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Si trovava in una grande stanza vuota con le pareti bianche ma non ricordava come c'era arrivata. Le finestre erano spalancate e facevano entrare una grande luce costringendola a mettersi una mano sulla fronte per evitare che il sole l'accecasse. Ora che si era riparata dalla luce, si era resa conto che non era sola nella stanza.
Di spalle, proprio davanti a una delle finestre, c'era qualcuno. I suoi capelli sembravano ancora più chiari sotto la luce del sole e anche a quella distanza riusciva a percepire il suo profumo.
– Nathaniel – lo chiamò con un fil di voce. Il ragazzo si voltò e le sorrise facendole provare un milione di emozioni tutte insieme. Era felice di vederlo ma allo stesso tempo avrebbe voluto prenderlo a sberle per quello che le aveva fatto passare in questi mesi.
Nate andò nella sua direzione e l'abbracciò forte annullando tutto il risentimento che Cassie provava nei suoi confronti. Una sensazione di pace l'avvolse e le sue paure erano svanite. Dunque era ancora vivo, non gli era successo nulla! Lacrime di gioia le bagnarono il viso quando lui la strinse ancora più forte.
– Non immagini neanche quanto mi manchi – disse il ragazzo. Quella frase le sembrò strana e ancora più strano gli sembrò quell'abbraccio. Erano insieme, le sue braccia la stavano avvolgendo, riusciva a sentire il suo profumo ma, a differenza di tutte le volte che era stata accanto a lui, non riusciva a sentire il battito del suo cuore.
Si scostò e lo guardò negli occhi premendogli le mani ai lati del viso – Dove sei stato per tutto questo tempo? Perché non hai più dato tue notizie? – Lo guardò meglio e notò che aveva il viso sporco di fango e sangue – Che cosa ti hanno fatto? – disse facendo scivolare via le mani dal viso di Nate.
Lui le accarezzò dolcemente la guancia con il dorso della mano – Non preoccuparti per me Cassie, io sto bene – Poi la sua espressione si fece più dura – Tu, invece, dovresti stare attenta.
– Perché?
Il ragazzo si guardò intorno, come se avesse paura che qualcun altro potesse essere la insieme a loro – Non devi fidarti di nessuno Cassie. Non tutte le persone che ti staranno accanto vorranno il tuo bene, capisci? – Ma Cassie non capiva per niente quello che voleva dire. Fece per dire qualcosa ma lui non glielo permise – Ascoltami! – disse stringendole le braccia – Sei in pericolo Cassie! Ci sono persone che voglio farti del male e non si fermeranno davanti a niente e nessuno.
– Mi stai spaventando – ammise. Le sembrò strano che quelle parole erano appena uscite dalla sua bocca. Da quando ammetteva di avere paura?
Lui sorrise e fece scorrere le mani lungo le sue braccia – Non avere paure Cassie. Io sono sempre con te! Non dimenticarlo mai! – Le diede un bacio sulla fronte e si allontanò camminando all'indietro lasciando di nuovo quel grande vuoto nel suo petto.
– Non andare Nate... Non abbandonarmi di nuovo... – disse tra le lacrime – Ho bisogno di te!
– Questo non è un addio Cassandra Winkler e in cuor tuo sai che mi rivedrai, prima o poi... – Poi le rivolse un ultimo saluto – Ricorda le mie parole! Fidati solo di te stessa.
– Ho bisogno di te – disse, più a sé stessa che a Nate, ma del ragazzo non c'era neanche l'ombra.
Si sentì scuotere e, a malincuore, aprì gli occhi. Le parve di vedere Nate davanti a sé ma, mettendo a fuoco, si rese conto che si trattava solo di Ethan. Il ragazzo la guardava preoccupato e le stava stringendo le braccia – Tutto bene?
Cassie non sapeva cosa dire. Andava tutto bene? Aveva sognato Nathan, dopo tutti quei mesi in cui aveva sperato di farlo, finalmente lo aveva sognato. Il fatto era che quel sogno era stato piuttosto strano, troppo realistico per essere solo frutto della sua mente.
Si strofinò gli occhi con la manica della maglia e sentì il profumo di Nate addosso. Com'era possibile? Allora aveva visto davvero Nate? Non era solo un sogno?
Non fidarti di nessuno le aveva detto Nathan. Aveva lasciato Holding, era andata a New York ed era ancora in pericolo? E, soprattutto, chi erano queste persone che volevano farle del male?


Se ne stava seduto sul divano a ripensare a quello che era successo mezzora prima. Non era la prima volta che Ethan vedeva Cassie in quelle condizioni ma sperò con tutto il cuore che fosse l'ultima. La considerava una ragazza forte e vederla in quello stato di paura e confusione lo faceva sentire impotente.
Aveva pensato molto a lei in quei mesi in cui non si erano visti, forse addirittura troppo. Cassie aveva provato a contattarlo diverse volte e lui non aveva mai risposta. Se da una parte era felice che lei lo cercasse, dall'altra pensava che fosse sbagliato. Lei, in teoria, era la ragazza di Nathan e Nathan era pur sempre suo fratello. Ethan sapeva che, se avesse risposto alle sue telefonate, se si fossero tenuti in contatto, i suoi sentimenti per lei non avrebbero fatto altro che crescere. Per qualche strana ragione si era convinto che, stando lontano da lei, sarebbe riuscito a reprimere quello che provava per lei ma ovviamente non aveva funzionato affatto.
Morgan gli aveva nuovamente affidato l'incarico di sorvegliarla ma era chiaro che lo avesse fatto perché sapeva che a lui importava di sua sorella, forse anche troppo. La cosa che non riusciva a capire era come mai gli aveva permesso di vivere sotto lo stesso tetto della sorella. Era forse un modo per farla allontanare da Nathan?
Sentì dei passi e subito dopo Cassie comparve dal corridoio. Aveva i capelli legati in una lunga coda e indossava una canottiera verde militare e un paio di pantaloni di tuta neri. La guardò e, quando lei ricambiò il suo sguardo, lui si sentì avvampare.
Non era la prima volta che gli capitava. Non aveva molta confidenza con le donne e non si sentiva mai a suo agio in loro compagnia.
– Ethan? Stai bene? – chiese la ragazza avvicinandosi e sedendosi al suo fianco.
Ethan provò a tranquillizzarsi e la guardò – Si, tutto bene – Guardò l'ora sul display del cellulare – Penso che sia ora di andare.
Cassie annuì e insieme uscirono dall'appartamento e salirono sull'ascensore che li avrebbe portati sul terrazzo, dove si sarebbero tenuti gli allenamenti. Era felice di poterla allenare, di aiutarla e rimettersi in sesto ma, cosa fondamentale e difficile da ammettere, era felice di poter stare insieme a lei.

La Cacciatrice Ibrida 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora