⭐️Capitolo 39⭐️

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<< Watson puoi darmi un po'
d'acqua? >> Christian si siede sullo sgabello di fronte a me.
<< Certo. >>
<< Grazie. >> Mi prende la mano, e io rimango allibita.
Guardo la sua mano che tiene la mia, la tira via: << Scusa. >>
Scuoto la testa.
Cosa gli prende?
<< Watson... >>
Ha subito la mia attenzione, e aspetto che parli. << Per te va bene se ti do il turno 7:00-13:00 e 14:00-23:00? >>
Cosa?
È troppo, davvero troppo, ma io ho bisogno di lavorare e non posso rifiutarmi.
<< Ti aumenterò lo stipendio. >> Non posso non accettare, devo approfittare dell'occasione che mi sta dando.
<< Si. >>
Sorride. << Ne sono contento. So che sono tante ore; ti pagherò bene... >>
<< Ti ringrazio. >>
Gli sono davvero grata, però non voglio che lo faccia solo perché sa che ho difficoltà economiche.
<< Ho bisogno di voi tutti i giorni. >>
Annuisco.
Prende il bicchiere d'acqua e ritorna nel suo studio.
<< Cosa voleva? >> Sophie si avvicina a me e indica nella direzione di Christian.
<< Faccio il vostro stesso turno. >>
Sophie mi salta adesso!
<< Staremo insieme tutti i giorni! >> Scoppio a ridere. << Si... >>

Al termine della giornata, Sophie per festeggiare il mio ritorno, ha deciso di voler andare a ballare.
Dico deciso perché lo ha deciso lei, io non avevo intenzione di festeggiare, però non volevo che se la prendesse, così le ho detto di sì.
<< Allora sbrigati e vai a prepararti, io ho quasi finito qui. >> Dice.
Annuisco.
Corro nello spogliatoio e mi cambio.
Quando ritorno dentro, Sophie sta finendo di pulire il banco.
<< Avevi detto che avevi quasi finito, invece stai ancora pulendo. >> Le faccio notare.
Sbuffa: << Mi è caduto il bicchiere d'acqua. >> Strofina nervosamente la pezza sul banco.
Scoppio a ridere, mi porto una mano alla bocca.
<< Sei una combina guai. >>
Lei mi guarda male ma poi ridacchia.
<< Io sono pronto. >> Ethan ci raggiunge. Noto che Sophie lo guarda confusa. << Che c'è? >>
<< Vieni anche tu? >> Chiede.
Annuisce: << Perché ti aspettavi che non venissi? Guarda che Grace è anche mia amica. >> Dice irritato. Sembra gli abbia dato fastidio la domanda di Sophie.
Sophie si acciglia: << Guarda che ho fatto una semplice domanda, non credevo venissi anche tu. Cosa ti prende Ethan? >> Chiede infine. Nonostante le abbia dato fastidio il suo comportamento, non riesce proprio a stare arrabbiata con lui. Gli vuole troppo bene.
Sospira nervosamente. << Ho litigato con Ivy. >> Spiega.
Spalanco gli occhi: << Cosa? E perché? >> Mi sembra strano che abbiano litigato, non è mai successo da quando stanno insieme.
Va be', c'è sempre una prima volta, però comunque mi sembra strano...
<< Cosa è successo? >> Chiedo.
Sbuffa, << Non voglio parlarne. >> Sospira. << Allora andiamo? >> Cambia discorso, e decido di lasciar perdere; se vorrà me ne parlerà quando vorrà, anche se so già che verrò a saperlo prima da Ivy...
<< Andiamo! >> Esclama Sophie.
Ethan prende la mano di Sophie che diventa rossa in volto. << Scusa per prima. Sono un'idiota. >>
Sophie lo guarda sconvolta, scuote la testa e sorride imbarazzata: << Non importa. Va tutto bene. >>
Ethan l'abbraccia e lei rimane immobile, con le braccia lungo i fianchi.
Sono sorpresa quanto lei per lo strano comportamento di Ethan.
Mi chiedo se quello che è successo con Ivy non abbia cambiato qualcosa nella loro relazione.
<< Sono il vostro bodyguard personale questa sera. Guai a chi si avvicina alle mie ragazze. >> Ethan prende me e Sophie per i fianchi e ci attira a se'.
Io e Sophie ci lanciamo sguardo confusi, e lei fa spallucce.

Entriamo in macchina: Sophie si siede avanti accanto a Ethan, e io dietro.
<< Allora dove avete deciso
di andare? >> Guarda Sophie e poi si volta dietro per guardare me; io faccio spallucce.
<< C'è una discoteca qui dietro l'angolo. >> Lo informa.
Annuisce. << Ho capito quale dici, e Sophie... Non è dietro l'angolo, è a tre isolati da qui. >> Lei gli fa la linguaccia e lui scoppia a ridere.
<< Non sei per niente brava con le indicazioni, rassegnati. >>
Sophie sbuffa.
<< Ti odio... >> Dice Sophie, ma lo dice giusto per dire; non è per niente vero.
<< Io ti amo invece. >> Sophie a queste parole impallidisce.
Rimane con gli occhi spalancati e fissa Ethan che la guarda dritta negli occhi.
Me passa una mano davanti al viso:
<< Hei! Non ci avrai creduto? Guarda che scherzavo. È ovvio che ti odio anche io... >> Le lancia un'occhiatina.
Sophie strizza gli occhi: << Ma io non ti odio. >> Dice.
<< Nemmeno io. >>
Alzo gli occhi al cielo, se continuano così, non andremo da nessuna parte.
<< Ragazzi, dovremmo andare. Che vi volete bene come fratelli lo abbiamo capito; adesso Ethan, metti in moto e parti. >>
Lui annuisce e fa come dico.

Quando arriviamo, ricordo quel giorno come fosse ieri.
La discoteca di cui parlava Sophie, è la stessa dove incontrai per la prima volta Christian.
Non avevo capito parlasse di "questa" discoteca.
Ethan parcheggia l'auto ed entriamo.
<< Voi prendere posto, io prendo qualcosa da bere. >> Annuiamo e andiamo alla ricerca di un tavolo dove sederci.
Quando lo troviamo, togliamo le giacche e ci sistemiamo.
<< Ma tu lo hai visto? >> Si sporge in avanti per farsi sentire.
Annuisco. << L'ho visto. Ma cosa gli è preso? >> Scuote la testa. << Non ne ho idea. È strano. >>
Annuisco.
Un ragazzo, presumo lavori qui, mi porta da bere: succo alla pera. Ma io non l'ho ordinato!
<< Io non ho ordinato niente, il nostro amico sta prendendo da bere per
noi... >> Informo il ragazzo.
<< Quell'uomo le ha offerto questo succo, io faccio solo quello che mi viene detto di fare. >>
Annuisco e lo ringrazio.
Guardo nella direzione indicatomi, e vedo Christian. Christian?!
Lo saluto e gli sorrido per ringraziarlo. Spero abbia capito.
Bevo il succo, << Si sta avvicinando. >>
Parla Sophie.
Mi volto, ed è proprio così...
Viene verso di noi.
<< Ciao... >> Saluta. Guarda Sophie e poi posa gli occhi su di me.
Mi sorride.
⭐️⭐️⭐️⭐️
Salve!!!! Scusate il ritardo! Buona lettura! ❤️

Ti odio. Ma forse ti amo{COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora