Epilogo

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Quella guerra aveva causato parecchie morti ma soprattutto parecchie delusioni. Per i cacciatori fedeli a Morgan Winkler non era stato semplice togliere la vita ai propri compagni traditori. Ma la legge era la legge e quando questa si mischiava alla fedeltà verso colui che ti ha dato un lavoro e un tetto sopra la testa, non hai altra scelta se non eseguire gli ordini.
Per Robert, fortunatamente, le cose erano andate in modo diverso. Nonostante praticasse da più di vent'anni la carriera del libero professionista, non avrebbe sopportato di dover uccidere quelli che un tempo erano i suoi colleghi o, ancora peggio, i figli e le figlie dei suoi compagni d'avventura di gioventù.
– Sta meglio? – chiese una voce alle sue spalle.
Robert non si voltò – Dimmelo tu, sei tu l'esperta in queste cose – Si rese conto che quella frase gli era uscita con un tono così freddo che quasi si sentì in colpa.
– Dovremmo parlare – disse la donna mettendosi al lato opposto del letto in cui giaceva Daniel.
Più guardava quel ragazzo e più si chiedeva come aveva vissuto tutti questi anni senza di loro.
– Come hai potuto, Maia? – Adesso il suo tono si era fatto veramente triste ma che importava? Ormai Maia lo conosceva bene e, anche se avesse tentato di sembrare impassibile, si sarebbe sicuramente resa conto del suo vero stato d'animo.
– Ho avuto paura.. Avrebbero potuto fargli del male o addirittura ucciderlo...
– E quindi hai deciso di lasciarlo da solo? – Sbottò lui.
Maia sospirò – Credevo di non avere altra scelta – Si avvicinò a Daniel e gli fece una leggera carezza sulla guancia – Mi sembra di rivedere te da giovane – disse in tono dolce.
Anche Robert sospirò – Ha i tuoi stessi occhi.
Maia fece per rispondere ma richiuse immediatamente la bocca quando vide che Daniel si stava agitando.
– Madre – disse il ragazzo aprendo piano gli occhi. Poi si voltò verso Robert – Padre –
Nell'udire quella parola, tutta la rabbia che aveva provato in quei giorni svanì e il suo cuore si riempì di gioia.
Si alzò e gli scompigliò i capelli – Si figliolo, siamo qua con te.
Daniel sorrise – Finalmente vi ho ritrovati.
– E non ci separeremo mai più, te lo prometto! – disse Maia stringendogli le mani.
Daniel si corrucciò – Perché pensi che sia arrabbiato con te?
Maia spalancò gli occhi. Non doveva essere facile per lei avere a che fare con qualcuno che avesse le sue stesse doti e che, soprattutto, le leggesse nel pensiero.
– Non sono mai stato arrabbiato con te. Nei miei sogni ho sempre immaginato quale aspetto avreste potuto avere e, quando ho visto te, padre, ho capito subito che eri tu. Eri troppo simile a me ed io ero simile a te – Fece una breve pausa – Non immaginate quanto è stato difficile dover fare finta di nulla, dover mantenere il segreto anche con colei che mi aveva fatto da madre per tutti questi anni – Si fermò e guardo Robert – No padre, non pensarlo neanche. Non voglio tornare da lei. Per quanto sia stata un'ottima educatrice, non voglio essere nuovamente un burattino sotto le sue mani. George Winkler è morto, com'era giusto che fosse. Come lei aveva progettato. Ma io non tornerò da lei. La mia famiglia siete voi adesso.
Robert non sapeva se essere più sorpreso per il fatto che avesse letto la sua mente o per quello che aveva appena rivelato su Amanda. Si rese conto che quella donna era molto più meschina di quello che provava e che il suo sentimento nei suoi confronti era davvero stato forte visto che li aveva lasciati andare senza dire una parola.
Alzò lo sguardò e incontrò gli occhi azzurri di Maia. Per quanto fosse un po' arrabbiato con lei per avergli nascosto l'esistenza di Daniel, non poteva smettere di amare quella donna.
– Adesso riposa. Parleremo più tardi.
Prese la giacca e uscì di casa. Ora che Daniel stava finalmente meglio, era giunto il momento di occuparsi di altre cose importanti.

Dopo quella guerra, Cassie non aveva più rivisto Morgan. Lui non si era fatto vedere nel suo appartamento e lei non era andato a trovarlo in ufficio.
Si erano intravisti durante quella specie di rituale funebre, il giorno in cui avevano sepolto davvero il corpo di George anche se, oramai, non era rimasto granché del corpo.
Morgan aveva preso una delle decisioni più brutte che un familiare dovesse mai prendere: come liberarsi del corpo. Aveva paura che, dopo quello che era successo l'ultima volta, qualcuno avrebbe potuto resuscitare George e far scoppiare un'altra guerra. Allora aveva deciso di bruciarlo, come si fa con i vampiri, di racchiudere le sue ceneri in una piccola urna e di farla affondare nell'oceano. Lì nessuno sarebbe andato a recuperarlo o, perlomeno, lo speravano.
Lei aveva deciso di non partire in mare e si era limitata ad assistere solo quando avevano dato fuoco al corpo. Sospirò e si affacciò dalla finestra cercando di riprendere fiato. Non voleva pensare ancora a quelle brutte immagini che per giorni l'avevano tormentata. Dopo settimane di mal tempo, finalmente il sole splendeva a Holding. Il giardino dei Fisher era addobbato di bianco e oro, come aveva deciso la sposa a malincuore della sposo.
C'era la madre di Cameron che ancora piangeva nonostante la cerimonia fosse finita da un pezzo mentre suo padre stringeva la mano di amici e parenti con aria orgogliosa.
Quando Cameron aveva fatto il suo ingresso, sembrava parecchio agitato. L'aveva guardata, probabilmente in cerca di rassicurazioni, ma non potevano parlare visto che avevano gli occhi di tutti puntati addosso. Cassie si era limitata a sorridergli e forse era stato abbastanza visto che Cameron aveva ricambiato il suo sorriso e si era rilassato, almeno un po'.
Subito dopo c'era stato il battesimo della piccola Emily. Quella bambina era la copia perfetta di Cameron a differenza del colore dei capelli: neri, come quelli di Kristal.
– Sei sempre passata da qua quando venivi a trovare Cam?
Cassie si voltò e non appena si ritrovò davanti Josh, con la camicia un po' sbottonata e le braccia conserte.
– Scusami, avevo dimenticato che questa ormai è la tua stanza...
Josh sorrise – Non preoccuparti – Appoggiò la giacca sul letto – C'è stato un tempo in cui avrei pagato per averti nella mia stanza – disse in tono malizioso.
– Joshua...
– No, non c'è bisogno che lo dici: so che hai un fidanzato adesso. E sono davvero felice per te – disse con un sorriso sincero – Mi sei sempre piaciuta Cassie. E mi faceva piacere averti intorno, proprio come tutti gli altri – Guardò fuori dalla finestra – Pensavo che un giorno ci saresti stata tu sull'altare al fianco di mio fratello.
– Siamo sempre stati ottimi amici.
– Anche tu con questa storia? Non ti sei mai accorta che Cam era cotto di te?
Cassie annuì – Lo eri anche tu – disse con un sorriso di sfida.
– Lo sono sempre stati tutti, Cassandra. Tutti ti sbavavano dietro.
– Non esagerare!
Josh sorrise – Mi piace Nate. State bene insieme.
Per un momento le venne in mente di dirgli che in realtà non stavano davvero insieme. Dopo quella guerra, lei si era chiusa in un silenzio impenetrabile per settimane ed era tornata a Holding per aiutare Kristal nei preparativi del matrimonio. Robert era rimasto insieme a lei, tranne nelle ore in cui andava a trovare Daniel a casa di Maia. Anche la sua situazione sentimentale era un po' complicata. Da quando aveva scoperto dell'esistenza di Daniel, guardava Maia con occhi diversi, ma Cassie sapeva che l'amore che provavano l'uno per l'altra avrebbe buttato giù quel muro di rabbia e rancore che Robert stava tentando di creare.
– Dovresti parlare con tuo fratello – disse a un tratto Josh – Ti aspetta qua sotto.
Cassie aggrottò la fronte – Morgan è qua? Come ha fatto a... – Poi sorrise – Non potevi continuare a farti gli affari tuoi come hai fatto negli ultimi anni?
Josh scosse la testa – Non potrei mai sopportare che mio fratello non mi parlasse, penso che sia una delle cose più brutte del mondo. Adesso tu sei l'unica famiglia che ha.
Quelle parole la toccarono nel profondo non tanto per quello che gli aveva detto ma per il fatto che Josh era sempre stato un burlone, non aveva mai fatto un discorso serio in sua presenza.
Gli passo accanto e gli strinse leggermente il braccio – Grazie.
Josh le sorrise – Abbi cura di te.

La Cacciatrice Ibrida 2Where stories live. Discover now