Non ti preoccupare su...è solo un'audizione come tutte le altre, cinque minuti e tutto sarà finito...
Mi ripetevo di stare calma mentre salivo sul palco.
Erano lì, imperterriti e freddi i giudici che mi fissavano con occhi sbarrati.
-Buongiorno
Esclamarono in coro svogliatamente.
Inciampai nei miei piedi e sentii una risata corale da parte del pubblico.
Tentai di replicare il saluto dei giudici ma dalla mia bocca uscii un lieve sussurro.
-Come ti chiami?
-Fe.. .Fe.. Federica...
Lo spagnolo mi fissava con occhi magnetici. Non batteva le palpebere da cinque minuti.
Ricordai mentalmente le parole di incoraggiamento che i miei cari mi avevano detto.
-Bene, puoi iniziare.
Appena partì la musica iniziai a tremare.Quando poi fu il momento di cantare sbagliai una parola dopo l'altra. Fu uno strazio, tant'è che poi scoppiai in lacrime e me ne scappai via correndo.
Milano, due mesi dopo
Oggi è il mio primo giorno di università.È da quando ero bambina che ho sempre sognato di fare la veterinaria.
Mi affretto a percorrere i corridoi per non arrivare in ritardo e mi accomodo nella fila centrale, in modo da non dare nell'occhio.
Le lezioni terminano in fretta e finalmente posso andare nell' appartamento dove alloggio con la mia migliore amica, che studia letteratura.
Prima però, decido di passare a fare rifornimento di caffè, così da non dover continuamente alzarmi dalla scrivania quando studio.
Ma quando sto aprendo il portone una persona mi urta e le cade addosso il caffè bollente che avevo in mano.
Che figura!
Poi mi rendo conto di chi ho davanti: Alvaro Soler. A quella vista rimango di sasso.
Ci guardiamo un secondo negli occhi e penso alla figura di merda che ho appena fatto.
Sembra stordito, dev'essere merito dell'ustione che gli ho provocato.
È proprio lì, di fronte a me, con un'enorme chiazza di caffè sulla candida camicia, fresca di tintoria.
Non so cosa dire .
-Scusami...
Balbetto.
Mi fissa con aria omicida.
-Davvero, non volevo...
-Zitta!Sai quanto costa questa?
-Te la ricompro se è un problema...
Impreca in spagnolo.
Ho sempre pensato che fosse un ragazzo gentile e affettuoso con tutti e invece quell'aria da bravo ragazzo è solo una maschera che si è ricamato sul viso solo per essere amato da tutti.
-Cazzo!E ora come faccio?Per colpa tua ho perso un appuntamento molto importante!E tu,dopo che mi hai rovinato la camicia, ti vorresti scusare?
-Sì, non ci vedo nulla di male nel farlo.
Sarò anche timida, ma quando mi fanno arrabbiare...
-Se forse tutti i tuoi cari fan sapessero che razza di maleducato fossi...
Mi interrompe e si incupisce ulteriormente.
-Stai Zitta!
Tento di superarlo ma mi ostruisce il passo. Mi faccio strada con le mani ma mi afferra e mi fa cadere fra le sue braccia.
Lo fisso. Mi fissa.
Mi divincolo dalla presa e mi avvio di corsa all'appartamento. Cerco le chiavi nella borsa ma non le trovo. È sorprendente come si perdano le cose dentro alle borse...
-Cerchi queste?
Sento un rumore metallico alle mie spalle.
-Almeno fammi fare una doccia.
Chiede.
Alvaro è dietro di me. Valuto la possibilità di stenderlo a terra con un calcio mirato.
Ma una vocina mi suggerisce di farlo accomodare.
E così ascolto quella fottuta vocina.
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Broken Strings ~Alvaro Soler FF
FanfictionLei, semplice e riservata e lui, che ha il sorriso del sole. Cosa li unirà? La passione,l'amore e la musica. Dopo le disastrose audizioni di X-Factor Federica, una studentessa universitaria, si ritrova a faccia a faccia con lo splendido giudice Alv...
