Capitolo 16

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Eric's POV

Non so che effetto mi faccia oggi, dopo aver festeggiato ieri sera, andare a vedere mio padre. La situazione non può essere cambiata di molto rispetto a quando l'ho visto l'ultima volta eppure ho una strana sensazione allo stomaco e non faccio che rigirarmi nel letto alle cinque del mattino mentre ancora tutti dormono, stremati da tutto il divertimento di ieri sera.

Potrei alzarmi e tentare di fare colazione ma mi ricordo che questa è casa mia e che ho già combinato un gran casino facendomi sorprendere a baciare Jamie. Lo so che non c'è niente di male e che è una cosa che ormai i ragazzi fanno di continuo, però ci tenevo a fare le cose per bene e non far pensare ad Harry che sono il solito ragazzo che non cerca altro che il sesso.

Più continuo a pensare, più mi passa il sonno e la voglia di riaddormentarmi. Non ce la faccio più a stare in questo dannato letto senza fare niente e sono convinto che se passerò solamente un altro minuto a fissare il soffitto diventerò pazzo.

Poi sento bussare leggermente alla porta; finalmente qualcuno si è deciso a tirarmi fuori dal mio inferno personale. Vado ad aprire, anche se sono in boxer e maglietta. E' Jamie e per qualche strana ragione sono contento che sia lei, in cuor mio questa ragazza era l'unica che volevo vedere.

"Jamie, che fai sveglia a quest'ora?" le chiedo. E' adorabile di prima mattina, gli occhi ancora socchiusi e gonfi sicuramente per la mancanza di sonno, i capelli non proprio in ordine e il pigiamino che le sta da Dio.

"Non riuscivo a dormire...sono successe troppe cose, non credi?"

"Già, hai ragione" le dico andando a distendermi di nuovo sul letto. Lei mi segue e fa lo stesso. Adesso è proprio accanto a me e istintivamente apro le braccia per farla accoccolare sul mio petto. "Non è che entra tuo padre e mi uccide questa volta?" chiedo cercando di scherzare.

"No, il peggio che può fare e farti rimanere sterile a vita" dice ridendo anche lei nel modo più silenzioso possibile. Poi si fa seria è continua. "Ho parlato con lui ieri sera prima di andare a dormire, mi ha detto che ha capito e che si scusa se ha reagito in quel modo. Ti chiedo di perdonarlo, è fatto così, è un gelosone"

"Tranquilla, capisco perfettamente, quasi ti invidio per avere un padre del genere..."

"Tuo padre starà bene" dice accarezzandomi il petto che ha preso ad alzarsi ed abbassarsi in maniera più veloce senza che me ne fossi reso conto. Lei alza il viso, adesso a due centimetri dal viso, poggia una mano sulla mia guancia e si sbilancia fino a trovare le mie labbra. La sensazione è la stessa di ieri sera, mi piace baciare Jamie, provo davvero qualcosa per lei e l'ho capito quando sono arrivato a preoccuparmi di lei tanto da fregarmene di tutti e portarla via per la sua sicurezza. "Eric, voglio fare l'amore con te" mi sussurra e qualcosa si contorce nel mio stomaco. Riprendo a baciarla, anch'io vorrei farlo con lei.

"Ne sei davvero sicura?" le sussurro a due centimetri dalla bocca.

"Si"

"Qui?"

"Si"

Infila le mani sotto la mia maglietta, salendo lungo il mio petto, procurandomi dei brividi piacevoli. Le sue mani sono come seta sulla mia pelle. La metto sotto di me e alza il sedere in modo che possa sfilarle i pantaloni del pigiama e poi passo alla maglietta. Resta immobile, lasciando fare tutto il lavoro a me, probabilmente è la sua prima volta e non sa cosa fare. Le prendo le mani e le porto sui miei fianchi, facendo decidere a lei cosa vuole fare adesso.

"Non avere paura" le dico e lei acquista coraggio e mi sfila la maglietta. La bacio sul collo, è una cosa che fa impazzire tutte le ragazze e lei non fa eccezione. Mugola piano e mi affretto a zittirla con un bacio, non voglio che ci scoprano in un momento tanto intimo. "Devi stare in silenzio, Jamie"

Hate the way she loves him [Sequel S.I.O.A]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora