Capitolo 8

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Capitolo 8

~Yuu's POV~
Il giorno prima Mika mi aveva detto che sarebbe ritornato a scuola quindi mi ero svegliato di buon umore (avevo ripreso ad essere perennemente depresso) e andai quasi saltellando a scuola. Peccato che con lui avessi solo un'ora. L'ultima. Del pomeriggio. Passai tutta la giornata in attesa, facendo attenzione (per quanto possibile) durante i cambi classe per vedere se riuscivo ad incrociarlo nei corridoi. Durante la pausa pranzo decisi addirittura di mettermi nello stesso tavolo con Shinoa e gli altri. Quando finalmente arrivò l'ultima ora, decisi di occupare il posto per Mika accanto a me dato che eravamo nell'unica aula con i banchi per due persone. Appena suonò la campana però Mika ancora non c'era.
E non c'era neanche quando il prof fece l'appello.
E non c'era neanche quando il prof spiegava.
E non c'era neanche quando la campana suonò ancora e il prof ci disse di tornare a casa.
E non c'era neanche quando andai a casa sua e chiesi a suoi genitori se Mika fosse a casa e perché non fosse andato a scuola.
E non c'era più un pezzo del mio cuore quando i suoi genitori iniziarono a singhiozzare dicendo che quella mattina era effettivamente uscito per andare a scuola.

~Mika's POV~
Aprii gli occhi ma attorno a me era tutto nero. Le luci erano spente e non si riusciva a distinguere nulla. Provai a muovere braccia e gambe ma invano. Non riuscivo a capire se erano addormentate perché ero legato o se mi avevano fatto ingerire qualche sostanza. Dato che non sentivo il tipico formicolio che si avverte quando si hanno gli arti addormentati, intuii che mi avevano drogato in qualche modo. Probabilmente però ero anche legato per sicurezza, nel caso in cui la sostanza finisse di fare effetto. Stranamente però riuscivo a muovere il collo e i muscoli della faccia anche se avevo della stoffa in bocca per evitare che chiamassi aiuto. Passò un tempo infinito durante il quale cercai di distinguere gli altri oggetti della stanza, ma non c'era completamente luce e anche se i miei occhi si erano abituati all'oscurità, non riuscivo a vedere nulla ad un palmo dal naso. Dopo ciò, all'improvviso una luce immensa riempii la stanza e io ne fui accecato tanto che non riuscii a vedere nulla per quasi mezzo minuto. In quel breve periodo di cecità, riuscii a sentire dei passi. Erano leggeri, probabilmente erano di una donna e di conseguenza probabilmente erano di Krul. Il mio intuito non sbagliò e appena riuscii a vedere, mi ritrovai davanti la donna dai capelli rosa. Abbassai lo sguardo e vidi che avevo le gambe legate. Lo alzai e vidi che avevo le braccia legate e "appese" sopra la testa. Ritornai a guardare Krul che ora era a pochi centimetri da me.
-Finalmente sei tornato a casa dalla tua mamma, eh Mika? - feci una smorfia disgustata che si trasformò subito in uno sguardo rabbioso
-Questa non è casa mia e tu non sei mia mamma
-Forse non sono tua mamma, ma l'amore che provo per te è uguale a quello di ogni mamma verso il proprio figlio -
-Certo, perché ogni mamma abusa di suo figlio- dissi sussurrando e borbottando. A questo punto si avvicinò ancora di più a me e si sedette sulle mie gambe. Poi si avvicinò lentamente, abbassò la stoffa che mi copriva la bocca e capii che stava cercando di baciarmi quindi girai la testa dall'altro lato. Continuammo così per molto tempo finché la rosa non si stancò e passò al suo solito piano B, spostando la mano al primo bottone della mia camicia. Poi al secondo. Sono certo che se non avessi dovuto subire tutto ciò per praticamente quasi tutta la mia infanzia, ora non proverei un profondo odio verso tutto il genere femminile. Krul era una donna forte, nonostante il corpo esile in realtà era più forte di quanto si possa pensare. Ho sempre sospettato che fosse un vampiro o qualcosa del genere, dato che ha anche i canini (a mio parere) più lunghi del normale, ma sinceramente non credo che I vampiro esistano. Mentre Krul continuava a sbottonarmi la camicia, io cercavo di capire se adesso potevo muovere i muscoli delle braccia e per mia fortuna era così. Con un colpo secco riuscii a staccare le braccia da ciò che le tenevano attaccate al muro, quindi spinsi indietro Krul che fu colta di sorpresa e cadde all'indietro sbattendo la schiena. Per fortuna le gambe non erano attaccate al muro quindi mi alzai e mi allontanai saltellando in modo molto poco eroico e virile. Arrivato alla porta d'uscita, l'aprii di scatto e mi ritrovai davanti delle scale da salire. Alzai gli occhi al cielo e imprecai. Mi voltai e vidi che Krul era ancora distesa a terra. Forse sarei riuscito a scappare. Salii sempre saltellando le scale, riuscendo miracolosamente a non cadere ma appena arrivai quasi alla fine della rampa, sentii Krul imprecare e correre. Cercai di accelerare il passo ma caddi come un idiota e venni quindi raggiunto dalla rosa.
-Non provare più a scappare -disse furiosa scandendo bene ogni singola parola. Capii di dovermi rassegnare. Avevo sperato per tanti anni di ricongiungermi a Yuu, e ora che ci ero riuscito, i demoni del mio passato erano venuti a riportarmi in quell'inferno. Iniziai a piangere come non avevo mai fatto in vita mia. Cosa avevo fatto per essermi meritato tutto quello che era successo durante tutta la mia vita? Era stato davvero un errore così grande nascere? O avevo sperato troppo di ritrovare il mio amore perduto? Perché il destino doveva essere così crudele da farmi assaporare per un po' il dolce sapore della felicità per poi strapparmi di nuovo tutto? Forse non avrei mai dovuto reagire
Forse avrei solo dovuto farmi usare dagli altri
Farmi usare da Krul come giocattolo
Venire coccolato da lei per poi essere picchiato
Venire lodato per poi essere rimproverato
Avrei avuto una vita di merda ma almeno non avrei commesso tutti quegli errori.
Decisi di continuare a piangermi addosso mentre Krul faceva i suoi comodi con il mio corpo. Ormai non aveva senso neanche ribellarsi

Angolo me

Scusate il ritardo. Davvero. Mi dispiace. Ma su in Irlanda ho avuto a stento il tempo di riposarmi quindi figuriamoci di scrivere. Appena tornata ci ho messo tutto questo tempo (quattro giorni circa) per riprendermi, mangiare e riposare decentemente. Tornando alla storia, mi chiedo come abbia dato a trasformarla in questa cosa angst. Vi giuro che io ero partita con l'idea di fare una commedia o comunque una storia molto shalla
LO
GIURO

comunque spero che il capitolo vi piaccia, aggiornerò quando posso. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se ci sono eventuali errori fatemeli notare (e scusatemi ma ho scritto tutto d'un fiato, è l'1:23 di notte e non ho la minima voglia di rileggere). Su efp metterò il capitolo verso l'ora di pranzo (?). Al prossimo capitolo~

I'll be there so where are you now ||MikaYuu||Where stories live. Discover now