Gemelli || One Piece Fanfiction

9

|Forza di volontà|
Incontro non calcolato

Sentivo tutti i rumori rimbombare nella mia testa, sentivo i passi barcollanti di Zoro, sentivo le sue lacrime sulla mia pelle.

"Che cosa è successo!" esclamó Chopper, sentivo i suoi passi venire verso di noi.
"ma siete conciati malissimo!" la sua voce era spaventata e preoccupata, sentii stringere la presa di Zoro sul mio collo, come se arrabbiato.
"Chopper.... Midori è... "
Non finì la frase ma tra la ciurma si alzò un piccolo "Oh"
Non riuscivo a capire perché.
Io ero viva sentivo ogni cosa! Però non riuscivo a muovermi...
Ero veramente morta allora?
"No ti sbagli lei non... è impossibile!"
Ora anche la voce di Chopper sembrava arrabbiata, sentii la renna appoggiarsi al mio petto per sentire il cuore, dopo sentivo spingere, mi stavano facendo il massaggio cardiaco.
Mossi la mano, anche se avevo gli occhi chiusi sentivo Zoro piangere, andai ad appoggiare la mano sulla sua guancia e ad asciugargli le lacrime. "È... è viva!" esclamó prendendomi la mano
"uno spadaccino non si fa colpire alle spalle per morire" sussurai con il poco respiro.
"Dobbiamo tornare alla Sunny! Frenky prendi Yuki, Sanji prendi Midori! Zoro tu vieni con me"
Sentivo il movimento veloce della corsa di Sanji "riuscirai a superare anche questo Midori, crediamo tutti in te" disse appena mi mise giù sul prato della nave, eravamo già arrivati?

Sentivo da sola che il mio respiro era debole e il mio cuore stava per spegnersi. Ma dovevo essere forte!

"Zoro ma che ci fai qui! Come sei arrivato qua!?"
Sentii un tonfo a terra vicino a me
"correndo! Maniaco di un cuoco!"
esclamó affannosamente Zoro
"ma la tua ferita! Non devi sforzarti!" sbraitò Sanji, sentii Zoro sbuffare, era bello sentirli litigare, sentire che Sanji era preoccupato per lui.
Anche se me ne sarei andata avrei lasciato il mio gemello in buone mani.
"Cosa me ne frega della mia ferita! Dovevo esserci io al posto di Midori!" calò il silenzio per un attimo "in che senso?" chiese Sanji, Sono quasi certa che Zoro fece un singhiozzo per colpa del pianto
"c'era un uomo... voleva.. voleva ferirla così l'ho spinta via... e mi sono fatto colpire... poi... L'uomo stava per colpire me... e lei si è messa in mezzo... solo perché mi sono bloccato... Non so cosa mi sia sucesso" Sanji fece un Oh decisi di parlare o almeno provarci.
"Z-Zoro..." Sussurai e sentii la mano di Zoro che stringeva la mia
"non parlare, non sprecare energie"
Mi girai su un fianco verso di lui, aprii lentamente gli occhi e lo vidi, le lacrime scendevano sulle sue guance e finivano sul prato
"ho l-letto che tu... s-sei stato colpito al mio stesso mo-modo... da Occhi di falco quindi f-fidati di me..." Allungai la mano fino alla sua guancia "la mamma sarebbe fiera di te..." Sussurai sorridendo, poi mi abbandonai all'oscuritá del buio.

(Zoro's pov)

Era da tre giorni che Midori non dava segni di ripresa, solo un flebile respiro e un cuore quasi spento...

Passavo le giornate chiuso nell'infermeria insieme a lei. Era colpa mia.
bussarono alla porta
"Zoro... ti ho portato da mangiare"
Era Sanji, entrò posò il piatto davanti a me e si mise seduto per terra, vicino a me. guardava Midori e sorrise "Testa di muschio che ne dici se oggi ci facciamo un giretto per Kea Town?" decisi di uscire almeno per un giorno "si però prima devo vedere Yuki" Sanji annuì e mi lasciò da solo.

Andai da Yuki per parlare.
"tu saresti lo spadaccino, giusto? È da tre giorni che mi tenete su questa nave! Schifosi pirati non vi sopporto!" Sbraitò incazzata, la guardai e assomigliava ad Ame.
"mia sorella aveva una vivre-card che portava a te e ha detto che gliela aveva data Ame, tu conosci Ame?" vidi i suoi occhi illuminarsi e annuire "Ame è mio fratello, non lo vedo da ormai... 19 anni se ho contato bene..." mi strofinai la faccia con le mani quando iniziai a parlare fui interrotto dal grido di Chopper.
"È VIVA! SI È SVEGLIATA"
Lasciai Yuki e andai di corsa all'infermiera, Spalancai la porta e vidi Midori seduta sul letto sorridente "Ma è incredibile! La ferita è guarita! Ci sono solo dei perfetti punti di sutura... è impossibile" restai fermo sullo stipite della porta, incredulo.
"È stato Ame..." Disse semplicemente
Si alzò dal letto e venne di fronte a me, Abbassai la testa per guardarla in viso e l'abbraciai con forza.