Hate the way she loves him [Sequel S.I.O.A]

Capitolo 9.

Il giorno dopo a scuola è tutto normale tranne per il fatto che Charlotte non vuole parlarmi. Avevo intenzione di chiederle scusa stamattina prima di entrare in classe ma non è stato possibile perché sono entrata per l'ennesima volta in ritardo, sempre per colpa del fatto che voglio rendermi più presentabile la mattina.

Pazienza vorrà dire che le parlerò a pranzo.

"Si può sapere che è successo?" mi chiede Adam sussurrando. Si è seduto vicino a me visto che Charlotte ha preso il suo posto vicino a Stefan.

"Niente di importante" rispondo allo stesso modo.

"Niente di importante? Se Charlotte non si è seduta vicino a te deve avercela di brutto con te"

"Lo sai com'è lei no? E' molto drammatica" rispondo sbuffando per poi poggiare la testa sulla mano.

La professoressa di matematica per fortuna non ci ha sentiti parlare e l'ora di lezione scorre tranquillamente.

**

Arrivata l'ora di pranzo cerco Charlotte con lo sguardo e la trovo davanti la porta della mensa a distribuire volantini, di sicuro per la festa.

Sospiro e vado verso di lei ma qualcuno mi si fionda davanti, precisamente Eric Tomlinson.

I suoi occhi blu scrutano i miei intimidendomi, i capelli arruffati arrivano quasi a toccargli le sopracciglia, la mascella è serrata e noto un atteggiamento strano, come se fosse nervoso.

"Jamie, hai un minuto?" chiede.

Io guardo un attimo Charlotte dietro di me e mi rendo conto che ha ancora molti volantini da dare perciò penso che perderà ancora del tempo.

"Si dimmi" rispondo tornando a guardarlo.

"Mi dispiace per quel piccolo inconveniente con tuo padre" dice toccandosi i capelli con fare preoccupato.

"Non ti preoccupare, sul serio, mio padre si è pentito del suo comportamento e voleva anche chiederti scusa" affermo accennando un sorriso per tranquillizzarlo.

"Davvero?" chiede guardandomi stupito.

"Si certo, anzi se vuoi venire per le ripetizioni di matematica io sono disponibile" rispondo facendogli l'occhiolino.

Lui sembra essersi tranquillizzato e un sorriso a trentadue denti spunta sul suo bel viso.

"Non sai che peso che mi hai tolto!" esclama.

"Mi fa' piacere" ridacchio.

"Grazie Jamie" dice sincero per poi guardandomi profondamente come se volesse capire la mia anima.

Io sorrido reggendo il suo sguardo, è così carino...

"Ciao Jamie" mi saluta qualcuno vicino a me interrompendo il nostro gioco di sguardi.

Mi giro per capire chi è: è Tyler.

"Ciao" rispondo, lui sorride e insieme a Scott si dirigono in mensa.

"Ci vediamo in giro" afferma Eric sorridendomi per poi allontanarsi dietro di me. Charlotte ha appena finito di consegnare tutti i volantini ed una volta tornata sul pianeta Terra mi ricordo di dover parlare con lei.

"Charlotte" la chiamo ma lei mi ignora, allora decido di andarle dietro.

"Charlotte" la chiamo ancora e lei continua a far finta di niente. Sbuffo e decido di prenderle il braccio.

"Che vuoi Jamie?" sbotta roteando gli occhi irritata.

"Posso parlarti?" chiedo guardandola seria.

Lei sospira guardandosi attorno e poi posa lo sguardo su di me, "va bene".

Ci dirigiamo insieme al bagno delle ragazze e una volta arrivate ci chiudiamo in una cabina e lei incrocia le braccia al petto.

"Cosa volevi dirmi?" chiede con aria da finta arrabbiata.

"Senti mi dispiace per quello che ti ho detto ieri sera" rispondo abbassando lo sguardo, "non avrei dovuto essere contro di te perché sei la mia migliore amica" continuo per poi alzare lo sguardo e guardarla negli occhi.

Lei sembra addolcirsi e un leggero sorriso si fa spazio nelle sue labbra.

"Menomale che lo hai capito" dice per poi allargare le braccia in segno di abbraccio. Io sorrido e mi fiondo tra le sue braccia.

"Allora mi perdoni?" chiedo e dopo due secondi ci stacchiamo. Lei mi sorride e sposta una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.

"Certo Jamie, che amica sarei sennò?" ridacchia facendo ridere anche me.

"Quand'è la festa?" chiedo euforica.

"Sabato, però voglio che tu pranzi da me così mi fai compagnia e mi aiuti" afferma decisa facendomi l'occhiolino.

"Ma se i tuoi non ci sono chi ci prepara il pranzo?"

"Cinese take away?" chiede sorridendo facendomi l'occhiolino.

"Andata!" esclamo ridendo.

Elizabeth's POV

Harry continua a lasciarmi dei baci sul collo facendomi rabbrividire, alla fine si ferma in un punto mordendolo e succhiandolo.

Non riesco a trattenere un profondo gemito di piacere.

"Amore mio..." sussurro, "ti amo"

"Ti amo anch'io" mormora per poi continuare a baciarmi ma stavolta scende nel mio seno, addome, inguine.

Inarco la schiena e afferro con una mano il ferro del letto sopra la mia testa.

Lui toglie l'ultimo pezzo di stoffa che ci divide e lo lancia in un punto indefinito per poi continuare a baciarmi l'interno coscia e infilare le dita nella mia intimità facendomi scappare un urlo di piacere.

"Dio Harry..." ansimo.

"Shh" dice per poi sorridere e mordersi il labbro inferiore.

Inizia a muoverle dentro e fuori, il mio respiro diventa molto affannoso.

Metto una mano dietro la sua testa e la tiro leggermente verso di me in modo che possiamo baciarci come si deve mentre lui continua il suo lavoro.

Gemo tra le sue labbra e sento di stare per arrivare al culmine.

"Voglio te" mormoro. Lui morde il mio labbro inferiore e lo tira leggermente.

Toglie le dita da dentro di me sostituendole con il suo membro facendomi sussultare.

Inizia a spingere ed io ansimo in una maniera impressionante. Le sue labbra si posano sulle mie e la sua lingua si intreccia subito con la mia.

Non resisto ancora per molto per via del momento precedente e vengo urlando il suo nome. Non passa molto tempo che viene anche lui.

Siamo completamente stremati e lui ha la testa appoggiata sopra il mio petto che va su e giù molto velocemente per via del respiro irregolare.

"Alyson deve uscire più spesso la mattina" afferma provocandomi una fragorosa risata.

n.b. ciao ragghi, eccomi di nuovo. Scusate il ritardo, come sempre, però sappiate che vi voglio tanto bene.

Grazie di tutto il supporto <3

Mi lasciate qualche commento? Plisss, bye

- Barbara

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