Capitolo extra 4.5(?) || ... e felice anno nuovo

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Non riuscivo ancora a capacitarmi nell'aver fatto praticamente una proposta di matrimonio a Mika. Cioè. Ok, non l'ho detto in modo chiaro "Mika vorresti sposarmi", ma era ciò che intendevo e il messaggio è arrivato al destinatario. Già la mia testa aveva iniziato a farsi mille mila film mentali su un ipotetico futuro con Mika. Peccato che talvolta la mente mi giocasse brutti scherzi e inserisse in questi felici scenari immaginari anche dei bambini, facendomi ogni volta quasi salire le lacrime agli occhi. Perché il mio cervello voleva rendere "tristi" quei momenti? L'unica cosa che "odiavo" dell'essere innamorato di Mika, era il fatto che fossimo due ragazzi. Mai come in quei giorni avevo visto tante famiglie unite e mai come in quei giorni le invidiavo. Fino ad allora non mi ero mai posto certi problemi, ma da quando la mia mente immaginava me e Mika come una famiglia felice con dei figli al seguito avevo iniziato a starci quasi male. Certe volte mi dicevo che avremmo potuto adottare un bambino, ma mi chiedevo sempre se sarebbe stata la stessa cosa. E più cercavo di non pensare a queste cose negative, più le famiglie che vedevo mi sembravano felici e più intensi e frequenti erano sogni tra me e Mika. Arrivò il giorno di Capodanno che io non sapevo ancora cosa avrei fatto. Mika aveva detto che avrebbe "organizzato" tutto lui ma che sarebbe stata una sorpresa. Verso le cinque mi arriva un suo messaggio che diceva che mi sarei dovuto far trovare pronto per le 7:30 perché mi sarebbe venuto a prendere. Mi preparai di conseguenza e misi più strati di vestiti date le basse temperature. Appena senti il campanello, quasi volai verso la porta d'ingresso e appena la aprii mi ritrovai davanti un Mika sorridente con della neve sui capelli. Feci per attraversare la porta ma Mika indicò qualcosa sopra di me: un vischio. Chi diavolo lo aveva messo? Imbarazzato gli diedi un timido bacio sulla guancia prima di chiudermi la porta alle spalle. Camminammo fianco a fianco stranamente senza parlare. Più volte chiesi a Mika dove stavamo andando, ma rispondeva sempre in modo vago, con risposte come "ora vedrai Yuuchan". Ad un certo punto ci ritrovammo in un viale molto ampio, decorato a festa e super affollato dove sopra le teste delle persone spuntavano piccoli tetti a spiovente in legno

«Un mercatino di Natale?» dissi stupito

«Da piccolo ti piacevano tanto»

«Ripeto: come fai a ricordare tutte queste cose inutili?»

Iniziammo così a zigzagare per il mercatino comprando vari oggetti e qualcosa di caldo da mettere sotto i denti. Continuammo a camminare per ore senza però sentire alcuna stanchezza, con la neve che ci accarezzava dolcemente i capelli e il contatto delle nostre mani a scaldarci. Nonostante di solito evitavamo di stringerci le mani in pubblico, un po' per il freddo, un po' per paura di perderci di vista, un po' perché con quel semplice contatto ci sentivamo più vicini, ma quella volta facemmo un'eccezione. Ad un certo punto vidi Guren Ichinose, il mio prof di storia.

«Che diavolo ci fa Guren qui? Devo vederlo anche fuori dalla scuola ora??»

Vidi che stava chiacchierando con un ragazzo dai capelli quasi bianchi e dagli occhi azzurri e stava sorridendo. Guren? Sorridere? Non avrei mai creduto che Guren potesse sorridere. Chi era quel ragazzo che riusciva a farlo sorridere?

«Mika tu lo conosci?»

Scosse la testa in risposta. Poco dopo vidi l'albino che si avvicinò a Guren e lo baciò in modo tutt'altro che casto, senza far caso a tutta la gente che li circondava. Guardai sbigottito Mika che ricambiò la mia espressione

«Quindi quello è tipo il fidanzato di Guren? Quindi è gay?» feci a voce bassa per non farmi sentire da lui

«Yuuchan anche tu lo sei» rise sinceramente Mika, continuando a tenermi una mano mentre portava l'altra mano alle labbra

«La mia situazione è diversa! Mi sono innamorato del mio amico d'infanzia che casualmente si è rivelato essere un ragazzo» risposi mettendo un finto broncio e arrossendo

«È tu cosa ne sai se magari anche la sua situazione è così?» rispose continuando a ridere.

Improvvisamente spostò la sua presa al polso e mi trascinò con forza lontano dalla folla. Poi vidi tutto come una sequenza di foto. Mika che lasciava la presa. Mika che si metteva di fronte a me. Mika che prendeva qualcosa dalla tasca del giubbotto. Mika che di inginocchiava. Mika che apriva quell'oggetto che si rivelò essere una scatolina di velluto contenente due anelli.

«Questa è la mia risposta Yuuchan... vuoi sposarmi e continuare a passare il resto della vita al mio fianco?»

Probabilmente feci la sua stessa faccia. Iniziai a piangere a dirotto coprendomi la bocca con le mani e lo abbracciai.

«Certo Mika. Ovvio che voglio stare al tuo fianco per sempre»

Ci alzammo entrambi, gli misi le mani al collo mentre sentivo che le sue mi cingevano i fianchi e ci baciammo. Un bacio in cui riversammo tutto il nostro amore, quello è solo quello. Nessuna tristezza. Nessuna paura. Nessuna lussuria. Nello stesso istante in cui ci baciammo, dietro di noi iniziarono i fuochi d'artificio che annunciavano l'arrivo del nuovo anno

«Mika, voglio passare un altro bellissimo anno con te»

«Io voglio passare tutta la vita con te Yuuchan»

I'll be there so where are you now ||MikaYuu||Where stories live. Discover now