-Sei pazza.- Sorrise contro le mie labbra e rise.

-Volevo farlo.

-E vorresti venire anche alla festa di stasera?- Chiese mentre le sue mani tenevano la mia vita. Tutto ciò era troppo bello.

Ma allo stesso tempo mi spaventava.

(...)

-Quella dimostrazione pubblica è stata troppo, M.- Disse mio fratello, mentre mi truccavo e lui mi osservava sdraiato sul letto.

-Stai parlando del bacio dopo la partita?

-Uh-huh.

-Ash...

-Ti ho detto che avrei affrontato queste cose in maniera matura, ma non posso farlo quando vi trasferite saliva con Hemmings davanti ai miei occhi.- Pronunciò e mi dovetti mordere la parte interna della guancia e smettere di truccarmi, prima di scoppiare in una fragorosa risata.

-Come?- Dissi, mentre ancora una volta ripresi a truccarmi.

-Non ce la posso fare.

-Lo avevo notato.

-Ti ha messo tutta la lingua in bocca come non si sa cosa, M, non può essere qualcosa di sano.

-Ashton!- Urlai rimproverandolo. -Non andiamo a parlare di questi temi, va bene?

-Ma...

-Semplicemente no.

(...)

Entrammo nella casa di uno dei giocatori e, per il nostro ritardo causato dal fatto che Ashton non riusciva a trovare la sua camicia preferita, la festa era già iniziata ed era anche ad un buon punto.

-Ciao!- Salutò un ragazzo dirigendosi verso mio fratello e Brook, che aveva scelto di andare con la sua auto.

-Come va, Jake?- Lo accolse mio fratello, mentre Brook gli tirò un'amichevole pacca sulla spalla.

-Tu devi essere la bella Mickie.- Parlò riferendosi a me e potei giurare che in quel momento mi fossi colorita di un rosso anormale in una persona umana.

-Modera le tue tecniche di seduzione, Jake, mia sorella no.- Lo minacciò Ashton e il ragazzo rise alzando le mani in aria, in segno di resa.

-Non ti preoccupare, non ci avrei mai provato con la ragazza di Hemmings.- Confessò Jake e molto probabilmente se il colore delle mie guance non sarebbe potuto diventare più rosso, sarebbero quasi sicuramente esplose da un momento all'altro.

-Questo non è...

-Su, divertiamoci.- Tagliò la frase a mio fratello e lo maledisse intensamente mentre passavamo dalla cucina, dove si era formato un cerchio sul pavimento, all'interno del quale c'era Luke che appena ci vide, intraprese uno scambio di sguardi intensi con mio fratello.

-Cos'è questo?- Chiesi quando anche mio fratello e Brook si sedettero.

-"Non ho mai".- Citò Luke mentre mi guardava. -Consiste che in ogni turno ogni persona ha un chupito, ognuno di noi deve dire una frase che inizia con "Non ho mai" e tutte le persone che non hanno fatto la stessa azione devono bere il chupito e poi riempirlo per la frase successiva, capito, angelo?

-Sì.

-Sei pronta a giocare?- Mi sfidò ed osservai tutti gli altri che si trovavano in cerchio prima di far tornare il mio sguardo su Luke.

-Sì.

(...)

Fu una nottata piuttosto divertente, devo ammettere che in un primo momento fu più noiosa, tutti bevevano meno, e dimostrando che la mia vita era molto più semplice e noiosa di quello che sembrava, ma quando i giocatori iniziarono a dire frasi un po' più ubriache da diventare così ridicole, da costringere tutti noi a bere, e bere, e bere... e tutto divenne sfocato, la camera iniziava a muoversi mentre notavo come alcune delle persone che erano lì iniziarono a fumare, ma non sigarette. Mi girava leggermente la testa, e l'odore della canna cominciava anche a soffocarmi e non ero disposta a farlo, così mi alzai in cerca di un bagno, ci dovevo andare ma nonostante vidi tantissime camere, non riuscivo a trovarlo, maledizione. Quando mi diressi verso l'ultima stanza del piano superiore, una mano afferrò la mia vita e mi girò, e desiderai di incontrare Luke.

Ma non fu così.

Brook mi guardava preoccupato mentre sosteneva ancora nella sua mano il mio polso.

-Credo che dovremmo andare, M, sei molto ubriaca, non vorrei che succedesse qualcosa.

-No, non succederà nulla, rilassati.- Assicurai, mentre una piccola risata accompagnò la mia frase e Brook si portò il ciuffo indietro. Lui non aveva bevuto, tuttavia non poteva e si era dedicato ad osservare come il nostro sangue si trasformava in alcol mentre sosteneva in mano un bicchiere di coca cola.

-M...

-Brook.- Ridacchiai mentre lui cercava di trattenere un sorriso roteando gli occhi.

-Sei ubriaca.

-E?

-Può succederti qualcosa.

-Ora ti sei convertito tu nel bravo ragazzo o cosa, Lerman?- Pronunciai il suo cognome con un pizzico di sensualità, e risi di me stessa nel trovare quello un qualcosa di così ridicolo, Brook ed io eravamo del tutto incompatibili, non saremo mai potuti stare insieme... giusto? -Sai? Jodie è gelosa di noi.- Sputai a causa dell'alcol, poiché avevo deciso di non toccare quel tema. Dovevo iniziare ad imparare a tenere la bocca chiusa.

-Gelosa?- Brook ripeté e mi guardò con precauzione. -Che ti ha detto?

-Mi ha detto solo che era gelosa di noi, che succede? Sai qualcosa?- Trascinai quelle parole mentre Brook mi guardava attentamente.

-Non ti ha detto nient'altro?- Chiese ed io negai.

-Cosa vorresti dire?

-Niente.

-Stai mentendo, c'è qualcosa che non mi stai dicendo.

-Lo so.-Mi rispose e si avvicinò un po' più vicino a me ed io feci un passo indietro, urtando contro la parete. Non sapevo se fosse l'alchol a far accorciare le distanze o fosse Brook. -M...- Cominciò a dire, ma prima che potesse finire la frase o accorciare ancor più la distanza tra noi, venne mosso bruscamente dal suo posto, permettendomi di vedere la figura responsabile di ciò, che fissava con furia Brook. Luke.





Dedico questo capitolo a: SmilesLukey 💕

Rebellion || L.H. [ Italian traslation ]Where stories live. Discover now