Capitolo 5

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~Mika's POV~

Credo di aver fatto qualcosa di strano perché Krul si girò e mi vide.
-Mika? - chiese inarcando un sopracciglio e iniziò ad avvicinarsi alle scale.
-NON TI AVVICINARE! -urlai indietreggiando. Aprii e richiusi la porta di camera mia in tempo record, quindi appoggiai la schiena alla porta e lentamente scivolai sino a sedermi. Non riuscivo a controllare il battito cardiaco. Ero nel panico totale. Mi tenevo la testa tra le mani. Che ci faceva a casa mia? Era davvero venuta per me? Se sì, come mi aveva trovato? Sentii i miei genitori che mi chiamavano dall'altra parte della porta, chiedendomi il motivo di quella reazione esagerata e ordinandomi di farli entrare. Krul disse loro che ci avrebbe pensato lei perché credeva di essere lei il motivo di quella reazione e gli consigliò di scendere giù. Sentii il rumore di passi che si allontanavano. Krul provò ad aprire la porta ma io la bloccavo con il mio stesso corpo.
-Vattene via! - urlai quasi singhiozzando.
-Mika, fammi entrare - disse quasi sussurrando
-Mai -risposi in un singhiozzo
La donna dai capelli rosa riuscì ad aprire un po' la porta il tempo necessario per dirmi una frase che mi fece raggelare il sangue
-Ora che ti ho trovato non mi sfuggirai più, mio caro Mika -
Chiusi gli occhi e mi tenni la testa tra le mani sperando che fosse solo un brutto sogno ma appena li riaprii, sentii Krul che diceva ai miei che stava scendendo. Ancora tremante, mi accucciai più che potevo, finché il sonno non vinse la paura e mi addormentai, ma ovviamente i miei sogni furono tutt'altro che tranquilli. Rividi il me stesso di vari anni fa che piangeva, rannicchiato in un angolo, la testa nascosta sotto le braccia incrociate. Braccia graffiate e piene di lividi che non dovrebbero appartenere ad un bambino così piccolo. Io vedevo la scena in terza persona quando facevo sogni del genere. Sogni che sfortunatamente facevo spesso. La stanza era nel buio completo ed era apparentemente silenziosa, ma se si prestava più attenzione, si potevano sentire i singhiozzi soffocati del mio io bambino. Singhiozzi che cercava di nascondere per mostrarsi forte agli altri. Singhiozzi che ho continuato a nascondere per molto tempo per lo stesso motivo. La porta si aprì leggermente facendo zittire del tutto quei singhiozzi che vennero sostituiti da una voce che mi chiamava, poi la porta si aprì ed entrò una Krul più giovane che continuò a chiamarmi
-Mika, figlio mio, non scappare da me. -
A quel punto iniziai a tremare e le urlai contro una frase del tipo "non sono tuo figlio, brutta strega". Dopo ciò, l'immagine di Krul cambiò in quella che avevo visto poche ore prima, si avvicinò a me e iniziò a ridere. Una risata che mi fece gelare il sangue. Appena si trovò a pochi centimetri da me, mi prese il viso e mi sussurrò all'orecchio la stessa frase di quella sera
-Ora che ti ho trovato non mi sfuggirai più, mio caro Mika -
A quel contatto chiusi gli occhi e appena li riaprii, mi ritrovai nella mia stanza, sempre accasciato alla porta, tutto tremante e grondante di sudore.
Mi alzai lentamente avendo tutti i muscoli indolenziti avendo dormito seduto e a terra e guardai verso la sveglia sul comodino che mi avvisò che era ancora presto, quindi decisi di andarmi a fare una lunga doccia per liberarmi di quei pensieri negativi prima di andare a scuola. Dopo essermi reso quantomeno presentabile, occhiaie a parte, feci una breve colazione, misi un auricolare e mi incamminai verso la scuola. Mentre camminavo, avevo l'impressione di essere seguito (impressione che capita un po' a tutti certe volte) ma dopo ciò che era successo la sera prima, decisi di accertarmi che fosse solo una mia impressione quindi, ad un certo punto, mi fermai e presi il cellulare, aprendo la fotocamera interna fingendo semplicemente di aggiustarmi i capelli e vidi un uomo sospetto dietro di me. Per avere un ulteriore conferma, svoltai in un vicolo che sapevo essere poco frequentato e abbassai il volume della musica, notando che oltre ai miei, c'erano altri passi. A metà strada mi fermai e dissi, senza girarmi, a quell'uomo
-E tu chi saresti? Ti ha mandato Krul?
Lui rispose in tono piatto
-Sì, vuole riportarti da lei. Ogni mamma si preoccupa di un figlio che si perde o fugge di casa no?
Strinsi i polsi, cercando -invano- di rimanere calmo
-Una mamma eh? Col cavolo che lei è una madre. Guarda che la so la vera storia. So che Krul non è realmente mia madre. A parte il fatto che è fin troppo giovane, all'orfanotrofio dove ho vissuto, hanno l'abitudine di controllare dove risiedevano in precedenza i bambini che arrivavano per vedere condizioni economiche e cose del genere e quando diedi loro il nome di Krul, non risultò che avesse figli. Continuando a cercare si venne a scoprire che io "non esistevo". La mia vera madre, quella che mi ha dato alla luce e poi mi ha abbandonato, non si è neanche presa la briga di "farmi nascere" in senso civico diciamo. Se non fosse stato per la casa Hyakuya, io non sarei "esistito". E forse sarebbe anche stato un bene se non fossi mai nato. Da quando sono al mondo non ho mai fatto nulla di buono. Essendo stato abbandonato alla nascita, già il fatto di essere nato è stato un errore, poi venendo preso in custodia (per così dire) da Krul non ho fatto altro che beccarmi lividi e graffi per nessun motivo. Alla casa Hyakuya passavo il tempo a piangere in camera o a litigare ed essere aggressivo con gli altri. Appena deciso di comportarmi "bene" arrivò Yuichiro che trasformò i miei falsi sorrisi in sorrisi veri e vivaci. Ma ecco che feci un altro errore. Forse il più grande in assoluto - strinsi ancora di più i pugni fino a far diventare le nocche bianche e iniziai a piangere come uno stupido - il mio più grande errore è stato innamorarmi di lui.








••~Angolo me~••
Ma ciao pandacorni nutellosi :3
Ebbene eccomi ritornata con un altro capitolo. Mi sto rendendo conto di aver trasformato una storia che doveva essere fluff e abbastanza divertente (si. Questa era l'idea di base) in un ciclo di angst che va a peggiorare man mano che prosegue ma vabbéhhhh. Ho deciso di fare un unico capitolo dedicato al mio amore Mika perché si(?) e perché mi ispira angst. Forse può sembrare un po' OOC ma credo che lasciarlo solo come personaggio yandere stereotipato lo rendesse troppo piatto [e come forse sapete già, amo dare spessore ai personaggi dandogli un passato triste c:] inoltre neanche nella serie si è (per ora) visto il passato di Mika quindi ho deciso di giocarci un po' su. Spero che il capitolo vi piaccia~
Alla prossima :3

I'll be there so where are you now ||MikaYuu||Where stories live. Discover now