Capitolo 5

1.4K 85 8
                                    

Jamie's POV
Quando arrivo in classe la professoressa di matematica stava già spiegando, è la prima volta che arrivo in ritardo. Non è colpa dei miei perché loro sono sempre puntuali, sono io che questa volta ci ho messo molto a sbrigarmi. Voglio essere più carina degli altri anni visto che quest'anno mi diplomerò...non lo so, in realtà non mi capisco nemmeno io.
Mi sono stirata i capelli, ho messo un ombretto chiaro, il mascara e il lucidalabbra.
"Styles, non ti era mai capitato di entrare tardi" afferma la professoressa O'Donnel.
"Scusi, non succederà più" rispondo col fiatone.
"Vai a sederti" dice accennando un sorriso. I miei compagni durante il tragitto per arrivare al mio banco mi fissano tutti, compresi Eric e Charlotte. April dopo un po' si mette a confabulare con la vicina.
Non posso fare a meno di arrossire per l'imbarazzo e una volta che mi siedo tutti tornano a guardare la prof.
"Stai benissimo oggi, ma che ti prende?" sussurra Charlotte sorridendo.
Io torno al mio colorito normale e poi mi giro a guardarla.
"Voglio ehm..." mormoro per poi fermarmi, non so dargli una motivazione.
"E' per Eric vero?" chiede con un mezzo sorriso.
"Che? No! Assolutamente no!" esclamo un po' ad alta voce e mi sentono tutti compresa la prof.
Charlotte ride sotto i baffi.
"Horan e Styles, non mi costringete a separarvi" afferma la O'Donnel.
"Scusi prof" rispondiamo io e Charlotte all'unisono.
Non voglio essere carina per Eric, che cavolo le passa per la testa? Io non lo conosco però già so che persona è: tale e quale a tutti i maschi di questo liceo. Pensa solo al sesso.

**

Finalmente è arrivata la pausa pranzo; io, Charlotte e Adam ci sediamo allo stesso tavolo di sempre.
"Facciamo a turno sennò si prendono il posto" dice Charlotte sedendosi. Annuisco e sospirando mi dirigo verso il buffet di frutta. Non mi va né di mangiare pasta né di mangiare un secondo. Voglio essere leggera.
Do un'occhiata alla frutta rimasta: ci sono solo mandarini, mele, pere, uva e fette di anguria. Uffa avevo voglia di una bella pesca.
"Ciao" dice un ragazzo facendomi sobbalzare. Mi giro a guardarlo, è Eric.
"Cazzo" sussurro mettendomi una mano al petto.
"Non volevo spaventarti" ridacchia. Già mi sta sulle palle.
"Sono Eric Tomlinson" continua porgendomi la mano. Alzo gli occhi al cielo.
"So chi sei" rispondo irritata dandogli la mano.
"Anch'io so chi sei" afferma sorridendo. Ha un bel sorriso e anche gli occhi blu sono abbastanza belli.
Adesso basta Jamie.
"E allora perché ti presenti?" chiedo alzando un sopracciglio.
"Perché non sta bene dire: oh ciao, tu sai già chi sono, come va?" risponde con fare teatrale facendomi ridere.
"Hai ragione" dico mordendomi il labbro per trattenere la risata.
Distolgo lo sguardo perché non so come continuare questa conversazione e afferro un piatto di vetro.
"Dunque, Jamie. Volevo chiederti una cosa" afferma.
Metto una mela sopra il piatto e torno a guardarlo.
"Dimmi" dico.
"Hai da fare questo pomeriggio?" chiede sorridendo.
Il mio cuore comincia a battere più veloce e sento un forte calore nel collo.
Ma che cavolo mi succede?
Schiarisco la voce cercando di apparire più tranquilla possibile.
"Ehm...no perché?"
"Perché non ho capito un tubo di quello che spiegato quella di matematica oggi e vorrei una mano" dice guardandomi da cucciolo smarrito.
Ecco perché è venuto a parlami, non per chiedermi qualsiasi altra cosa. Ci sono rimasta un po' delusa perché credevo mi invitasse ad uscire, al quale ovviamente avrei risposto di no però non so...non me lo aspettavo.
"April non può aiutarti?" chiedo sperando che lui risponda in maniera positiva perchè averlo a casa mia significherebbe un casino e penso che anche se ci andassi io succederebbe la stessa cosa.
"Tu sei più brava di April con lo studio" risponde sorridendo.
Oddio e adesso cosa gli dico?
"Ci vediamo dopo la scuola dove c'è il campo di basket e poi insieme andiamo a casa mia a piedi" dico per poi rendermi conto della grande stronzata che ho appena detto.
Io a volte mi stupisco di me stessa. Sono proprio idiota. E adesso chi glielo dice ai miei?
"Perfetto, grazie" afferma illuminandosi per poi stringermi in un abbraccio che dura due secondi.
"Ti consiglio la fetta di manzo con patate lesse, è buonissima!" esclama allontanandosi per dirigersi verso il suo tavolo.
Io sono ancora immobile a guardarlo, il suo abbraccio mi ha fatto provare qualcosa di strano. Come se fosse elettricità.
Anche il mio respiro è irregolare. Di sicuro non sto molto bene.
Torno normale e fisso la mela sul piatto. Mi è passata la voglia di mangiare frutta e infatti la rimetto al suo posto per poi dirigermi verso il buffet dei secondi per prendere la fetta di manzo con patate lesse.

**

Io ed Eric stiamo camminando da cinque minuti per dirigerci verso casa mia. Ho un ansia pazzesca per come potrebbero reagire i miei. Spero anzi che mio padre non ci sia a casa.
"Allora ehm, quali sono i tuoi hobby?" mi chiede di sicuro per smorzare la tensione fra di noi.
"Mi piace cantare e ballare a te?" rispondo spostandomi velocemente una ciocca di capelli dietro le orecchie.
"Amo il calcio però a cantare sono proprio una frana" afferma grattandosi la nuca.
"Strano" sorrido.
"Ho preso da mia madre" ridacchia facendo ridere anche me.
Sono curiosa di sapere come mai si è trasferito qua con i suoi e perché lui sia piombato nella mia vita come una meteora per crearmi dei problemi.
"Come mai ti sei trasferito a Los Angeles?" chiedo sperando che mi risponda.
Lui diventa serio e sposta il suo sguardo da un'altra parte. Credo che sono stata invadente.
"Ragioni personali" risponde.
Annuisco e torno a guardare la strada davanti a me.
Passiamo altri quindici minuti senza aprir bocca e finalmente arriviamo. Il mio cuore sembra che voglia uscire fuori dal petto. Sono troppo ansiosa.
Apro il cancelletto facendo passare lui per poi chiuderlo. Attraversiamo il giardino e lui si sta guardando intorno osservando ogni minimo particolare.
Arrivati davanti la porta di casa prendo un bel respiro e la apro.
"Sono Jamie" affermo per poi fare entrare Eric e chiudere la porta.
Alyson sbuca dalle scale e scende a salutarmi con un abbraccio e un bacio sulla guancia. Quando si stacca da me si gira a guardare lui per poi avvicinarsi.
"Ciao amore, un attimo e arrivo" sento dire a mia madre dalla cucina. Mi sa proprio che mio padre non c'è. Sospiro e mi tranquillizzo un po'.
"Sono Alyson, la sorella di Jamie" dice accennando un sorriso per poi porgergli la mano.
"So chi sei, sei famosa" risponde Eric sorridendo per poi afferrarle la mano.
"Io sono Eric Tomlinson"
Alyson lo squadra dalla testa ai piedi.
"Assomigli molto a tuo padre" afferma. Lui annuisce incupendosi per poi distogliere lo sguardo. Ci sarà qualcosa che non va tra lui e Louis.
Mia madre finalmente esce dalla cucina e con un asciugamano tra le mani viene verso di noi sorridendo. AIUTO.
"Oh hai portato un amico" dice per poi darmi un bacio sulla guancia. Annuisco cercando di non farle capire il mio nervosismo.
"Salve signora Styles, sono Eric Tomlinson" si presenta lui sorridendo.
Mia madre torna seria e si avvicina a lui per guardarlo meglio.
"Eric?" chiede, lui sembra che stia per imbarazzarsi.
"Dio mio..." sussurra mia madre accennando un sorriso.
Sta sorridendo?
"Che ci fai qua?" chiede ancora per poi accarezzargli il viso.
Ma che diavolo succede? Cosa mi sono persa?
"Io ehm...mi sono traferito quest'estate" bofonchia.
"Tuo padre è con te?" chiede mia madre.
Continuo a non capire.
Eric annuisce, forse anche lui vorrebbe capirci qualcosa.
"Mi ricordo come se fosse ieri il giorno in cui sei nato, mi ricordo anche che amavo giocare con te e tenerti compagnia insieme ad Alyson e Lux mentre i ragazzi erano in tour. Poi è successo tutto quel casino" dice mamma sorridendo.
Eric ed io ci guardiamo per qualche secondo, poi io mi giro verso Alyson che sembra spaesata. Forse non si ricorda di quei momenti.
"Sono felice di vederti" continua mamma per poi girarsi e guardare me.
"Siete compagni di scuola?" mi chiede.
"Si, io sono ripetente" risponde Eric al posto mio. "vorrei ricordarmi di lei, ma non riesco proprio" continua.
Mia madre sorride, "non puoi mai ricordarti, eri troppo piccolo. E non darmi del lei, chiamami Lizzy".
Eric sorride e annuisce.
"Dovete studiare?" chiede a me.
"Si mamma" rispondo. Lei mi accarezza i capelli.
"Andate allora" dice. Io guardo Eric e gli faccio cenno di seguirmi.
Alyson sorride e ci guarda insieme alla mamma fino a quando saliamo le scale.

n.b. nuovo capitolo! Voglio tanti commenti su su! Voglio sapere che ne pensate, quando questo capitolo riceverà 15 commenti aggiornerò :*
vi voglio bene,
- Barbara

Hate the way she loves him [Sequel S.I.O.A]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora