22. Un grave errore.

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Vedo il volto di Zack che mi guarda preoccupato. È vicino, talmente vicino che i nostri nasi quasi si toccano.
«Calamity, ti prego, ti devi svegliare. Se non ti svegli ora non lo farai mai più.» mi urla.
Faccio una smorfia. Vorrei rispondergli, vorrei dirgli che non ci riesco, vorrei fargli capire che sono disperata, ma non ce la faccio. Non voglio aprire gli occhi, non voglio tornare al dolore di prima.
«Ti prego, svegliati.» questo me lo sussurra, ma il suo sguardo rimane preoccupato.
Alla fine, di malavoglia, lo faccio. Ho mal di testa e gli arti indolenziti. Ho fame e la bocca secca.
Harry mi sorride e mi porge un bicchiere. Ormai è da prima ancora che arrivasse Dimitri fa così. È una tortura ancora peggiore dell'elettroshock perché è una quantità di acqua che basta a non farmi morire, ma non basta a dissetarmi.
Comunque sia non importa. Credo che prima o poi morirò di fame.
Perché sono qui? Non me lo ricordo.
Cosa vogliono da me? Non lo so più, so solo che se non volevo darglielo prima, non posso di certo farlo ora.
Ho perso ogni cognizione di spazio e tempo e ormai la speranza di salvezza è svanita, spero solo di andarmene da questo posto in un modo dignitoso.
«Bene, possiamo riprendere.» Dimitri mi osserva sorridente e solo ora mi accorgo di essere ricurva su me stessa, i capelli che mi coprono parte del viso. Sono debole, talmente debole che non so se riuscirò ad arrivare a domani.
Alzo la testa e lo osservo, ho il collo indolenzito.
Improvvisamente mi ricordo di ogni cosa. Dei miei aguzzini, del perché delle torture, degli All Time Low, di Stella e di Zack. Sicuramente mi starà cercando. Mi troverà. Ne sono certa.
«Sei... Un... Grandissimo... Bastardo.» dico con voce lieve.
Lui ride: «Sarà bellissimo guardati morire.»
Senza che nessuno dica nulla, Kyle gira la manovella e io mi ritrovo ancora ad urlare di dolore. Questa volta è diverso però, senza farsi vedere da Dimitri, Kyle mi sta riprendendo con il suo cellulare.
«Saluta il tuo ragazzo mentre ti guarda morire.» mi sussurra malignamente Harry.
Sto scivolando nel buio di nuovo, ma prima riesco a fare un debolissimo sorriso, consapevole che il Programma Protezione Testimoni saprà rintracciare il telefono di Kyle e mi troverà. Loro non aspettavano altro. Devo solo tenere duro.
Siete andati incontro alla vostra rovina, stronzi.

Tesoro,
Sai che non sono solito fare queste cose, che preferisco il dialogo diretto, ma tu sei lontana e io sono talmente devastato da tutto quello che sta succedendo che non so che altro fare. Mi manchi da morire. Sei via da quattro giorni e tutti temiamo per la tua salute. Se non ti stanno nutrendo abbiamo ancora un giorno per salvarti prima che tu muoia di fame.
In casa sono più taciturno del solito. Zack e Stella sono molto gentili e tentano di sollevarmi di morale, ma non lo sanno che non dormo da quando ti hanno rapita, non lo sanno che piango ogni notte. Forse penserai che gli adulti reagiscano in modo differente, rispetto agli adolescenti, al dolore, ma non è così. Anzi, sono abbastanza sicuro di star reagendo peggio di tutti i tuoi amici messi insieme. Perché tu sei tutta la mia famiglia e non posso sopportare l'idea di perdere la mia bambina. Annabeth mi sta vicino, mi chiama ogni pomeriggio e mi chiede come sto. Ho dovuto prendere qualche giorno di pausa dal lavoro perché non riuscivo a pensare ad altro che a te. Sai, a volte mi ritorna alla mente quella volta in cui mi hai detto che sarei felice con la mia segretaria e, nonostante mi sembri poco professionale, ormai ne sono convinto anche io. Quando questa storia sarà finita la inviterò ad uscire e organizzerò una cena romantica solo io e lei. Ma a proposito di amore... Quella guardia del corpo è davvero cotta di te. Ricordi quando te lo sei ritrovato in casa perché avevo lasciato la porta aperta? Sapevo che sarebbe nato qualcosa fra voi due, ma non avrei mai pensato a qualcosa di così forte. Eravate così carini quando litigavate... mi ricordavate me e tua madre. Spero però che lui ti riserbi un futuro migliore di quanto lei abbia fatto con entrambi. L'ho perdonato quasi subito, capendo che in un certo senso condividiamo lo stesso dolore. Ho fiducia in lui, per questo la sera lo aspetto fino a tardi e gli faccio trovare sempre un pasto caldo pronto in tavola. Passa le sue giornate dai suoi superiori, alla ricerca di un segnale per trovarti. Questa sera è entrato con un mezzo sorriso, ma ha detto che non poteva dirmi nulla se non che presto saresti tornata a casa. È la verità? Lo spero. Non vediamo l'ora di abbracciarti. Sam continua ad andare in camera tua, Calamity. Ti cerca perennemente e quando non ti trova viene da me, miagolando triste. È un gatto intelligente, ha capito che qualcosa non va e che non sei in vacanza.
Stella dorme nella stanza degli ospiti e dio solo sa dove saremmo io e Zack senza il suo ottimismo. Nonostante tutto, però, so che anche lei a volte non crede a ciò che dice. La preoccupazione le sta facendo mangiare meno, per questo cerchiamo di farla stare il più possibile con Alex. Ha bisogno di staccare la spina e di non pensare a te. È forte, ma se crolla gli unici a saperla sostenere siete tu e quello che si possa definire il suo ragazzo. Cavolo, siete cresciute così in fretta. Ancora ricordo quando eravate due adolescenti e vi siete incontrate per la prima volta. Penso di non aver mai visto lacrime di gioia più belle.
Mi preparo all'ennesima notte insonne, nella speranza che domani mattina cambi davvero qualcosa.
Ti voglio bene amore mio.
Papà

Sento un gran baccano, spari, rumori di lotta. Apro debolmente gli occhi: sono completamente senza forze. Credo siano venuti a salvarmi.
Sento Dimitri ridere e alzo lo sguardo, vedendo che lo hanno appena disarmato: «Oh, ma tu sei un Merrick? Dio, mi ricordo quando ho ucciso tuo padre. Gli assomigli molto, sai? Grande uomo, è morto senza lamentele.»
Stringo le mani a pugno, mentre mi torna alla mente il vero motivo per cui il mio ragazzo è entrato a far parte del Programma Protezione Testimoni: la morte del padre. Ora finalmente sa chi è l'assassino.
«Tu hai ucciso mio padre, bastardo?!» lo sento urlare, poi qualcuno tira un pugno a qualcun altro e so che non è la mia guardia del corpo ad essere stata colpita.
Dimitri sghignazza: «Oh, ma sei qui per vendicare la morte di tuo padre o per salvare la tua protetta?»
Zack mi guarda per un attimo, mentre un suo collega si avvicina a parlargli. Riesco a leggergli il labiale: «Vai da lei, a lui ci penso io.»
Lui annuisce mentre il ragazzo che gli ha appena parlato tira un calcio nello stomaco del boss mafioso e lo ammanetta.
Questa volta il viso di Zack è vero, lo capisco perché sento il suo respiro scaldarmi il viso.
«Moriranno in cella quei figli di puttana.» commenta mentre mi libera.
Non riesco a muovere un muscolo o a parlare, ma lui mi sorride e io già mi sento meglio. Indossa un giubbottino antiproiettile nero e ha un auricolare dello stesso colore nell'orecchio. I capelli castani chiaro sono spettinati e ha dei tagli sul viso. È sporco di polvere e sudore, ma è comunque bellissimo.
«Zack...» lo chiamo con la voce che mi si rompe.
Lui mi zittisce con dolcezza: «Non fare sforzi. Sei debole...» dice prendendomi in braccio. «Ti porto al sicuro ora.»
Annuisco e mi lascio andare fra le sue braccia, mentre il buio mi avvolge di nuovo.

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