PARTE SECONDA - Capitolo 8 (II, prosegue...)

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   A passo spedito, i due coniugi stavano percorrendo tappa dopo tappa quell'estenuante viaggio della speranza. Nelle primissime ore del pomeriggio Dave ed Ellen si ritrovarono già in viaggio da San Francisco verso Los Angeles, a bordo di un'utilitaria presa a noleggio presso un'agenzia. Quel viaggio in automobile, lungo le panoramiche insenature che proiettavano la California sull'oceano Pacifico, avrebbe dovuto stemperare la grave delusione accumulata in mattinata.

   L'incontro terminato poche ore prima con il dottor Steven Andersson, si era rivelato un altro dolorosissimo buco nell'acqua, stando alle aspettative di Dave. Andersson aveva aggiunto poco o nulla a quanto già spiegato il giorno prima dal collega Roger Leopold.

   Si era trattato di un'altra autorevole sentenza.

   Un altro errore di valutazione, un'altra dimostrazione di grave incompetenza secondo Dave.

   <<Ellen, non dobbiamo preoccuparci, i migliori in assoluto non si sono ancora pronunciati. Stiamo tranquilli, sono sicuro che una soluzione ci sia.>>, aveva annunciato più volte l'uomo. Il tono della sua voce tradiva una certa tensione nervosa.

   La donna rimase triste e cupa per tutto il viaggio, con gli occhi umidi, come se da un momento all'altro potesse scoppiare in un pianto ininterrotto. Sarebbe stato un benefico pianto liberatorio, ma quelle lacrime non arrivarono. Ad ogni tappa, le speranze appassivano sempre più. Lei possedeva delle buone conoscenze mediche sul male che le cresceva dentro, e sapeva che solo un miracolo le avrebbe salvato la vita. Aveva paura, ma quel terrore lo teneva per sé.


UN DOLORE OSCURODove le storie prendono vita. Scoprilo ora