Capitolo 34

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David

La notte l'avevo passata malissimo sempre a girarmi e rigirami nel letto.
La sveglia suonò presto ma io ero sveglio già  prima che suonasse.
Mi infilai in doccia per opprimere la sensazione che mi attanagliava lo stomaco, ma quel presentimento proprio non mi abbandonava, più lo scacciavo dalla mia mente e più si faceva forte.
Quando uscii dalla doccia mi avvolsi l'asciugamano in vita e presi il cellulare dal comodino, composi il numero di Cassandra, ma ancora niente squillava a vuoto e di lei per l'ennesima volta nessuna risposta.
Mi girai verso Matt e lui dormiva ancora, guardai l'ora e mi resi conto che avremmo fatto nuovamente tardi se non avesse alzato il culo dal quel letto.

"Matt alzati muoviti dobbiamo andare, gli altri ci aspettano giù e non voglio fare di nuovo tardi per colpa tua!"

Matt aprì un occhio anzi mezzo, mi guardò e tra uno sbuffo e un iprecazione si trascinò in doccia.
Dopo venti minuti la squadra era tutta riunita sul pullmino che ci avrebbe accompagnato all'areoporto.

"Che hai David sei strano"

"Niente Simon non ho dormito molto stanotte, non lo so mi sentro strano."

"Che succede ragazzi?"

Si intromise Seth che era seduto alla mia destra, mentre Matt alla mia sinistra intento a recuperare un pò di sonno.

"Vi prego ragazzi state zitti ho sonno voglio dormire"

"Cazzo Matt ma quanto dormi?"

Matt incaricò un sopracciglio e ci fisso tutti e tre attentamente.
Credo volesse ucciderci seduta stante ma poi si girò e chiuse gli occhi facendo una smorfia.

"Comunque stai tranquillo amico sarà l'alcol di ieri sera."

Proseguì Simon molto tranquillamente e Seth annuì come per confermare la tesi.
Anche io cercai di convincermi, ma diedi comunque un ultima occhiata al cellulare, ma niente nessun messaggio e nessuna chiama.
Iniziai seriamente ad avere paura in quel momento.
Per quanto Cassandra potesse essere prepotente, testarda e orgogliosa non avrebbe mai rifiutato chiamate e messaggi anzi mi avrebbe richiamato e sbraitato contro.
Tutto quel silenzio per tutta la settimana era veramente troppo strano e assurdo sentivo dentro di me che qualcosa non andava e ciò era confermato dal fatto che anche Savanna non l'avesse sentita, proprio lei che era la sua migliore amica anzi la sua persone come la definiva Cassandra.
Poteva essersi sentita veramente così ferita al tal punto da allontanare tutti?, sò quello che aveva passato, ma veramente per colpa mia aveva chiuso i ponti con tutti?.

"David forza andiamo siamo arrivati l'aereo non ci aspetta!"

"Si si, Seth arrivo"

Preso dai miei pensieri non mi ero nemmeno accorto che fossimo già in areoporto.
I miei amici ridevano e scherzavano tra loro. Nell'areoporto si sentivano solo le nostre voci.
Cavolo che casinisti che eravamo una massa di vichinghi potrei definirci.
Il telefono di Matt inizio a squillare e capii subito che era Savanna dal sorriso ebete che gli si formava in faccia ogni volta che leggeva il suo nome, si allontanò da noi perché non si capiva nulla i miei amici gridavano davvero tanto.

"David oggi sei troppo associale, non sei tu, dai unisciti a noi!"

jarred mi prese per una spalla e mi trascinò nel gruppo tutti in fila per il gaet.
Mi girai verso Matt per fargli segno di avvicinarsi...
In un attimo i nostri sguardi si incastrarono, aveva gli occhi spalancati e lucidi, era pallido in viso e la bocca quasi gli arrivava a terra.
era immobile, non parlava non diceva nulla annuiva semplicemente e non toglieva mai i suoi occhi dai miei.
Un brivido mi attraversò la schiena.

"Ehy ragazzi guardate il monitor il tg sta parlando di qualcosa successa dalle nostre parti"

Gridò un mio amico di squadra.
Matt girò lo sguardo verso il monitor e il suo viso impallidì ancora di più.
Voltai a mia volta lo sguardo per capire cosa stesse succedendo, ma quando vidi la notizia sentiì il mondo cadermi addosso e la terra sotto i piedi tremare non poteva essere vero, non stava succedendo sul serio era uno scherzo, non potevo crederci.

" dopo una settimana di ricerca, della Signorina Cassandra Colleman figlia di Steven e Jhon Colleman da poco addottata dai due ancora nessuna notizia.
La ragazza è sparita una settimana fà esattamente domenica, ma la notizia e stata resa ufficiale solamente martedì dai suoi padri.
Alcune fonti fanno pensare al peggio dato che non si hanno più notizie e nessuno fino ad ora ha chiesto un riscatto.
Dal rapimento ad oggi nessuna chiamata da parte dei rapitori.
Vi aggiorneremo sulle ultime notizie nei prossimi giorni"

La giornalista concluse così il notiziario.
Caddi sulle ginocchia e mi presi i capelli tra le mani.
Ecco la strana sensazione sulla mia pelle.
Mi tiravo i capelli per affievolire il dolore che avevo dentro mi sentivo di impazzire, ero a ore di distanza da New York, il viaggio sarebbe stato lunghissimo e tutto questo mi stritolava lo stomaco e il cuore!
Iniziai a piangere come un bambino.
Quando chiamarono il nostro volo mi precipitai all'interno frettolosamente dando i documenti come se dipendesse da me la partenza del volo.

UNA RAGAZZA IN CARRIERAWhere stories live. Discover now