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|Il passato di Umi|
Verità nascoste

-Ci si rivede, Umi che piacere- disse Howaito, mi pietrificai -tu... voi vi conoscete?- chiesi -non un piacere mio... Howaito- disse girandosi dall'altra parte, dando le spalle ai gemelli e fece per tornare da dove eravamo appena scesi. Burakko si mosse velocemente arrivando davanti ad Umi senza farsi vedere -Dove credi di andare? Noi abbiamo ancora un conto in sospeso con te- lui sorrise
-non ho nessun conto in sospeso con voi- la voce di Umi era diventata roca e cattiva, piena di odio, non lo riconoscevo più.
-sicuro? Dobbiamo ricordarti di Itami? Quella che hai lasciato morire solo per salvare Mariko? Oppure dobbiamo ricordarti di Kaze, il tuo migliore amico morto per colpa tua! e- -BASTA! FINITELA! - Urlò Umi, i suoi occhi erano lucidi.
Non sapevo che fare, -come vi conoscete?- chiesi, non potevo arrabiarmi, Umi non sapeva dei fratelli Gure e i fratelli Gure non potevano pensare che lo incontrassi.
-vediamo chi gli racconta, il tanto atteso Passato di Umi? Lo fai tu, oppure tocca a noi raccontare di quando sei nato togliendo la vita a tua madre, a quando se cresciuto allenandoti nelle arti marziali e nella tecnica con le spade e del giorno in cui i pirati erano sbarcati sull'isola e hanno ucciso tuo padre, nonché maestro. Avevi solo dieci anni poveretto. Sei scappato e Mariko ti ha trovato, ti ha dato una casa e un po di amore, dobbiamo dire noi a Midori che non sei la persona che sembri essere? Che pensi solo a te stesso e lasci morire gli altri?!- Umi strinse i pugni -VOI NON SAPETE NIENTE! NIENTE!- Urlò ancora girandosi questa volta proprio verso di loro -ah no? Allora vediamo- Howaito che era dietro di me mi bloccó i movimenti, tutti si misero all'allerta -sai Midori, in tutto questo tempo io ho mangiato un frutto del mare, mi permette di usare i suoni per disturbare i timpani fino a romperli e portare alla morte di una persona, oppure posso creare suoni che costringano a fare una precisa cosa, ad esempio posso far addormentare le persone stai a vedere- tutta la ciurma cadde addormentata tranne Umi ed io -Lasciala andare!- disse Umi avvicinandosi
-ah ah fermo- disse, Umi si bloccó e cadde sulle ginocchia portandosi le mani alle orecchie
-Fermo Howaito ti prego, non fargli del male, fallo a me piuttosto- dissi trattenendo già le lacrime -Sveglia i miei compagni, lascia stare Umi e vi giuro... farò tutto quello che volete- Burakko teneva fermo Umi che provava a liberarsi e Howaito mi tirava dai capelli -che bella proposta, allora dovrai ucciderti, e noi lasceremo Umi e i tuoi nuovi amici in pace per sempre- feci un respiro profondo -e se non accettassi?- domandai -morirebbero tutti sotto i tuoi occhi, Dall'orsetto lavatore ad Umi, fai la tua scelta-
Presi le mie spade, le incrociai formando una X Vicino al mio collo
-Va bene, non mi lasciate altra scelta...- girai le parti taglienti verso l'esterno e tagliai i lunghi capelli, feci girare le spade e trapassai Howaito, poi scattai verso Burakko che fece in tempo a sparare, ma non vidi in quel momento a chi e lo colpii.
Saltai addosso a Umi abbracciandolo.
-no ferma!- Umi teneva in mano un coltello -Howaito è ancora vivo, mi vuole controllare allontanati non voglio farti del male- feci un passo indietro -sai Midori dovresti prendere meglio la mira- la voce acida del ragazzo vestito in bianco mi fece girare
-volevi che li svegliassi? Ecco fatto- schioccò le dita e tutti ripresero conoscenza, Umi avanzò lentamente, guardai i miei compagni e vidi Sanji ancora steso per terra in una pozza di sangue, mi precipitai da lui -Sanji come stai?- chiesi preoccupata
-Chopper cura Sanji io mi occupo di Howaito!- mi alzai e corsi incontro al ragazzo.
Umi si mise davanti,e sferrò un colpo, anche con un coltello riusciva a tenermi testa
-Waltz of roses - Flower of spring- dei fiori bloccarono Umi
-Howaito combatti contro di me! E lascia stare i miei compagni!- lui sorrise beffardo -va bene, ci vediamo domani, su quell'isola! Preparati cara Midori-
Il ragazzo prese suo fratello e saltó su una piccola imbarcazione ormeggiata sotto alla Sunny.
Lasciai andare Umi e corsi verso il resto della ciurma a vedere come stava Sanji, per fortuna lo sparo aveva solo preso il braccio e niente di grave
-per foruna... - Sussurai.
Sentii qualcosa bagnarmi la guancia, la sfiorai -Ti ho colpito...- sussuró Umi, mi girai, era seduto per terra, il coltello era distante da lui, non vedevo il suo volto era abbassato e guardava il pavimento in legno.
Mi avvicinai piano e appogiai una mano sul suo viso, pieno di lacrime
-Umi... Guardami- sussurai lui negó, gli alzai il viso
-Guardami- lui posò i suoi occhi sulla piccola ferita che stava sulla mia guancia sinistra -non è nulla, capito? È come la tua cicatrice siamo alla pari adesso- dissi sorridendo lui smise di piangere
-i tuoi capelli... - disse sfiorando le punte appena tagliate -mi piacciono di più, assomigliano ai tuoi- dissi ridendo lui premette le sue labbra sulle mie, dolcemente, lasciando me e gli altri un po stupiti, non ci eravamo ancora abituati, soprattutto io.
Andammo in sala pranzo, per decidere che cosa fare.
-non so quanto tempo servirà al Log-pose per trovare la nuova isola, quindi non possiamo andarcene- decretò Nami -io non ho intenzione di fuggire. Howaito e Burakko mi hanno tradito, non intendo risparmiarli- Umi stava in disparte, silenzioso.
-Ora tu vorrai sapere, tutti voi vorreste sapere chi fossi io prima di... incontrarvi, sono ancora uno sconosciuto per voi- aveva un tono malinconico, volevo sapere era inutile nasconderlo.
-raccontaci, è inutile nasconderlo, voglio sapere... il tuo sguardo era triste quando hanno nominato quei tre nomi- lui sospirò.

-È iniziato tutto... circa...quando avevo 10 anni
Era una fresca mattina di primavera, mi stavo allenando come ogni giorno, mio padre era andato nel negozio vicino casa per compare da mangiare.

Fu a quel punto che arrivarono i pirati, misero a ferro e fuoco la città e vidi che tolsero la vita a mio padre.
Presi una scialuppa e salpai per l'isola più lontana.
Passai una settimana in mare, poi una tempesta mi fece naufragare. Una ragazza, della mia età di nome Mariko. Mi portò a casa mi diede cibo, acqua e amore.
Conobbi Itami, sua sorella e Kaze.
Legai molto con i due, ma persi totalmente la testa per Mariko.
Aveva i capelli biondi lisci un taglio corto, e una frangia le copriva la fronte. Itami invece aveva i capelli molto corti e neri.
Kaze aveva i capelli lunghi, legati in una treccia.
Passarono quattro anni e io non le dissi niente, decidemmo di prendere il mare. Un motivo all'inizio non c'era, poi arrivò subito, quando incontrammo i fratelli Gure.
Almeno per me.
Ci attaccarono, provai in tutti i modi a salvare Itami, ma restó intrappolata nelle macerie.
Non me lo perdonai mai-
Prese un po di fiato, e si coprì con la mano gli occhi - Scappai con Mariko e Kaze. Passarono altri cinque anni... e questa volta per colpa mia Kaze perse la vita, c'entravano sempre i fratelli Gure. Un combattimento fino alla morte, quello che voleva Burakko. Accettai, e fu a quel punto che Mariko disse di amarmi, e di non fare stupidaggini. Combattei fino allo strenuo delle mie forze, e Kaze si mise in mezzo quando Burakko lanciò il suo coltello...- sussuró con tono arrabbiato -Mariko invece... è morta ormai da tre anni, stava nuotando, e qualcosa l'ha afferrata. Andai a prenderla e solo quando la portai sulla spiaggia notai la ferita sula schiena- sospirò -il mio sogno, o meglio obbiettivo era quello di diventare forte, per proteggere le persone che amavo- il racconto era finito, si alzó e fece per andarsene dalla stanza -domani tu non combatterai con loro... - e uscì dalla porta chiudendola.
Sospirai - ha sofferto tanto... ed è ancora qua, io ho perso solo una persona... e stavo per uccidermi... se prima lo amavo ora lo amo ancora di più... domani i fratelli Gure pagheranno di tutto il male che gli hanno fatto!- dissi, decretando il mio scontro con i fratelli.
Zoro uscì dalla stanza, io restai lì per parlare con i miei compagni e spiegare il motivo dei miei capelli.
(Zoro's pov)
Decisi di uscire e parlare con Umi, era sdraiato sul prato, che fissava il cielo ormai illuminato dalle tante stelle.
-Hai salvato la vita di mia sorella, ormai tante volte, solo la tua presenza la fa star bene, la prima cosa che ha detto dopo che hai raccontato del tuo passato è stato " ha sofferto tanto... ed è ancora qua, io ho perso solo una persona... e stavo per uccidermi... se prima lo amavo ora lo amo ancora di più..." domani lasciala combattere, devi fidarti di lei- dissi lui chiuse gli occhi -Howaito la ingannerà, lei non è come me, o come te, lei si fa prendere dai ricordi- disse Umi -fidati, è la donna più forte che conosco e anche più pericolosa- sorrisi pensando a tutte le volte che Midori si arrabbiava e mi tirava qualsiasi cosa le capitasse in mano, poco dopo arrivó proprio lei, si mise in mezzo e sorrise.
-voi siete le persone più importanti della mia vita, qualsiasi cosa succederà domani, vi vorrò per sempre bene, ragazzi- disse, per tutta la notte mi ripetei "sorellina, devi farcela-"

♡♥♡♥♡♥♡
Ciao ragazzi, come state?
Vi piace la storia? Avete già un'idea di come andrà lo scontro tra Midori è i fratelli Gure? Magari potrebbe succedere qualcosa di inaspettato!
Lascio la suspense perché è bello!
*risata malefica*
Non so ancora quanto manca alla fine della storia, ma potrebbe mancare poco e quando finirò questa ci sarà una storia d'amore per il nostro caro Zoro, poveretto...

Beh al prossimo capitolo
(Che probabilmente avrò già scritto*'*)

Gemelli  || One Piece FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora