⭐️Capitolo 15⭐️

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<< Ciao... >> Dico. Alza gli occhi su di me.
<< Come stai? >>
<< Ho mal di testa. Non urlare. >>
Scuoto la testa, << Non sto urlando. >>
<< Scusa, ma non sono proprio in vena, mi scoppia la testa. >>
Mi strofino le mani, << Ti... Ti porto qualcosa per fartelo passare? >>
Annuisce e corro immediatamente a prendergli qualcosa.
Mi chiedo se ricordi qualcosa di quello che è successo ieri.
Quando torno nel suo studio, lo trovo disteso sul divano, con gli occhi chiusi che si massaggia le tempie.
Mi avvicino pieno a lui e sussurro:
<< Ti ho portato un'aspirina. >>
Apre gli occhi e li fissa dentro i miei.
Mi trovo praticamente a pochi millimetri dal suo viso e lui che mi fissa intensamente negli occhi. Questo mi fa arrossire e indietreggio.
<< Ecco... Tieni. >> Sussurro.
Prende il bicchiere e beve.
<< Perché non ti riposi un po'. >> Dico.
Gli sistemo un cuscino che stava sul divano dietro la testa mentre lui si sdraia.
Mi sento osservata, e infatti tiene gli occhi puntati su di me.
Lo guardo, << Perché ti preoccupi per me? >> Chiede.
Accenno a un sorriso.
<< Non lo so. >> Dico sincera.
<< Eppure ti tratto malissimo, dovresti fregartene... >>
Faccio spallucce, << Lo so. Però... >>
Mi interrompo. Non voglio dire quello che stavo per dire, << Però? >> Insiste.
Scuoto la testa, mi sfiora il viso e m'irrigidisco.
<< Però credo che tu abbia bisogno di un aiuto, e sai... Avrei voluto averlo anche io quando ne avevo bisogno... >> Mi vengono le lacrime agli occhi, sorrido e le trattengo.
<< Ma non è stato così. >> Termino.
Christian aggrotta la fronte.
<< Cosa ti fa pensare che io abbia bisogno di aiuto? >> Dice con tono duro.
<< Ti ho sentito urlare al telefono, e ieri con tuo fratello. Ho pensato... >>
Si alza: << Tu non devi pensare Watson! Io non ti pago per pensare, ti pago per lavorare. Ed è quello che dovresti fare adesso. Quindi vai! >>
Mi urla in faccia.
Annuisco irritata ed esco dallo studio.
Stupida io che cerco di aiutarlo.

<< Grace io oggi devo tornare a casa, non mangio con voi... >> Ci avvisa Sophie.
<< Nemmeno io. Devo vedermi con Ivy. >>
Sbuffo. Mi toccherà fare la strada a piedi per tornare a casa; oppure potrei andare a mangiare io da sola, nessuno mi dice che se sono sola non posso...
<< Watson! >> Le urla di Christian interrompe i miei pensieri.
Cosa vuole adesso?
<< Watson! Vieni immediatamente qui! >>
Sophie ed Ethan mi guardano perplessi.
<< Cosa hai fatto Grace? >>
Aggrotto la fronte.
<< Niente. Semplicemente si diverte a infastidirmi e a trattarmi male... >>
Dico e mi incammino verso lo studio di Christian.
Busso e apro la porta quando mi da il permesso di entrare.
Lo trovo seduto sulla sedia dietro la scrivania, la camicia sbottonata, e i capelli fuori posto.
Una mano sulla scrivania, e in una tiene una... Sigaretta? Christian fuma?
<< Watson perché non ti siedi? >> Dice mentre si porta la sigaretta alla bocca.
Deglutisco e piano mi avvicino alla scrivania, << Non dicevo lì... >>
Non capisco...
Mi fa segno con la mano sulla sua gamba.
Cosa?!
Scuoto la testa e incrocio le braccia al petto: << Non ci penso nemmeno... >>
<< Watson... >> Si alza dalla sedia e con fare autoritario avanza verso di me.
Indietreggio finché non finisco contro la parete.
<< Christian smettila! >> Strillo, apro la porta e scappo via.
Sento un forte rumore provenire da lì dentro.
Prendo le mie cose e me ne vado. Decido di andarmene a casa, almeno
così non rischio di incontrare Christian per strada.
Oddio potrei incontrarlo anche andando a casa...

Quando arrivo a casa, vado dritta in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare, anche se non ho molta fame, quello che è successo poco fa, mi ha chiuso lo stomaco.
Eppure quando si è avvicinato, mi è parso di sentire qualcosa allo stomaco...
Qualcosa che non provavo da un po'...
⭐️⭐️⭐️⭐️
Mi dispiace tanto avervi fatto aspettare... ma ecco il nuovo capitolo.. spero vi piaccia.. 😘

Ti odio. Ma forse ti amo{COMPLETA}Where stories live. Discover now