PARTE TERZA - Capitolo 8 (VIII, prosegue...)

101 44 3
                                    

   Ora, riagganciando il ricevitore del telefono, il signor Metzelder avrebbe potuto dedicare ogni suo pensiero a quella insostenibile situazione, una situazione che ai suoi occhi appariva ogni giorno di più degna di Ai confini della realtà.

   I cuccioli, che con il monotono trascorrere delle giornate crescevano in dimensioni, mostrandosi decisamente sani e robusti, uscirono dal salotto e passarono accanto a Dave, sparirono oltre gli scaffali della biblioteca, salvo tornare pochi istanti dopo verso il padrone. Infine, guardandosi l'un l'altro negli occhi, quasi stipulando tacitamente un accordo sul da farsi, scelsero la loro meta: si diressero a passo baldanzoso in cucina.

   I loro atteggiamenti divertenti non riuscirono comunque a distogliere l'uomo dai suoi pensieri. Ma cosa diavolo stava accadendo?

   Dave se lo era sentito che sarebbe successo ancora qualcosa. Non sapeva darsi una ragione, se lo sentiva e basta. Dopo Trevor Daniels e Monica Clujsters la cosa, qualsiasi cosa fosse, non si era fermata. La sera precedente si era coricato sul suo divano, pervaso da una sensazione inquietante. Avvertiva l'aria intorno a lui, la stessa tagliente aria che ritmicamente inspirava ed espirava elettrica, satura di cattive prospettive. Più volte si era addormentato, svegliandosi dopo non molto di cattivo umore; non era riuscito a fare più di mezzora di sonno filato. Alzandosi e passeggiando nervosamente per casa, lasciandosi spesso sopraffare da uno strano timore, sbirciando istintivamente fuori dalle vetrate, come se qualcuno o qualcosa fosse in agguato da qualche parte, Dave aveva temuto, e in qualche modo percepito, che le morti di Trevor Daniels e di Monica Clujsters avrebbero avuto un seguito. Un atto successivo di una tragedia a lui nota. Finalmente, dopo interminabili minuti di attesa era riuscito ad addormentarsi definitivamente; trascorse un sonno saturo di minacciosi sogni, dai contorni quasi mistici. Quella mattina si risvegliò senza ricordare nulla degli incubi notturni, ma la sensazione che uno di quei sogni gli avesse voluto indicare qualcosa rimase forte, confermata poi dalle notizie apprese alla radio.

UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora