⭐Capitolo 98⭐

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Arriviamo al bar e Sophie ed Ethan ci guardano sconvolti.
<< Ero di passaggio, così... >> Inventa.
Annuiscono, poi Sophie mi guarda e si già che non la passerò liscia.
Entriamo e andiamo nello spogliatoio a cambiarci, Ethan invece di chiude con Christian nel suo ufficio.
<< Allora signorina tu devi raccontarmi un po' di cose. >> Incrocia le braccia al petto e mi fissa con aria di rimprovero.
Scuoto la testa e abbasso gli occhi,
<< Non niente da spiegarti. >> Mi limito a dire. Punta con un dito la porta: << Allora perché eri con Christian? >>
Faccio spallucce, << L'ha già spiegato lui prima. Era di passaggio. >>
<< Mmmh... >> Mi studia attentamente.
Sventolo le braccia in aria: << Piantala Sophie! >> Esclamo ed esco.
Nello stesso momento Ethan esce dall'ufficio e viene verso me.
<< Grace posso parlarti un
momento? >>
Scuoto la testa. << Dobbiamo metterci a lavoro Ethan... Stanno... Ecco... Stanno arrivando i clienti... >>
<< Solo due minuti. >> Mi interrompe.
Ho paura che mi parli di Christian; spero che non gli abbia raccontato niente di quello che è successo negli ultimi due giorni.
<< No Ethan. Scusa. >> Poi mi dileguo.
<< Ma volevo chiederti se ti andava di passare il Natale con me e Ivy... >>
Il Natale! Giusto...
Mi volto e sorrido. << Oh, giusto... Si certo. Sarà un piacere. >> Rido per nascondere l'imbarazzo della situazione.
<< Grace... >>
<< Stai bene? >> Chiede.
Annuisco. << Sto bene. Grazie. È carino da parte tua chiederlo. >>
Vado dietro il bancone e comincio a cacciare il necessario per prendere gli ordini.
Il Natale! Mi ero completamente dimenticata!
Una settimana, manca solo una settimana al Natale. Con tutto quello che mi è successo, lo avevo completamente cancellato...

È ora di chiusura, e prima di andare via Christian mi ha chiesto di passare per il suo ufficio. Spero solo che non mi so butti addosso, anche perché non riuscirei a trattenermi. Non so cosa mi stia succedendo ultimamene, ma quando sono con lui non riesco a staccargli le mani di dosso e devo mettercela tutta per trattenermi.
Sto per bussare alla porta, la mano chiusa a pugno mi trema.
Cosa vorrà?
Potrò scoprirlo solo quando sarò entrata; busso ed entro senza aspettare che mi dia il permesso.
<< Oh, Watson, sei tu. Siediti. >> Indica la sedia di fronte a lui.
<< Devi dirmi qualcosa? >> Dico mettendomi a sedere.
Mi squadra attentamente mordendosi il labbro inferiore, scuote la testa.
<< Metto il cappotto e andiamo. >>
Scatto in piedi ed esclamo: << Cosa?! Andiamo dove? >>
<< A bere qualcosa insieme... >> Mi fa l'occhiolino.
<< Ehm... Ehm... >> Balbetto. Non so cosa dire...
Ridacchia: << Lo prendo per un "si". >> Inarco un sopracciglio.
Mi si avvicina, si china e mi posa un bacio sulla fronte.
Resto seduta fino a quando Christian non è pronto per uscire.
<< Ragazzi a domani. >> Christian rivolge un sorriso a Sophie e ad Ethan.

<< Christian... Ecco... >> Comincio a giocare nervosamente con i capelli attorcigliandoli alle dita.
<< Cosa c'è? >> Mi sfiora le labbra con le dita e un brivido mi fa tremare.
<< Non ho voglia di andare a bere, o... O mangiare. >>
Scoppia a ridere e mi prende per i fianchi attirandomi a se'.
Poso le mani sul suo petto.
<< Va bene, allora vieni con me. >> Mi prende per mano e comincia a camminare.
<< Hei aspetta, cosa... >> Mi tira con un po' troppa violenza e finisco contro il suo petto, alzo gli occhi su di lui:
<< Christian... >> Sussurro.
<< Voglio baciarti Watson. >>
Chiudo gli occhi e respiro profondamente. << No Christian. Mi dispiace. Ma... Non credo sia
il caso... >>
Annuisce deluso.

Siamo stati per tutta la sera a passeggiare mano nella mano per la città. Abbiamo chiacchierato e scherzato, abbiamo riso, ed è stata una sera fantastica!
Molto meglio che andare a chiudersi in qualche locale o bar a bere o a mangiare.
Chiacchierare con Christian è divertente. Ho scoperto il suo lato dolce che non conoscevo, ed è... È fantastico. Lui è fantastico.
<< Sono stata bene questa sera... >> Confesso.
Annuisce: << Anche io. >> Ammette.
<< Posso abbracciarti? >> Chiede con un po' di esitazione. 
Annuisco timidamente e lui mi prende tra le sue forti braccia.
Restiamo abbracciati per qualche minuto, poi mi tiro indietro e vado via.

Chiudo la porta di casa e mi ci poggio con la schiena e sospiro.
Sento il suo profumo sui miei abiti. Sospiro. Perché mi succede tutto questo?
Grace, Christian è un uomo, e tutti gli uomini sono uguali, se cadi nella sua trappola, finirai per scottarti, di nuovo.
E non vuoi che succeda di nuovo, vero?
No, assolutamente no!
Adesso ho bisogno di una doccia calda e poi di mettermi a letto. Entro in bagno, mi sfilo la maglia e la lascio cadere a terra.
Suonano alla porta, guardo l'ora sul cellulare: sono le 23.39; chi sarà mai a quest'ora?
Decido di vedere chi è; prendo un asciugamano e me la poso sul petto per coprirmi, e quando guardo dallo spioncino strizzo gli occhi.
Apro la porta: << Non eri andato
via? >>
Scuote la testa. << Hai dimenticato una cosa. >>
Guardo alle sue spalle, a destra e a sinistra, e quando capisco che non c'è nessuno dico: << Sono mezza nuda, puoi darmela domani la cosa che ho dimenticato? >>
Fa un sorrisetto furbo e scuote la testa.
Si precipita alla porta e la spinge: << Christian! >>
Tengo meglio l'asciugamano con le braccia per non farla cadere; lui mi squadra da capo a piedi.
Sbuffo, ma poi sorrido: << Allora visto che sei qui, cosa devi darmi? >> Chiedo infastidita, ma non lo sono sul serio...
Cammina in avanti verso di me con fare autoritario. Mi guarda intensamente negli occhi: << Christian... >>
Mi prende i polsi e mi attira a se', l'asciugamano cade a terra lasciando il mio reggiseno in bella vista.
Avvampo, sia per la vicinanza, sia per essere mezza nuda davanti a lui.
Lo spingo liberandomi dalla sua presa.
<< Cosa devi... Darmi? >> Balbetto.
Finisco alla parete, intrappolata tra lui e il muro.
Ha un sorrisetto furbo disegnato sulle labbra. Mi mangia con gli occhi e io mi sento parecchio a disagio.
Si avvicina di più a me, fino ad avere le sue labbra a un millimetro dalle mie. Le fissa e si passa la lingua sulle labbra; poi posa un braccio in alto, sulla mia testa, e con l'altro sul mio braccio per tenermi ferma. Tengo entrambe le mani lungo i fianchi, e lui se le porta sul suo petto. Si avvicina pericolosamente alle mie labbra. Sento già il suo profumo: Vaniglia Piccante. Le sue labbra morbide si posano sulle mie. Mi bacia. Un bacio lento, passionale. Stringo tra le mani la sua camicia, ansimo.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da questo bacio meraviglioso.
Lo spingo indietro: << È tardi. È meglio se vai. >>
Mi lecca le labbra e un brivido attraversa il mio intero corpo.
<< Non finisce qui, bellissima. >>
Trattengo il fiato. Se ne va lasciandomi in balia delle emozioni.
Cosa intendeva dire con "non finisce qui"?
⭐⭐⭐⭐
Ehilà! Nuovo capitolo!
Teneri i nostri protagonisti, vero?
Ma adesso? 🤷🏼‍♀️
Continuate a leggere!
Vi voglio bene!

Ti odio. Ma forse ti amo{COMPLETA}Where stories live. Discover now