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Nathan non riusciva a darsi pace del fatto che non era riuscito ad avvertire che Cassie si trovava in pericolo. Inizialmente, quando entrò, non vide nulla. Sembrava solo un magazzino abbandonato ma non molto vecchio. Poi sentì un boato e si precipitò nella stanza successiva.
Quando entrò rimase a bocca aperta. Cerano almeno un centinaio di cacciatori la dentro e la maggior parte provenivano dal palazzo dei Winkler. Si guardò intorno per individuare Cassie e quando la vide stava tentando di mettere KO alcuni cacciatori che le si erano avvicinati.
Non poteva usare l'arco, erano troppo vicini, ma stava usando una spada che non le aveva mai visto prima di quel momento.
Prima che si potesse precipitare nella mischia, Ethan arrivò al suo fianco.
– Dobbiamo ragionare Nathan! Se ci buttiamo lì in mezzo senza un piano ci uccideranno.
Stava per rispondere che non gli importava morire, ma pensò che si sarebbe sentito troppo in colpa se alla fine sarebbe stato proprio Ethan a perdere la vita.
Si guardò intorno e notò che in fondo alla stanza, in piedi, c'era un uomo e che al suo fianco c'era una donna alta dai capelli neri.
Ethan seguì la direzione del suo sguardo – Non posso crederci.
– E' ancora vivo – mormorò – E' tornato a prenderla.
– Questa volta si è organizzato bene – Guardò Ethan e vide il terrore nei suoi occhi.
– Rimani fuori, ci penso io.
– Sei impazzito? Non ti lascio andare da solo!
– C'è Cassie.
Ethan sorrise – Non m'importa! Sei mio fratello! Dove vai tu, vado anch'io – disse con un sorriso.
Era la prima volta che si sentiva così, che sentiva quanto fosse forte il loro legame, e gli piaceva. Ricambiò il suo sorriso e spostò nuovamente la sua attenzione sulla folla – Non vorrei dirtelo ma...
– Dobbiamo separarci – concluse Ethan – Tu cerca di avvicinarti a Cassie, io ti farò strada.
– Ethan, se non te la senti...
Lui lo guardò serio – Cassie è mia amica. Lei mi ha salvato la vita due volte. E' giunto il momento di ricambiare il favore – brandì la spada e si preparò ad attaccare.
Nathan fece la stessa cosa – Pronto?
– Andiamo!
E si scagliarono contro il gruppo di cacciatori.

Cassie aveva capito che Nathan era la nello stesso momento in cui aveva messo piede nell'edificio. Non poteva sentire il battito del suo cuore e non era abbastanza concentrata per poter sentire i suoi pensieri, ma la sua presenza riusciva a percepirla benissimo, come sempre.
Non lo aveva avvisato del fatto che si trovava in pericolo perché non voleva che quei cacciatori gli facessero del male, ma in cuor suo sapeva che alla fine Nathan sarebbe arrivato. Lui arrivava sempre quando aveva bisogno, glielo aveva anche detto una volta, quando Daniel la stava aggredendo.
Un pensiero si fece strada nella sua mente: che fine aveva fatto Daniel? Tentò di cercarlo con lo sguardo tra un fendente e un altro ma non poteva vedere nulla a parte i cacciatori che via via si avvicinavano, uno dopo l'altro.
– Chi le inferirà la ferita mortale avrà una ricompensa – aveva urlato George prima che quei mostri si scagliassero contro di lei. Anche se, in realtà, il vero mostro era George.
– Sei un po' lenta, eh? – sentì urlare – La prima volta che ti ho vista combattere sembravi più agile! – continuò a infierire George.
Per tutta risposta, Cassie tagliò la testa al vampiro che l'aveva attaccate.
George sorrise – Prevedibile!
Avrebbe tanto voluto tagliare la sua di testa ma era troppo lontano e, tutte le volte che cercava di fare un passo, qualcuno era pronto ad attaccarlo. Era stata abbastanza veloce e agile da metterne al tappeto circa una decina. Alcuni di loro sarebbero morti agonizzanti, altri avevano solo qualche ferita abbastanza grave da tenerli a bada. L'unica persona che aveva ucciso era quel vampiro e si sentiva già in colpa per averlo fatto.
Loro volevano ucciderla, senza dubbio, ma lei non voleva essere altrettanto crudele. Qualcuno si avvicinò alle sue spalle e si voltò con la spada in aria, pronta a colpire. Quasi la gettò di lato quando vide che si trattava di Nathan.
– Non dovevi entrare!
– Pensa a combattere, mi farai la ramanzina più tardi.
Riprese la spada – Sempre se ne usciremo vivi – disse piano.
Furono brevi attimi, non si dissero altro. Continuarono però a combattere uno al fianco dell'altra, come quando li avevano attaccati i vampiri.
Forse era solo una sua impressione ma da quando lui si era avvicinato, si sentiva più forte e più veloce. Stava assestando colpi pazzeschi ai suoi avversari che, con un paio di tocchi, cadevano subito a terra.
La spada sembrava stranamente leggera e Cassie ebbe la sensazione che emanasse una strana luce.
– Che diavolo sta succedendo? – imprecò Nathan alle sue spalle.
– Lo stai sentendo anche tu?
Non poteva voltarsi ma sapeva che Nate la stava guardando – Stai risplendendo Cassie...
Cassie trasalì e si guardò le mani. Quella luce che aveva pensato di vedere, non proveniva dalla spada ma da lei stessa. Poi si voltò verso Nathan e notò che anche lui stava risplendendo.
– La maledizione... – ma non fece in tempo a rispondere perché un lupo la colpì alle spalle. Pensò che le avesse inferto una ferita piuttosto grave ma quando si voltò vide che il lupo era per terra.
– Tutto questo è...
– Surreale – terminò Cassie.

La Cacciatrice Ibrida 2Место, где живут истории. Откройте их для себя