Capitolo 29

32 6 0
                                    


"Pronto!"

La voce di Billy era un sussurro, uno stupido sospiro che echeggiava in una stanza semi vuota che per lui era estremamente essenziale: le camere da letto nascondono storie e ora, forse anche uno strano segreto misto ad un inquietudine che non sapeva decifrare ancora una volta.

Il cuore gli batteva per paura e timore di un confronto quasi come ad un dodicenne alle prese con la sua prima cotta, quasi come la prima volta che aveva veramente invitato Caroline ad uscire.

Chiuse gli occhi per un momento e tentò di focalizzare quello che si celava intorno a lui, il vuoto.

Erano loro due, solo loro due e il mondo si era disperso.

"Ti va di vederci?"

La voce dall' altro capo del cellulare era invece decisa e diretta, come se a parlare non fosse Steven ma un altro uomo con un altro volto e un altro coraggio, forse è vero che la morte, come l' amore ti cambia facendoti scoprire lati della personalità che si credevano nascosti o inesistenti, come se non fossimo più nessuno o come se quel nessuno fossimo esattamente noi stessi.

E quella domanda ritornava ancora una volta alle orecchie dei due interlocutori: chi siamo quando non siamo nessuno?

"Solito posto tra un ora"

Riagganciò il telefono lasciando sotto inteso che il cosiddetto "solito posto" fosse il Down to Earth e, in quel momento, gli sembrò un nome talmente iconico e adatto a quella bizzarra situazione che stava vivendo come se sprofondare fosse effettivamente l' unica situazione plausibile a quelle sensazioni senza senso che provava, lui non viveva più o forse stava vivendo troppo in un modo in cui non gli era più permesso di vivere.

Gli fu di nuovo semplice mentire a sua moglie e trovare una scusa qualunque per uscire, non se ne meravigliò, non storse il naso, non lasciò trapelare alcuna emozione. Era questa la maschera che gli apparteneva? Quella della vergognosa insoddisfazione di vivere a modo suo senza rendere conto a nessuno o forse si, qualcuno lo stava osservando con gli occhi torvi di disprezzo e delusione, quell' amica che l' aveva accolto e abbracciato fin dalla nascita, quella sorella che lo aveva consolato quando il mondo gli crollava addosso e quella grotta in cui si era rifugiato quando piangere era diventato inevitabile. Londra, la cara, vecchia ed immortale Londra lo osservava sempre mentre si faceva strada tra i passanti per raggiungere la sua meta tenendo gli occhi bassi per evitare di vedere negli altri il disprezzo che provava per se stesso, si sentiva giustamente giudicato come se tutti vedessero quello che lui stesso non sapeva e non riusciva a vedere.

Fu forse per quel suo misero nascondersi alla luce del sole che sbatté contro l' inevitabile verità, essa si presentò sotto forma di un anziana signora che ad occhio e croce gli sembrò avere non meno di ottanta anni, forse anche di più.

"Mi scusi sign..."

Billy fece per aiutarla a ristabilirsi dalla sua brutta e maldestra spallata ma vide che qualcun' altro già la reggeva cingendole le spalle con il braccio mentre la mano rugosa di lei stringeva quella più liscia di lui. Potevano essere tranquillamente madre e figlio o nonna e nipote ma caso vuole che le parole che l' avvocato Brown sentì lo indussero a capire che si trattava di due amanti.

"Amore stai bene? Hai freddo?"

Fu l' uomo che probabilmente aveva come minimo quarant'anni in meno a parlare con una voce che da subito suonò strana, bizzarra, come se facesse fatica a parlare o come se si sforzasse di farlo. Aveva la bocca storta e ogni volta che l' apriva gli occhi facevano uno strano movimento rotatorio molto casuale come se non potesse controllarlo.

In effetti non poteva.

"Si non ti preoccupare, quel signore andava di fretta proprio come tutti in questa città, lo farei anche io se le mie gambe reggessero"

"Ma tu sei bellissima così"

I due si scambiarono un bacio, un casto ed innocente bacio e, solo in quel momento Billy notò che l' uomo aveva anche dei problemi di movimento, faceva difficoltà a coordinarsi anche solo per abbracciare la sua compagna.

Li fissò un altro po', li vide camminare e poi sparire all' interno di un supermercato e, con la loro andatura buffa, si dileguarono portando con loro la scia di un' amore bizzarro, proibito ma estremamente reale.

I numeri sono solo numeri esattamente come l' amore è solo amore.


Billy BrownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora