⭐️Capitolo 1⭐️

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New York. È qui che vivo.
Una grande città per una ragazza di soli 23 anni; ma ormai la mia vita è qui, e non credo andrò mai via. Non ho soldi sufficienti per farlo.
Cerco lavoro, non faccio altro ormai, e proprio quando ho la fortuna di trovarlo, succedono sempre le stesse cose...
C'è sempre qualcuno che ci prova con me, e questo mi da tremendamente fastidio.
Sul lavoro si deve essere seri, e per me quella non è serietà, quindi finisco sempre col licenziarmi. E poi si chiedono il perché... Stupidi!
Ho lavorato come cassiera in un supermercato, la commessa in un negozio di abbigliamento e un'altra volta in un negozio di scarpe.
Ho lavorato come aiutante chef in un ristorante: mi piace cucinare, e sono anche brava. Almeno credo...
Insomma se dovessero chiedermi: "hai esperienza?", ho un lungo elenco per rispondere: "si, ne ho."

Sono al centro della città, e come tutti i giorni, è un caos.
Ma infondo stiamo parlando di New York, della grande mela.
Ho appuntamento con le mie amiche, Ivy e Sandy. Hanno insistito tanto, volevano accompagnarmi a tutti i costi, così mi sono dovuta arrendere.
<< Grace! Siamo qui! >> Mi sento chiamare, e appena le vedo, corro nella loro direzione.
<< Ciao ragazze. >> Dico.
<< Dolcezza sei in ritardo! >> Alzo gli occhi al cielo. Perché devono sempre ricordarmi che sono una perfetta ritardataria? È una cosa che odio di me.
Io che detesto essere in ritardo, sono sempre in ritardo!
Le guardo male. << Non c'è bisogno che me lo ricordiate ogni volta,
lo so... >>
Ivy incrocia le braccia al petto, << Sono tre anni che ci conosciamo, e in questi tre anni non ti ho mai vista arrivare in tempo o in anticipo a un appuntamento. >>
Okay basta.
<< Lo so Ivy, ma adesso per quanto tempo ancora me lo rinfaccerai? >>
Sandy scoppia a ridere: << Sai com'è fatta Grace, te lo rinfaccerà fin quando avrà vita... >>
Andiamo bene...
<< L'unica volta che sei stata in perfetto orario, ma nemmeno poi così tanto, è stato al tuo compleanno l'anno scorso perché noi, siamo venute a casa tua, invece di andare fuori... E anche quel giorno ci hai fatto aspettare... Perché non eri pronta. >>
Mi sta leggermente irritando.
<< Basta Ivy... >> La rimprovera Sandy.
Grazie al cielo qualcuno che mi difende...
Ivy l'ho conosciuta tre anni fa; quando lavoravo come cassiera al supermercato.
Veniva tutti i giorni a fare la spesa, e veniva ogni volta alla mia cassa.
Sandy invece l'ho conosciuta a lavoro, quando facevo la commessa al negozio di scarpe; quindi l'anno scorso... Siamo diventate subito amiche; era l'unica con cui andavo d'accordo...
<< Allora andiamo? >> Dico e loro annuiscono.
<< Ragazze sono qui per cercare lavoro, non per divertimi... >>
Ivy alza le mani e dice: << Sei tu, quella che è arrivata in ritardo. >> Le lancio un'occhiata torva e comincio a camminare ignorando i suoi rimproveri.
Sbuffo e vado avanti.
Quanto la odio quando fa così.
Ivy è molto simpatica, ma quando ci si mette sa essere davvero fastidiosa e odiosa. E in questo momento lo è tanto, ma proprio tanto.

<< Guarda Grace! Questo negozio cerca una commessa! >> Mi fa notare Sandy.
Entriamo e chiedo informazioni.
<< Salve, buongiorno. >> Mi rivolgo a un ragazzo che è dietro al banco.
<< Ciao. >> Risponde brevemente.
<< Ho letto il cartello fuori... Cercate una commessa...? >>
Mi guarda con aria da superiore.
<< Si, ma ti avviso, se vuoi proporti tu, rinuncia, sto cercando persone adulte, non bambine... >> Che antipatico...
Lo guardo male.
<< Mi scusi, ma se si comporta così con ogni ragazza che viene a chiedere lavoro, non troverà mai la persona che cerca. Addio. >> Gli volto le spalle ed esco dal negozio.
Giuro. Non metterò mai piede qui dentro.
<< Che antipatico! >> Dice Sandy.
Annuisco. << Idiota. >> Dico guardando con fastidio nella direzione del ragazzo.
<< Non scoraggiarti, troverai qualcosa. Lo hai sempre trovato. >> Mi incoraggia Ivy.
Ecco, adesso è tornata la ragazza affettuosa e simpatica che è, e che io adoro. Parecchio lunatica la ragazza, vero?
Le sorrido. << Non saprei come fare se non trovassi qualcosa. Non ho quasi più un soldo in tasca. >>
<< Sai che vorremmo aiutarti, ma la nostra situazione non è delle migliori, siamo sulla tua stessa barca. >>
Le ringrazio, dicendo a entrambe che non devono preoccuparsi, e che so benissimo che anche loro hanno i loro problemi...

Per tutta la mattina siamo andate in giro per la città a cercare lavoro, ma non ho trovato niente.
Questa volta la fortuna non è dalla mia parte. Comincio a pensare che forse questa volta non avrei dovuto licenziarmi.
Siamo tornate a casa, eravamo stanche morte.
Mi preparo qualcosa da mangiare, niente di speciale, una semplice pasta al formaggio.
Sento il mio cellulare vibrare, e lo prendo per vedere chi mi cerca; è un messaggio da parte delle ragazze:
"Sappiamo benissimo che non è giornata, ma vorremmo tanto che ti distraessi un po'... Che ne dici di andare in discoteca questa sera?"
A pensarci bene non è una cattiva idea, distrarmi non mi farà male, anzi... Mi aiuterà a non pensare.
Invio subito un messaggio:
"Ci sono."
⭐️⭐️⭐️⭐️
Allora? Che ne dite?
Vi è piaciuto questo primo capitolo?
Spero di sì! Non immaginate da quanto la sto progettando questa storia, ma volevo prima finire l'altra: AMORE CHE TENDE A INFINTO...
spero tanto di non deludervi!!!!
Baci!
Passate a leggere se vi va!
AlexLilyLuna
AndreeaObreja
arischannel
beatricefino
MissBookishC
ErikaCuomo6

Ti odio. Ma forse ti amo{COMPLETA}Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon