E così mi ritrovo seduta al tavolino a copiare gli appunti e a riflettere se tutto ciò sia veramente successo a me o se stia impazzendo.
Guardo sul balconcino la camicia stesa di Alvaro e realizzo che è la realtà.
Alvaro esce dalla doccia: è di una bellezza strabiliante, riesco a vedere le gocce d'acqua che dai capelli ricadono sul viso, e dal viso percorrono il suo torace fino ad arrivare all'asciugamano in vita.
Lo sto spogliando con gli occhi.
-Va tutto bene?
Chiede corrugando la fronte.
-Si, perché?
Distolgo lo sguardo da quella visione paradisiaca.
- Mi stai fissando come una pazza e sei diventata rossa...
Sbuffo e ritorno al ricopiare gli appunti.
-Ora puoi anche andartene.La camicia dovrebbe essere asciutta.
-Grazie...non ti dovevi disturbare.
Già, non dovevo, soprattutto per come mi aveva trattata prima.
-Di niente.
Gli suona il telefono ed inizia a parlare in un astruso tedesco, è serissimo.
Si riveste e mi osserva, sempre con gli occhi fissi.
-Mi fai sbagliare!Mi metti in soggezione.
Lo rimprovero.
Sorride. È proprio carino.
-Senti,scusa per prima...ho avuto una mattinata pesante.
-A chi lo dici...e comunque questa non è una scusa per insultare la gente.E poi di cosa ti lamenti?
-La mia ragazza.
-Eh e allora?
-Ha avuto un incidente.E ora è in coma, da due mesi. Era sua madre prima al telefono, il dottore le ha detto che probabilmente non c'è più nulla da fare.Ha detto di prenderne atto e di farmi una nuova vita.
Rabbrividisco.
Non mi sorprese il fatto che Alvaro avesse una ragazza, anche se lo teneva ben nascosto alla stampa, ma quando ebbi scoperto in che condizioni fosse, iniziai ad aprire il mio cuore, e con il mio cuore anche tutta me stessa.
Così mi misi in piedi di fronte a lui e mi abbracciò.
Non so perché lo fece, forse aveva bisogno di affetto. Non era un tipo estroverso e nemmeno uno che bramava la popolarità, anzi, quasi odiava essere famoso.
Dopo quest'abbraccio stucchevole, guardai l'orologio: era ora di preparare la cena.
Lo invitai a fermarsi e lui accettò. La mia coinquilina Giulia, quella sera non sarebbe tornata.
Preparai le lasagne, tanto per rimanere leggeri insomma, e Alvaro fece anche la scarpetta con il pane.
Fu una cena interessante.
Non amo stare con le persone, soprattutto quando sono invadenti, ma con lui era diverso, lui era una di quelle persone con cui puoi parlare di tutto e che sono sempre pronte ad ascoltarti e a cui puoi anche non parlare e riescono a leggerti dentro.
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Broken Strings ~Alvaro Soler FF
FanfictionLei, semplice e riservata e lui, che ha il sorriso del sole. Cosa li unirà? La passione,l'amore e la musica. Dopo le disastrose audizioni di X-Factor Federica, una studentessa universitaria, si ritrova a faccia a faccia con lo splendido giudice Alv...
