8. Incontro gli All Time Low.

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«Come ci si deve vestire per andare alle prove di una band pop punk?» chiedo a Zack.
Sono in piedi davanti all'armadio e sto buttando magliette e pantaloni addosso alla mia guarda del corpo che è seduta sul letto, intenta a messaggiare con i suoi amici.
«Ragazzi, Calamity non sa come vestirsi oggi... Voi che proponete?» lo sento dire, mentre manda un audio al gruppo di Whatsapp con il resto della band.
«Zack, la pianti di dire loro tutto quello che faccio?» lo rimprovero, prendendo un paio di pantaloni neri e sistemandoli sulla sedia.
«Non mi lanci addosso anche quelli?» mi domanda con un sorrisetto.
Antipatico.
«Oh, Jack ha fatto un audio.» afferma prima di farlo partire in modo che anche io possa ascoltarlo.
«Per me potrebbe venire anche nuda...» propone la voce.
Rubo il telefono dalle mani di Zack e inizio
a registrare: «Ma quanti anni avete?! Pensavo foste giovani uomini, non adolescenti con gli ormoni impazziti.»
Non faccio in tempo a ridare il telefono al proprietario che qualcun altro mi risponde: «Perdonalo, Jack a volte non sa calmare i propri istinti...»
Zack sbuffa e si riprende il cellulare per registrare a sua volta: «Alex, non fare il moralista che anche tu spesso non sai essere pervertito quando vuoi. Comunque un quarto d'ora e siamo da voi. Sempre che Calamity non voglia cambiare di nuovo idea su cosa mettersi... Vi avviso, però, che questa ragazza è una lagna. Non so quanto potrebbe farti divertire, Jack...»
Ride e poi nasconde il telefono nella tasca dei jeans. «Hai dieci minuti per prepararti.» mi avvisa prima di uscire dalla mia stanza.
Dopo essermi cambiata tre volte, alla fine esco con una maglia degli Sleeping With Sirens (band di un amico di Stella), una felpa nera aperta in modo da mostrare la T-shirt e un paio di jeans chiari. Ai piedi metto le mie adorate All Star basse.
Fingo di ascoltare gli avvertimenti di mio padre, cercando di rassicurarlo perché ci sarà Zack a proteggermi, poi finalmente salgo sul pick-up nero della mia guardia del corpo e presto arriviamo a casa di Alex.
È una villetta bianca molto semplice, con un piccolo vialetto e un giardino ben curato. Il garage è chiuso, ma Zack lo apre premendo il tasto di un piccolo telecomando. Poi parcheggia davanti all'entrata.
«Hai addirittura le chiavi del suo garage?» domando stupita, mentre faccio sbattere lo sportello del passeggero.
«Certo, lui ha il mio basso lì dentro.» afferma, come se fosse uno scambio equo.
Un ragazzo dalla frangia insolitamente tinta di azzurro ci corre incontro a braccia aperte. Nonostante il freddo ha indosso solo una camicia di jeans chiara aperta con sotto una maglia bianca e un paio di pantaloni neri tagliati sul ginocchio.
«Piacere di conoscerti, Calamity!» mi saluta stringendomi la mano. «Io sono Alex, il cantante della band.»
Gli sorrido, poi lo seguiamo all'interno della stanza dove gli altri due membri stanno ridendo e bevendo birra.
«Ce n'è una anche per me?» chiede Zack avvicinandosi a noi.
«Ehi, ne voglio una anche io.» affermo.
Tutti e quattro i ragazzi mi guardano strano.
«Credo tu sia la seconda donna al mondo che io conosca che beve birra. La prima è mia madre.» dice uno dei due ragazzi di cui ancora non conosco il nome. Ha i capelli per metà neri e per metà biondi e gli occhi scurissimi, in qualche modo simili a quelli di Alex.
«Scusalo, fa tanto sesso, ma ancora non ci sa fare con le ragazze.» l'altro mi sorride, passandosi una mano fra i capelli cortissimi. «Io sono Rian e questo qui è Jack.»
«Ah, quello che voleva che venissi nuda...» dico ridendo.
«Ma a proposito del tuo abbigliamento... Ti piacciono gli Sleeping With Sirens?» mi chiede Alex osservando la mia T-shirt.
«Sì, ho conosciuto Justin la scorsa estate grazie ad un'amica che abbiamo in comune. Li ascolti pure tu?» Zack mi porge la birra e mi precipito a berne un sorso. Non la bevevo da anni e devo ammettere che mi era mancata tanto.
«Si, io conosco molto bene Kellin.» mi risponde Alex. «E anche il suo ragazzo, Vic.»
Mi lascio scappare un urlettino eccitato: «Vic?! Davvero?! Vic dei Pierce The Veil?!»
«Certo. Vic ha inciso una canzone con noi, magari dopo te la facciamo sentire.»
«Sarebbe magnifico.» sorrido, poi mi volto, accorgendomi che Zack mi sta guardando con insistenza. Nel momento in cui i miei occhi incontrano i suoi, però, lui sposta subito lo sguardo.
«Sono arrivate.» dice Rian riattaccando il telefono. Strano, ero talmente impegnata a parlare con Alex da non aver sentito un cellulare suonare.
Sto per chiedere chi, ma Zack mi precede: «Mi sono dimenticato di dirti che ci sono anche Sam e Cassadee, mia sorella e la ragazza di Rian. Sono sicuro che ti troverai bene con loro.»
Mi sembra freddo, ma cerco di non pensarci troppo. Piuttosto sorrido e vado a presentarmi alle due ragazze che sono appena entrate. Quella bionda è leggermente più alta di quella mora e sembra addirittura più grande. La ragazza mora da un bacio a Rian, il che mi fa capire che sia Cassadee, la sua fidanzata. Dopo esserci presentate ci sediamo su un divano, mentre i ragazzi preparano gli strumenti.
«Ti compatisco, sai? Vivere con Zack non è affatto facile e te lo dice una che l'ha fatto per anni...» sospira Samantha.
«Oh, Sam, non essere così cattiva con tuo fratello.» la rimprovera Cassadee.
«Forse hai ragione Cassie, ma credo comunque che passare un mese chiusa in casa assieme a Zack sia una tortura. Non hai mai avuto voglia di uscire?» mi chiede Sam amichevolmente.
Sto per rispondere, ma ancora una volta Zack mi precede: «Certo che ci ha provato, ma il suo corpicino gracile non ha potuto fare nulla contro questi.» dice flettendo i bicipiti. Dietro di lui Jack ride, dandogli una pacca sulla spalla e sistemandosi la chitarra elettrica tracolla. Zack fa la stessa cosa con il suo basso fucsia.
«Molto virile, Zacky...» commento, facendo ridere le ragazze.
Lui mi lancia un'occhiataccia e si mette ad accordare lo strumento. Per un po' rimaniamo in attesa, mentre i ragazzi finiscono di sistemarsi. Poi, finalmente, Jack inizia a suonare, seguito da Rian e infine da Zack. Quando arriva la voce di Alex sono già trasportata nella magia della canzone.

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