- disse Zoro, io sorrisi -come chi è Umi? Il ragazzo spilungone che stiamo ospitando perché la sua barca era andata in mille pezzi, ormai è da qualche mese a bordo con noi- dissi logicamente tutti mi guardarno
-non esiste una persona che si chiama Umi, la botta che hai preso buttandoti in mare qualche mese fa ti ha proprio intontito!- disse Rubber ridendo.

Mi alzai all'improvviso, e lo vidi là, che dormiva beato appoggiato al muro "era solo un sogno..." Sussurai, sorrisi e tornai a dormire.

Mi svegliai più tardi del solito, uscendo dalla stanza delle ragazze capii che era già passato mezzogiorno, il sole dominava il cielo. La nave era ferma e vicino c'era un'isola, vidi Zoro dormicchiare sul ponte
-ehi Zoro , sai dov'è Umi?-
Gli chiesi lui alzó lo sguardo, sembrava a disagio -ecco... lui è andato via... è sceso a terra dicendo che non sarebbe più tornato, ha chiesto se potevamo darti questa- e mi diede una collana con una conchiglia, stranamente blu e verde, che avevo intravisto una sola volta al collo di Umi, se n'era andato via?
Non potevo crederci, passai tutto il giorno a girare per tutta l'isola.
Era ormai notte fonda, si può dire che mi ero persa... fu a quel punto che lo vidi, disteso a terra privo di sensi, corsi verso di lui e mi buttai sulle ginocchia
-UMIII! DIMMI CHE CI SEI, TI PREGO!- iniziai a piangere.
Alzai lo sguardo, era caduto da una rupe -non posso perdere anche te... io ti...- Sussurai prendendolo fra le mie braccia.

Qualcuno mi stringeva in un abbraccio, mi allontanai e vidi i capelli marroni spettanti sulla fronte, la cicatrice sul viso e il sorriso. Gli saltai letteralmente addosso, circondando con le braccia il suo collo "era un sogno, solo un sogno" esclamai felice, iniziando a piangere, rotolammo giù dal letto, Umi finì sopra di me il cuore batteva forte, lo guardai negli occhi "Umi..." sussurai "lo so... ho capito" dissi, rompendo la tensione che c'era sempre stata tra di noi "Posso baciarti?" mi chiese avvicinando le labbra alle mie "non lo avevi già fatto?" risposi sorridendo, e alzai di poco la testa per far combaciare i nostri volti, in un bacio.
"io ti amo..." dissi poco dopo
"pure io" un altro bacio "dimmi che questo non è un sogno" lui sorrise
"non lo è"