Capitolo 6.

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"La funzione è una relazione che associa ad un solo elemento dell'insieme x uno ed uno solo dell'insieme delle y" ripeto per la decima volta ad Eric che sembra non voler proprio imparare questa maledetta definizione.
"Non capisco perché stiamo facendo la teoria quando la matematica è tutta pratica" afferma portandosi la matita, che prima teneva tra le mani, sulla bocca.
Io sto cercando di essere più paziente possibile anche se è a dir poco impossibile quando hai a che fare con persone che non capiscono. E' da due ore che siamo seduti davanti la scrivania a ripetere le regole.
"Eric, ti ho detto prima che la teoria è fondamentale per capire la pratica" sospiro guardandolo seria.
"Ma questa definizione non ha proprio senso!" esclama con un sorrisetto.
"Oddio sei..." sclero portandomi le mani sul viso.
"Sono?" ridacchia.
"Hai capito benissimo" rido anch'io.
"Signorina Styles, nessuno le dà il diritto di pensare queste cose su di me anche perché ci conosciamo da due giorni" afferma con fare teatrale fingendosi serio.
"E tu smettila di essere così ottuso Tomlinson, anche perché ho capito che lo fai apposta" dico con aria da superiore.
"Io? Non mi permetterei mai" dice alzando le braccia come se non fosse colpevole.
Ridacchio per poi guardarlo di sottecchi, "stupido" sussurro.
"Io direi che ci vuole un po' di pausa" bofonchia alzandosi per poi sedersi sul mio letto.
"Pausa? Devi impararti le formule!" esclamo lamentandomi.
"Che palle..." mormora pensando che io non lo avessi sentito.
"Ti ho sentito" affermo incrociando le braccia irritata.
"Meglio, così sai cosa penso di te" ridacchia per poi stendersi sul letto.
"Sai cosa penso io di te?" chiedo alzandomi dalle sedia per poi mettermi vicino a lui.
"Fammi indovinare...che sono stupido? Non sei la sola" commenta incupendosi e capisco che qualcuno da qualche parte pensa che lui sia stupido ma non ho idea di chi sia. Non mi sembra il caso di chiederglielo anche perché mi direbbe che non sono affari miei.
"Al contrario, penso che tu sia un ragazzo molto intelligente" affermo con un sorriso. Il suo volto sembra illuminarsi e si mette a sedere per guardarmi meglio.
Siamo troppo vicini per i miei gusti...
"Davvero?" sussurra.
"Davvero" annuisco.
Inconsapevolmente guardo le sue labbra per qualche secondo per poi riportare il mio sguardo sui suoi occhi. Lui fa la stessa cosa e noto che si sta avvicinando al mio viso molto lentamente.
Oddio Jamie, non puoi baciarlo. Vi conoscete da poco e i tuoi ti ammazzerebbero.
Con tutta la forza del mondo cerco di allontanarmi ma non ci riesco, è come se una parte di me fosse attratta come una calamita verso di lui.
"Ciao Jamie" afferma mio padre irrompendo nella mia stanza e facendomi saltare in aria.
Mi alzo immediatamente dal letto con il cuore a mille, "ciao papà" dico con la voce più acuta del solito.
Eric si alza e si mette vicino a me con aria molto imbarazzata.
Mio padre ci sta guardando con aria interrogativa e anzi sembra un po' irritato dall'avermi visto sola in camera mia con un ragazzo. Oddio quando saprà che quel ragazzo è Eric mi fucilerà all'istante.
"Ciao Harry" dice Eric per poi inghiottire rumorosamente.
"Ci conosciamo?" chiede mio padre per poi incrociare le braccia serio.
Dire che sto per morire è dire poco.
"Sono Eric Tomlinson" risponde accennando un sorriso.
Lo sguardo di mio padre sembra irrigidirsi ancora di più e torna a guardare me.
Io abbasso lo sguardo perché non riesco proprio a sostenere questi tipi di occhiate.
"Che cosa ci fai qua?" chiede con gli occhi che gli escono quasi dalle orbite.
Eric sposta lo sguardo su di me come per chiedere aiuto, io ricambio lo sguardo e poi trovo il coraggio di guardare mio padre negli occhi.
"Stavamo studiando" affermo.
"E da quanto vi conoscete voi?" sbotta.
"Siamo compagni di classe" rispondo.
Mio padre annuisce e poi fa cenno ad Eric di uscire dalla mia stanza.
"Papà aspetta" dico quasi supplicandolo.
"Silenzio" afferma. Eric mi guarda spaesato e deluso per poi prendere le sue cose e dirigersi verso mio padre.
"Ciao Jamie" dice per poi uscire. Papà mi fulmina con lo sguardo e chiude la porta della mia stanza lasciandomi sola.
"Vaffanculo" mormoro prendendo il mio astuccio e lanciandolo verso la porta.
Perché gli adulti non capiscono un cazzo?

Elizabeth's POV
Mentre preparo la cena sento qualcuno scendere le scale. Di sicuro sarà Harry che è andato a salutare Jamie e adesso è risceso.
Mi sporgo per vedere meglio e noto Eric con il suo zaino che insieme ad Harry si sta dirigendo verso la porta d'ingresso.
Qua qualcosa non va, ancora sono le 6 p.m. non penso che abbiano già finito di studiare. Forse vedere Eric non ha avuto l'effetto che mi aspettavo.
Mi asciugo le mani e mi dirigo lentamente verso di loro.
"Non voglio che tu frequenta mia figlia quindi stalle lontano. Questa è l'ultima volta che vi vedete" afferma mio marito con aria da duro.
Ma è impazzito? Scosto la testa e vado verso di loro.
"Harry per cortesia smettila" dico.
"Tu stanne fuori Lizzy" sbotta guardandomi male. Eric sembra imbarazzato ma nello stesso tempo triste. Tesoro...
"Harry" lo richiamo ancora.
Lui sbuffa irritato, afferra la giacca poggiata sull'attaccapanni ed esce portando Eric con sé.
Ma a volte non riesco proprio a capirlo. E' un uomo così dolce e sensibile ma intanto si perde in queste cose. Ora spiegatemi cosa c'entra Eric con la storia sua e di Louis? Adesso mi sente appena rientra.
Jamie sarà chiusa in camera sua e non vorrà più parlare con Harry. Conoscendola nemmeno vorrà cenare...
Sbuffo rumorosamente alzando lo sguardo al cielo.
Il wolkie-tolkie che tengo vicino la televisione emette suoni del pianto di Dylan e capisco che si è svegliato.
"Ally!" urlo sperando che lei mi senta dal piano superiore.
"Vado io!" risponde mettendomi al sicuro.
Dopo due minuti Harry rientra a casa ed io lo fulmino con lo sguardo incrociando le braccia.
Lui si toglie la giacca per poi riappenderla sull'attaccapanni e sostenere il mio sguardo.
"Lizzy..." sussurra.
"A volte stento a riconoscerti, Harry" dico incrociando le spalle.
"Non voglio che mia figlia frequenti il figlio di Louis! Cosa c'è di strano?" chiede alzando la voce.
"Lui non c'entra niente, lo capisci o no?" rispondo alzando la voce a mia volta.
"Lo so cazzo! Ma non è questo il punto!" esclama avvicinandosi a me.
"E qual è sentiamo?"
"Non voglio più avere niente a che fare con Louis, in qualsiasi punto di vista" afferma cercando di calmarsi.
"Sei proprio un bambino" sussurro guardandolo seria "e anche egoista".
Lui sembra rimanere male per l'ultima aggettivo che ho usato ma dovevo proprio. Lui non lo è mai stato e perché proprio adesso deve diventarlo?
Scosta le testa e sposta il suo sguardo su un punto indefinito dietro di me.
"I nostri figli non dobbiamo coinvolgerli nelle nostre faccende private" dico guardandola ancora da dura.
"Oh andiamo Lizzy, ma lo hai visto? Ho fatto un favore a Jamie" afferma.
Allora è anche geloso...
"Che cos'ha che non va?" Chiedo alzando gli occhi al cielo.
"Il suo scopo è portarsela a letto, si sa" dice serio.
"Adesso al posto di ammettere di aver sbagliato dai ancora la colpa a quel povero ragazzo?" ridacchio sarcasticamente.
"Io ho ragione Lizzy"
Annuisco guardando da un'altra parte e rifletto per qualche secondo arrivando ad una bella conclusione.
"Se tu non metti a posto le cose e chiedi scusa ad Eric continuerai a dormire sul divano" affermo decisa posando lo sguardo su di lui.
Harry mi guarda scioccato con aria interrogativa.
"Che? Io non ho iniziato a dormire sul divano" dice quasi spaesato.
"Infatti inizierai da stanotte" affermo per poi girare i tacchi e dirigermi in cucina con aria arrabbiata.
"Chi è la bambina adesso?" Chiede per poi sospirare rumorosamente.
Odio litigare con lui ma questa volta se l'è proprio cercata. Qualche volta anche noi donne dobbiamo comportarci da dure con i maschi.

N.b. ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia, fatemelo sapere nei commenti e vi lascio anche con una domanda: cosa ne pensate del comportamento di Harry?
Adesso vado a presto, vvb
-Barbara ❤

Hate the way she loves him [Sequel S.I.O.A]Where stories live. Discover now