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| Ricordi del passato |
Lacrime

Attraccammo a nord, Nami ci aveva detto che lì vicino c'era una città.
Tutti insieme iniziammo a seguire la vivre-card, arrivammo davanti ad una casa, molto bella.
Bussai incerta, quel posto sembrava tranquillo, non sembrava un posto dove qualcuno fosse in fin di vita.
Un'anziana signora aprì la porta e ci sorrise "Desidera?" aveva una voce dolce che mi piaceva.
"Ecco volevo sapere se qualcuno conosce Ame" sospirai, speravo con tutta me stessa che ci fosse una persona che lo conoscesse.
La vecchietta annuì "lei sta parlando del signorino Ame-sama, certo io lo conosco, ma meglio di me lo conosce la signorina Yuki-Sama, se volete avviso che ha delle vistite, è malata ed è costretta a stare a letto" io e Zoro, che nel frattempo si era affiancato a me, annuimmo.

Non passó tanto tempo, sentimmo un urlo, la porta si spalancó e ne uscì la vecchia con un coltello nella schiena "Hanno rapito Yuki-Sama! saranno nella grotta dei ricordi al centro della foresta dei pensieri... vi prego salvatela!"

La donna morì.
Guardai gli altri e poi la vivre-card, andava verso la foresta.
"Dobbiamo andare da questa Yuki ma prima è meglio informarci sulla foresta dei pensieri e della grotta dei ricordi" disse Nami, tutti annuirono.

Andammo in una locanda, mi avvicinai al bancone dove un uomo stava servendo da bere "Tu! che ne sai della foresta dei pensieri e della grotta dei ricordi?" gli chiesi lasciando da parte le presentazioni, lui mi guardó sorpreso poi mi raccontó "una leggenda narra che nella foresta dei pensieri, i tuoi pensieri possano essere letti da tutti e che tu possa leggere quegli degli altri. Invece della grotta si dice che una volta varcato il buio si intraprendere un viaggio nei ricordi più profondi, fino ad arrivare pure a quei nove mesi nel ventre della mamma... sono posti pericolosi, attenta ragazza se vuoi addentrarti là" ringraziai l'uomo e insieme agli altri decidemmo di partire subito.

Eravamo davanti alla foresta, tutti spaventati del suo potere.
"Pronti? Ricordate pensate solo alla missione così eviteremo cose imbarazzanti e tutte varie cose..."
Ci disse Robin prima di mettere piede nel fitta vegetazione.

La leggenda narrava cose vere, potevo sentire i pensieri dei miei compagni, e tutti erano legati alla missione, solo ogni uno a modo suo.
"Chissà se Yuki sarà una bella donna!" Pensava Sanji
"Ho paura di chi ha rapito Yuki" Pensó Usopp
"Ho fame" Rubber ovviamente pensava solo al cibo.
"Chissà se riuscirò a fare la cartina di questa isola!sarebbe bello averne una ora" Beh Nami.

E tutti gli altri.
Ma i miei pensieri erano si centrati sulla missione, ma più sull'effetto che Yuki avrebbe fatto succedere qualcosa, qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato oppure qualcosa di brutto.

"Ecco la grotta dei ricordi!!"
Urlò Rubber, tutti insieme andammo all'entrata.

"Beh la vivre-card dice di entrare..."
Constatò Nami, allora entrammo dentro la grotta.
Avevo paura, se era veramente vero quello che diceva la leggenda.
Sentii un rumore, vidi Ame per terra gli corsi incontro e appena arrivai scomparve, un'altro rumore.
Mi girai e c'era Ame vivo che mi sgridava a Water seven.
E poi molte scene di battaglie nella ciurma ormai sciolta.

(Midori's pov prima persona)

Sono davanti a casa mia, la casa distrutta dei racconti di Ame.
C'è una donna per terra, ha capelli neri che le incorniciano il volto e la pelle bianca, lei è mia madre?
Vedo un ragazzo correre verso di lei, è Ame quello? Prende la pargoletta che la donna tiene in braccio, sembra che insista anche per portare la donna, ma lei si oppone allora Ame corre via.
Arrivato in cima alla collina si gira e vede dei pirati uccidere quella donna. Gli corro incontro ma quando arrivo tutto si dissolve.
Sono dentro ad una casa, forse quella distrutta di prima?
Vedo la stessa donna cucire seduta su una poltrona.
Bussano alla porta, lei si alza e va ad aprire, entra una figura incappucciata con un cesto in mano.
La donna salta al collo del presunto marito, il cappuccio scivola giù e rivela una cosa che mai avrei pensato. Un uomo biondo sembra Ame solo più grande, dal cesto tira fuori una bambina, sono io?
Dalle scale arrivano due bambini, arriva Ame e una bambina, Ame mi prende imbraccio e sorride.
"Mamma questa è la mia nuova sorellina? Guarda Yuki-Chan! "
Chiede, la mamma annuisce,
Il padre prende una lettera, la lettera che Zoro non vuole farmi leggere.
"erano due... ma uno non sono riuscito a prenderlo, è lontano da noi e dalla sua gemellina, mi dispiace" l'uomo sembra combattuto, la donna gli da un bacio e gli dice di stare tranquillo.
Mi avvicino alla bambina, ha dei ciuffi verdi. Sono io...
Si dissolve tutto.
Vedo due neonati dentro una culla, una donna li sta accarezzando e un uomo sta accarezzando la donna.
"Ken secondo te diventeranno brave persone i nostri gemelli?"
Chiede la donna
L'uomo annuisce "magari diventeranno pirati un giorno, ma avranno un cuore buono come il tuo Hana" risponde l'uomo.
La donna ha capelli verdi lunghi, l'uomo ha i capelli neri ma assomiglia a Zoro.
Resto ferma a guardare questa immagine fino a quando non si dissolve.
(Midori's pov terza persona)

Sentivo del tiepidore, aprii lentamente gli occhi e vidi quelli di Zoro mi teneva per le spalle e ogni tanto mi dava una scossa, come per svegliarmi, mi alzai e cercai di capire dov'ero.

Fu tutto veloce.

Zoro mi spinse via facendomi cadere per terra, vidi un uomo colpirlo su un fianco, gli aprì una ferita gravissima. Zoro cadde sulle ginocchia, l'uomo stava caricando per un'altro fendente, e proprio quando mancavano pochi centimetri mi buttai addosso a Zoro, abbracciandolo.
L'uomo mi fece una ferita molto profonda sulla schiena, sputai abbastanza sangue, avevo il mento appogiato alla spalla di Zoro. Gli sussurai qualcosa prima di non sentire più niente. Gli dissi "So chi sono i nostri genitori"

(Zoro's pov)

"Beh la vivre-card dice di entrare..."
Ci incamminammo dentro la presunta grotta dei ricordi, Midori tremava. Io ero preoccupato, avrebbe potuto scoprire cose del suo passato che neanche la lettera diceva, se la leggenda narrava del vero. Vidi Midori bloccarsi, chiuse gli occhi e Perse i sensi, per fortuna dietro a lei c'era Sanji che la prese invece di farla cadere.
"Sarà caduta nel sonno dei ricordi" disse Robin, tutti la guardammo
"Il sonno di cosa?!" chiese Usopp "Ho letto un libro su questa grotta, e su i suoi effetti. Se una persona è molto emotiva come Midori cadrà nel sonno dei ricordi, praticamente rivivrà tutta la sua vita da quando ha memoria, come narra la leggenda vari ricordi si s'imposseseranno della sua mente, saranno tutti vaghi magari neanche collegati ma rivivrà cose che neanche ricorda di aver vissuto...
Invece per noi che non siamo così emotivi avremmo solo qualche immagine e non ci succederà quello che sta vivendo Midori. Non provate a svegliarla sarebbe impossibile"
Detto questo tutti annuirono, io ero ancora più preoccupato di prima.
Sarebbe stato uno shock rivivere la morte di Ame per Midori.

Sentimmo delle urla, di una donna.
Le seguimmo e ben presto ci accorgemmo di non essere da soli.
Come sospettavamo.
Iniziò un combattimento non tanto alla pari, io combattevo con quattro uomini, Sanji teneva Midori imbraccio e combatteva con 5 uomini e pure gli altri non sembravano messi bene.
Li misi al tappeto in poco tempo come gli altri, erano deboli.
Sanji mi lasció Midori è insieme agli altri andarono a cercare Yuki.
Sentii dei passi, decisi di svegliare Midori o almeno provarci.
La scossi un pochino dalle spalle e lei aprì gli occhi, mi erano mancati. Le diedi una mano ad alzarsi,
L'uomo voleva colpire Midori così la spinsi via facendola cadere, l'uomo mi colpì al fianco ferendomi gravemente, caddi sulle ginocchia.
non riuscivo a muovermi vedevo che l'uomo stava caricando un'altro fendente per uccidermi.
Fu tutto veloce.
Mancavano pochi centimetri da me,
Midori mi saltó addosso abbracciandomi.
L'uomo fece una grave ferita sulla sua schiena che prima di perdere i sensi mi sussuró qualcosa all'orecchio.
Disse "So chi sono i nostri genitori"

Appoggiai Midori al suolo, presi le tre spade e feci fuori l'uomo.
Ritornai da lei, stava ancora respirando, non era svenuta.
La presi tra le braccia e sussurai solo un perché. Perché si era messa in mezzo, perché lo aveva fatto!
Non riuscivo più a sopportare quello che vedevo, vedevo Midori morente tra le mie braccia.
Sentii le lacrime bagnarmi le guance, era da tanto che non piangevo... E l'ultima volta furono lacrime di frustrazione.
Sentii la mano di Midori sulla mia guancia e mi portó alla mente un ricordo... un ricordo del quale non sapevo neanche l'esistenza.
Un uomo e una donna, che accarezzavano dei neonati.
E quei neonati eravamo io e Midori.
"Hana vado a preparati qualcosa da mangiare, sarai stanca"
Disse l'uomo.
Hana, quello era il nome di mia Madre?
"certo Ken, io resto con Zoro e Midori" disse la donna.
Ken, il nome di mio padre.

Seguii l'uomo andare fuori casa
"che bel tempo che c'è oggi qui a Kea town"

mi risvegliai da quel ricordo e rividi Midori, la mano che prima accarezzava la mia guancia era sul suo ventre.
La sollevai e la testa con i lunghi capelli verdi dondoló senza vita facendo oscillare la chioma.
Portai il petto di Midori vicino all'orecchio e mi parve di non sentire il cuore.
Barcollando raggiunsi il punto dove i miei compagni si erano diretti, li vidi un attimo poi in lacrime mi lasciai cadere sulle ginocchia con Midori tra le braccia. Almeno loro erano vivi...

Gemelli  || One Piece FanfictionWhere stories live. Discover now